Tag Archives: philip-roth

Philip Roth, la lettera inedita all’editore: "Se mi censurate non pubblico"

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Gunter Grass interrompe la carriera: "Troppo vecchio per scrivere"

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Ricordo di Antonio Tabucchi a un anno dalla scomparsa

Forse i lettori accaniti in gran parte tendono a evitare la televisione, torno però a parlarvi di Rai Storia perchè anche questa settimana c’è un appuntamento da segnarsi (dopo il bellissimo documentario Philip Roth Revealed della settimana scorsa); sto parlando di uno speciale che andrà in onda oggi pomeriggio alle 18.30 per celebrare lo scrittore Antonio Tabucchi a un anno dalla sua scomparsa. Si tratta di una serie di interviste realizzate con suoi lettori e fan d’eccezione, sono amici o personaggi di spicco del mondo della cultura che raccontano aneddoti e particolari riguardo al celebre autore toscano, conosciuto ai più per il libro Sostiene Pereira (poi divenuto film e, come leggo in questo articolo su La Stampa, fece innamorare perdutamente l’attore Mastroianni) e per i suoi studi sulla poetica di Pessoa, nucleo vitale del suo amore per il Portogallo; un paese su tutto luminoso, talmente importante per Tabucchi da esserne diventato il luogo di sepoltura, anche perchè così può riposare accanto al suo maestro. E quando avrete finito di leggere o rileggere una delle sue opere, potrebbe farvi piacere completare l’esperienza dando un’occhiata al blog Sosteniamo Pereira , non c’è molto di letterario, ma è un inno -italiano- alla bellezza di Lisbona. Decisamente in sintonia con i gusti tabucchiani, buona lettura e buona visione tra libri, tv e computer in un ripasso – o scoperta – a tutto tondo. Foto | Ma se domani Ricordo di Antonio Tabucchi a un anno dalla scomparsa

Philip Roth oggi compie 80 anni

Oggi, 19 marzo 2013, Philip Roth compie 80 anni; l’autore è attualmente considerato come il più grande vivente in America. Dalla sua produzione sono nate 31 opere nell’arco di ben 60 anni di attività; e anche se di recente Roth ha dichiarato di voler “smettere”, sono in molti a dubitarne, tra cui soprattutto chi lo conosce bene. Per chi non lo conoscesse o volesse approfondire la familiarità con questo sommo scrittore contemporaneo di lingua inglese, segnalo che stasera alle 21 sul canale Rai Storia verrà trasmesso il film documentario “Philip Roth rivelato”; l’autore racconta la sua vita e le sue opere, che si intrecciano come in un’avvincente biografia, un’occasione speciale visto il carattere riservato che ha visto Roth concedersi pochissimo al medium televisivo. Oltre a ciò mi piace celebrare oggi lo scrittore con un estratto dall’intrevista di Livia Manera (sua amica di vecchia data) apparsa domenica su La Lettura del Corriere della Sera; con avidità leggi dell’infanzia a Newark, dei nonni che parlavano solo yiddish, di lui che parlava solo inglese, del padre che ascoltava Hitler alla radio e di quando l’America è entrata in guerra. Ti viene voglia di leggerti tutti i suoi romanzi d’un fiato, per capire gli effetti della storia su una famiglia tipo americana. E ti impressiona una delle sue citazioni preferite (di Czeslaw Milosz) che recita: Quando in una famiglia nasce uno scrittore, quella famiglia è finita Tutto in lui trasuda analisi delle relazioni, probabilmente uno degli ingredienti principali del suo successo; che ben si esprime quando Manera gli chiede: Sei mai stato crudele? e lui risponde: Penso di sì. ma penso anche di non esserlo stato quando avrei dovuto. Trovo curioso che in questa intervista non si faccia alcun riferimento al Nobel, ma è comunque uno spunto interessante per avvicinarsi alla sua etica, e ora resta solo da …

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