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L’ultimo lupo mannaro, Isbn lancia la sfida ai lettori

Isbn ci riprova e, come aveva già fatto in occasione dell’uscita di Io sono febbraio di Shane Jones , lanciato un ulteriore e interessante concorso, gratuito e aperto a tutti i suoi lettori, in concomitanza con la pubblicazione del libro di Glen Duncan “L’ultimo lupo mannaro” , il primo episodio di una trilogia che sembra avere le carte in regola per diventare un grande successo e, magari, chissà, per tentare di scalzare i vampiri dalla cresta dell’onda editoriale. Ma a differenza del precedente concorso, che metteva in palio “semplicemente” una fornitura di libri targati Isbn, questa volta in palio c’è addirittura un viaggio a Francoforte, per andare ad esplorare a ottobre, insieme alla redazione di Isbn, la giungla della Frankfurt Buchmesse, l’appuntamento editoriale più importante d’Europa, e forse del mondo intero. Per partecipare basta, si fa per dire, scrivere un incipit, che non superi le 10mila battute, per il secondo atto della trilogia del Lupo Mannaro, spedirlo alla redazione di Isbn e incrociare le dita. E non soltanto per poter vincere un viaggio completamente spesato alla Buchmesse, ma anche per avere la possibilità di scrivere e pubblicare un reportage dalla fiera su Rolling Stone. Che dire? L’occasione è senz’altro ghiotta. Se siete interessati trovate tutte le informazioni sul sito che la casa editrice milanese ha dedicato al libro , dove troverete, tra le altre cose, anche i primi tre capitoli del libro. L’ultimo lupo mannaro, Isbn lancia la sfida ai lettori

Stabat Mater nuovamente sotto accusa, Tiziano Scarpa denunciato per "elaborazione creativa non consentita"

Non c’è pace per Tiziano Scarpa e per il suo romanzo Stabat Mater che oggi, per la seconda volta in due anni, viene messo sotto accusa. Ma se la prima volta l’accusa era di plagio e la fonte che veniva indicata come origine del plagio era un racconto scritto negli anni ‘50 da Anna Banti, dal titolo Lavinia fuggita, questa volta cambia sia il capo d’accusa, sia, ovviamente, la fonte. Questa volta infatti non sarebbe più un racconto dimenticato la fonte di ispirazione di Scarpa, bensì un romanzo inedito – Maria delle caramelle – consegnato da una scrittrice albanese di nome Anila Hanxhari all’Einaudi qualche mese prima

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Mia lingua italiana, l’ultimo saggio di Gian Luigi Beccaria pubblicato da Einaudi

I celebratissimi centocinquanta anni di vita da una parte, la sempre meno celebrata ricorrenza del 25 aprile dall’altra; mai come in questi giorni è utile ragionare sul tanto consueto quanto immenso paradosso su cui poggia l’esistenza del nostro paese, vale a dire l’essere nato non a partire da una realtà culturale, economica o sociale preesistente, come la gran parte degli stati europei, ma piuttosto da una idea, da una intuizione culturale: la Lingua. Parafrasando l’articolo primo della nostra amatissima e citatissima – ma purtroppo sconosciuta ai più – Costituzione, si può infatti affermare che l’Italia è una repubblica fondata sulla Lingua, una lingua che per altro è nata e si è sviluppata, se così si può dire, “in provetta”, prima nella fantasia e nei sogni di una classe intellettuale, a partire da Dante , per intenderci, fino a Manzoni . E proprio per non dimenticare la fondamentale genesi culturale del nostro paese, utile per comprendere appieno ogni singola difficoltà che nella storia l’Italia si è trovata ad affrontare, che vi segnaliamo la pubblicazione, da parte di Einaudi , di un interessante saggio di uno dei più eminenti studiosi della lingua italiana in circolazione, Gian Luigi Beccaria , un saggio intitolato “Mia lingua italiana” , il cui unico neo è il prezzo, 10 €, che per un libretto di novanta pagine in gabbia larga forse è un po’ eccessivo. Per fortuna esistono ancora le biblioteche. Gian Luigi Beccaria Mia lingua italiana Einaudi euro 10 € Mia lingua italiana, l’ultimo saggio di Gian Luigi Beccaria pubblicato da Einaudi

La bancarella bruciata di Riccardo Rossomando: appello di solidarietà

So che Booksblog (o “Books” come lo chiamano in molti) viene quotidianamente letto da tanti uffici stampa, editori, direttori editoriali di piccole medie e grandi case editrici. E’ a tutti voi che diffondo questo appello che viene da Eboli (Salerno). L’appello è quello a rifornire di libri la bancarella di Riccardo Rossomando, che ha ricevuto, il primo giorno del mese, proprio un bruttissimo “pesce d’aprile”: infatti alcuni bulli hanno bruciato il suo bancone e i libri contenuti, unico strumento di sostentamento per Rossomando e famiglia. I bulli, due minorenni e un maggiorenne

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