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Christiane Felscherinow dallo zoo di Berlino alla rinascita

Un nuovo libro per la storia recente dell’ex ragazzina sbandata dello zoo di Berlino. Berlino, fine anni ‘70, nell’allora Germania Ovest Christiane F. ha undici anni, vive in un quartiere disagiato suo padre la picchia, la madre fa finta di non vedere. Sogna il Sound e la sensazione di pienezza e di oblio che trasmette (discoteca distrutta da un incendio nel 2006). A tredici anni ha già provato molte droghe e a quattordici dipende dall’eroina, frequenta la stazione di Zoologischer Garten e si prostituisce sulla Kinderstrich…

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Christiane Felscherinow dallo zoo di Berlino alla rinascita

Recensione di La lepre e la tartaruga di Elizabeth Jenkins

Pubblicato in italiano (finalmente) il brillante romanzo della Jenkins, datato 1954, ma attuale in maniera impressionante; una storia sulle dinamiche relazionali nel matrimonio e nella società. Ma quale sarà la morale? La lepre e la tartaruga è il romanzo che Elizabeth Jenkins (autrice tra l’altro delle biografie -psicologiche- di Jane Austen e di Elisabetta I ) pubblicò nel 1954, e che ora viene finalmente edito anche in Italia grazie alla casa editrice Astoria ; il titolo, fedele all’originale The tortoise and the hare riprende una delle più famose favole antiche di Esopo. Un punto di partenza quasi rassicurante per una storia terribilmente attuale, la storia di una coppia, dell’affacciarsi del “terzo elemento”, ma soprattutto del contorno (qui la campagna inglese degli anni ‘50, ma andrebbe benissimo anche in una qualsiasi suburbia dei giorni nostri) sullo sfondo del dipanarsi degli eventi; un fattore di primaria importanza, spesso sottovalutato nelle faccende di cuore. Ecco l’incipit: La luce solare di fine settembre inondava le vie formali e incolori tra Portland Place e Manchester Square. Il cielo era di un azzurro radioso, ma l’aria immobile era fredda. Un riccio dorato si staccò da un albero nascosto e atterrò sul marciapiede con un suono lieve. Nel piccolo negozio di ntiquariato un potente fascio di luce, intorbidito dalla polvere nell’aria, si diffondeva sulla collezione di oggetti di lacca rossa e tartaruga, similoro e marocchino. Imogen Gresham teneva un boccale tra le mani nude; era color azzurro cielo con un decoro di spighe di grano in rilievo, del tipo noto nelle località di campagna come “del mietitore”. I suoi occhi ne assorbivano il colore e le dita i rilievi delle spighe. Suo marito però si accorse che la base era scheggiata e che da lì partiva un reticolo di crepe che si diramavano verso l’interno come fiumi in una carta geografica. La protagonista, Imogen , viene tratteggiata dalla magistrale Jenkins come una personalità docile e premurosa; una che da’ senza chiedere, tanto si sazia letteralmente con i propri sensi ( &#…

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Recensione di La lepre e la tartaruga di Elizabeth Jenkins

Trascurabili contrattempi di un giovane scrittore in cerca di gloria

Il sogno di molti è quello di avere molti, moltissimi soldi per vivere di rendita e non avere preoccupazioni. Essendo un sogno ci sembra la soluzione a tutti i nostri problemi. Chi invece i soldi – molti, moltissimi – ne ha già, che ne pensa? È quel che scopriamo in questo godibilissimo romanzo Trascurabili contrattempi di un giovane scrittore in cerca di gloria di Michael Dahlie che già avevamo apprezzato con Guida per gentiluomini all’arte di vivere con eleganza . A seguito della prematura morte dei genitori Henry si ritrova con un’eredità cospicua tale da potergli permettere di vivere tranquillamente tutta la vita e assicurare la propria discendenza quando l’avrà. Però Henry ha un sogno a sua volta: scrivere, diventare uno scrittore di successo e saper raccontare quel che c’è nell’animo umano. Ha anche una passione particolare per raccontare storie che non sono molto trattate – il rapporto tra giovani e anziani, che spesso diventa un rapporto tra anziani e più …

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Charles Bukowski: Post Office

Metafore esistenziali e ruvidezza del quotidiano, nel libro d’esordio di Charles Bukowski. E’ un ufficio postale che rappresenta la vita, quello nel quale trascorre gran parte delle sue notti Henry Chinasky , alter ego di Bukowski in “Post Office” . Una bolgia di fatalismi, ribellioni e infinite direttive burocratiche dall’incredibile stupidità. Ecco l’ambiente con il quale si scontra Henry, sul filo dell’indolenza, Henry detto Hank che lotta contro questa impietosa presentificazione di deus ex machina a stelle e strisce che corrisponde alla dicitura delle Poste degli Stati Uniti di Los Angeles, in California, ma si lascia assorbire a tratti, in quelle anse di tempo e di vita

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Charles Bukowski: Post Office