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Il Fascino del Peccato, una bella scoperta a firma di Aimee Agresti

Mi sbagliavo. Sì, lo ammetto, quando qualche tempo fa vi ho parlato di Il fascino del peccato , pensavo – dalla scheda del libro – che si sarebbe rivelato un testo sulla scia di eros e passione, dominatore e dominata, così come il filone delle Cinquanta Sfumature ci ha insegnato. Ed invece no. Mi sbagliavo, e di grosso. Il Fascino del Peccato di Aimee Agresti è – e so che sarò impopolare davanti ai soliti inquisitori di questo genere – un romanzo molto bello, che mi ha coinvolto come non succedeva da tempo. Scrittura narrativa bella , coinvolgente, scorrevole, appassionante, trama che non mi aspettavo (soprattutto a causa della copertina) – seppur ad un certo punto sia facilmente intuibile, ripercorrendo un grande classico male-bene/inferno-paradiso, ma ambientata in un contesto decisamente nuovo, vivace direi, fatto di vita reale e comune. Una storia antica …

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Il Fascino del Peccato, una bella scoperta a firma di Aimee Agresti

Intervista con Jonathan Coe, a proposito di Expo ’58

Abbiamo incontrato lo scrittore inglese nel quartier generale di Feltrinelli a Milano, ne è uscita un’intervista inedita ed esclusiva che vi proponiamo come antipasto alla recensione del suo ultimo libro appena pubblicato in Italia. Settembre è storicamente un mese scoppiettante per il mondo della letteratura, e noi di Booksblog abbiamo ripreso alla grande con un incontro ravvicinato molto speciale. Siamo andati a conoscere Jonathan Coe , l’autore inglese che ha appena pubblicato in Italia il suo nuovo romanzo Expo ‘58 e che già che c’era, ha fatto una puntatina …

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Intervista con Jonathan Coe, a proposito di Expo ’58

A chi vuoi bene, di Lisa Gardner

La prima preoccupazione del sergente D.D. Warren non appena arriva sulla scena del crimine è per la bambina scomparsa. Questo, però, è quello che non vede, ciò che vede, invece, non è certo meglio: un marito colpito a morte dalla pistola di ordinanza dell’agente della stradale Tessa Leoni. Tessa, infatti, ha appena sparato al marito, Brian, un ingegnere che lavorava sui mercantili, conosciuto poco tempo prima. Amore a prima vista. Un colpo di fulmine colpisce Tessa e sua figlia Sophie. Per poi scoprire che a Brian piaceva bere parecchio e si divertiva a essere violento. Forse. Questa almeno è la versione di Tessa che è pur sempre un agente della stradale addestrata per affrontare ogni eventuale violenza, tra le quali la più frequente è per l’appunto la violenza domestica. Quindi, l’agente Leoni sa cosa deve fare e cosa invece non deve fare. Sa che non bisogna eccedere nei particolari, la strategia migliore è limitarsi a raccontare i fatti nudi e crudi, altrimenti non ti credono. Sa che la prima sospettata, in ogni caso e benché abbia i segni del pestaggio su tutto il corpo – molto diversi dai segni di difesa che Tessa non ha –, è colei che rimane in piedi. Tutto ciò lo sa D.D. e lo sa Tessa Leoni che, infatti, dopo aver fatto fuori Brian, si è guardata bene le spalle: ha chiamato la sua centrale, un sindacalista e addirittura anche un avvocato che la sostenessero nel gestire la situazione. Dunque, all’apparenza ci si trova di fronte a un dilemma di questo genere: reazione alla violenza domestica o solo il modo di una moglie infelice di sbarazzarsi del marito? Difesa personale o raptus? E poi perché prendersela anche con la figlia? Dov’è Sophie? È questo il doppio binario su cui deve viaggiare il sergente D.D. Warren e sui cui viaggia il lettore di A chi vuoi bene , di Lisa Gardner, appena uscito per di Marcos y Marcos, salvo poi scoprire che la tragedia, quella vera, è su un altro binario del tutto …

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A chi vuoi bene, di Lisa Gardner

Leonard Elmore: 10 consigli di scrittura dal romanziere recentemente scomparso

Dieci regole per scrivere “come si deve”. Se ne è andato da poco Leonard Elmore , celebrato maestro del poliziesco d’oltreoceano, e proprio in questo inizio della “settimana dopo”, quando lentamente scema l’eco di coccodrilli e encomi, che ci siamo ritrovati davanti agli occhi un articolo che riprende alcuni suoi consigli. Dieci regole per scrivere bene per la precisione, a proposito delle quali aveva concesso il permesso di pubblicazione alla Detroit Free Press il 6 novembre 2010. Una stella del noir disposta a condividere con colleghi ed aspiranti tali, alcune dritte che ci piace riportarvi qui di seguito in traduzione: 1. Mai iniziare un libro parlando del meteo 2. Evitare i prologhi 3. Mai usare un verbo diverso da “ha detto” per riportare un dialogo 4. Mai usare un avverbio per modificare il verbo “ha detto” 5. Tenere sotto controllo i punti esclamativi 6. Mai usare le espressioni “improvvisamente” o “si scatenò l’inferno” 7. Utilizzare con parsimonia i dialetti regionali 8. Evitare le descrizioni dettagliate dei personaggi 9. Non entrare nei dettagli precisi della descrizione di luoghi e oggetti 10. Cercare di lasciare da parte ciò che il lettore tende a scartare Un autentico vademecum di indicazioni , con tanto di esempi ed “eccezioni illustri”, da scorrere con attenzione …

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Leonard Elmore: 10 consigli di scrittura dal romanziere recentemente scomparso