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Lettere dal mondo, di Thando McLaren

Che emozione sarebbe ricevere una busta grandissima con dentro tantissime letterine di bambini e bambine di tutto il mondo? Conoscere, attraverso le loro parole, come si vive in India, e che il Kulfi è il tipico gelato che si mangia lì, oppure che a Trinidad le divise scolastiche sono formate da fresche camicette bianche e pantaloni color sabbia, per combattere il caldo. Lì se non ti piacciono le verdure al vapore (Callaloo) sei nei guai, visto che costituiscono uno dei piatti principali. In Indonesia, invece, come ci insegna questo bel volume Lettere dal mondo , Apa kabar significa come stai, e ci si rilassa sui bei tappeti – Batik – lavorati in casa da mamme e nonne. Si tratta di un altro titolo della collana Interculturale della Nuova Frontiera , di cui vi avevo già parlato. Non vi ho ancora detto, invece, che tutte queste interessanti informazioni le trovate in colorate busine attaccate sulle pagine, che nascondono ognuna, appunto, una letterina da tirare fuori. Tutte sono indirizzate ad Emily, una bimba inglese, che in questo modo ha la possibilità di conoscere ad esempio come vive Marika in Nuova Zelanda, Muhammad in Tanzania. E così nelle pagine si susseguono lettere di risposta in una vera corrispondenza di “amici di penna” che sarebbe bello avere anche nella realtà, per ogni bambino e bambina (io l’ho sempre sognato). Da regalare, dai 6 anni in su. T. McLaren, Liz e Kate Pope (ill) Lettere dal mondo. Con 12 vere lettere dei piccoli protagonisti e il gioco degli amici di penna La Nuova Frontiera 16.50 euro Lettere dal mondo, di Thando McLaren

Che fine ha fatto gatta Marta?, di Anna Vivarelli

Confesso, da grande appassionata di letteratura per l’infanzia, di avere una passione particolare per le storie che hanno al centro la storia dell’incontro fra animali ed esseri umani (e gatti in particolare , dalle illustrazioni di Sophie Fatus a Gatto Sansone ). Per questo motivo, non mi sono fatta sfuggire questo libriccino di Anna Vivarelli, pubblicato in una collana che tenevo d’occhio da tempo, non a caso: la collana Bestiale di Notes edizioni. Si tratta di racconti che, come si arguisce dal nome della collana, hanno al centro il nostro rapporto con piccoli amici a quattro zampe , e questo testo l’ho scelto in particolare per la simpatia che mi ispiravano le illustrazioni di Susanna Teodoro. La frase Che fine ha fatto gatta Marta si riferisce all’antipatica abitudine dell’omonima gattina di…sparire. Non si tratta di magia, per carità (nella maggior parte dei casi bastano le voci dei padroncini per farla miagolare dal suo nascondiglio, e un paio di gamberoni perchè ne

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Che fine ha fatto gatta Marta?, di Anna Vivarelli

Il gattino marroncino, di Ivana Marangon

C’è una tondetta Paperina smemorata “che si scorda di girare la frittata”, ma anche il Pappagallo a cui sono diventate verdi le piume dalla rabbia (e certo, visto che è chiuso in gabbia!) mentre il Millepiedi è disperato: provate voi a risuolare ogni volta 50 paia di scarpe. Costa una fortuna, a volte, il semplice fatto di camminare. Ho adorato subito questo librettino quadrato splendidamente illustrato da Francesca Vignaga: mi piacciono le illustrazioni dietro le quali si scorge la pastositò del colore, che li fa sembrare capolavori eseguiti su muri screziati con quei pastelli a cera per cui andavo pazza da bambina. E l’opera di Vignaga, che illustra le simpatiche filastrocche del Gatto marroncino di Ivana Marangon, sono proprio così: animaletti tondi e paffutelli, che piaceranno ai lettori più piccoli, perchè sono simpatici e strampalati. Proprio come il gatto Matto, che prima insegue il topo e poi lo invita a colazione a fare gran scorpacciate di dolcetti, o quello marroncino, che combina dei gran disastri con i gomitoli. Ma è piccolo e, ne è certo,da grande diverrà un grande esperto. Basta non scoraggiarsi ai primi guai che si combinano no? Ivana Marangon, Francesca Vignaga (ill.) Il Gattino Marroncino e altri animali in rima Edicolors 9.90 euro Il gattino marroncino, di Ivana Marangon

I bambini e le case del mondo, di Emma Damon

Mi piace spesso occuparmi di libri che aprano gli orizzonti dei più piccoli alla scoperta di altre culture . Davvero interessante ho trovato in questo senso la collana “Interculturale” delle edizioni La Nuova frontiera . Fra i tanti libri dedicati a bambini che vogliano saperne di più sui loro coetanei che vivono in altre parti del mondo, quello che più mi ha incuriosito è il volume pop-up sulle case del mondo. Dico subito che i piccoli lettori di questo testo non rimarranno delusi dalla possibilità di dondolare avanti e indietro con il dito una tipica amaca malesiana che le mamme usano per cullare i propri pargoli appendendola al tetto con un elastico: nel libro c’è anche un pezzetto di zanzariera (che si usa, fra gli altri Paesi, anche in India, sui letti) e si può far scorrere l’anta che nasconde la stanza dei tatami giapponesi. Poi c’è la finestrella che simula il brillio del fuoco nei forni di fango che in Ghana si usano per cucinare gli impasti, oppure un quadratino aprendo il quale appare un igloo di carta in 3D. Gli stimoli tattili non solo soddisfano la voglia di giocare dei più piccoli, ma sono un buon metodo per associare nella memoria visiva tante informazioni su ambienti di vita diversi dal proprio, dalle case di legno e paglia cambogiane alle tende dei beduini o i barboni olandesi. Tutto nella convinzione che ogni casa è bella a modo suo, perchè “qualunque sia la tua casa e dovunque ti trovi, nessun altro posto è come la tua

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I bambini e le case del mondo, di Emma Damon