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Ragazzo ricco, di Sharon Pomerantz
Ragazzo ricco , libro d’esordio della scrittrice americana Sharon Pomerantz, uscito per Frassinelli, è molto semplicemente una splendida sorpresa. L’operazione, da un punto di vista squisitamente letterario, non è nuova, ma concepita bene e, in ogni caso, sempre di grande fascino: seguendo la vita di Robert Vishniak, in realtà, ripercorriamo cinquant’anni e più di storia americana. Robert è appena nato quando comincia questa storia, è un bellissimo bambino che, coccolato da tutti i parenti, vive in un quartiere ebraico in una delle zone più povere di Filadelfia; quindi, si può immaginare quanta importanza ricoprano i soldi in una situazione del genere, al punto da diventare una vera…
Limit, di Frank Schätzing
L’Elio è un gas nobile, incolore e inodore, il suo nome deriva dal greco èlios, che ovviamente significa “sole”; è quel gas che viene usato per gonfiare i palloncini, ma è stato usato anche per la fusione nucleare, la bomba atomica, tanto per capirci. Ma c’è un isotopo dell’Elio che si chiama Elio3, è molto raro sulla Terra ed è invece piuttosto presente sulla Luna. L’aspetto interessante è che l’Elio3 è un combustibile che può sostituire i derivati dal petrolio. Insomma, è chiaro che potrebbe essere l’elemento in grado di salvare il pianeta che …
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Limit, di Frank Schätzing
Delta blues, di Kai Zen
È ormai innegabile che a raccontare la realtà, a mio modo di vedere, è senza dubbio la narrativa di genere, sia giallo, noir o thriller. Si aggiunga a questa banale osservazione un certo impegno a raccontare realtà specifiche legate a tematiche ambientali e si avrà la collana Verdenero di Edizioni Ambiente. Delta blues dei Kai Zen , un folto e già ben noto collettivo di scrittura, è un ottimo risultato di questo connubio, un libro dalla scrittura asciutta, senza fronzoli, e dal ritmo incalzante: ci si ritrova all’ultima pagina senza quasi accorgersene. Perciò, veniamo all’aspetto più interessante: la trama. Martin Klein viene informato del decesso del suo amico Søren Fresleven, morto di infarto, che è già nel pieno della sua operazione in Nigeria. Martin è sul punto di lasciare tutto e partire, quando viene rapito. Martin e Søren erano molto legati, sin dai tempi dell’università a Monaco, dove Martin si era iscritto alla facoltà di Filosofia dopo aver già preso una laurea in Geologia con tanto di dottorato e plauso accademico. Sposa la sorella di Søren, Karen, che morirà presto e dalla quale avrà una figlia, Nina. Søren, nel frattempo, diventa parlamentare e membro della Bredbury Power System, una società che produce «celle e unità backup per vetture e centrali», e che insieme ad altre società…
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Delta blues, di Kai Zen
Anna Politkovskaja, di Francesco Matteuzzi e Elisabetta Benfatto
Di questi tempi in Italia, come in Russia, chi svolge il proprio lavoro con coscienza e onestà è considerato, nel migliore dei casi, un animale raro, nel peggiore, un individuo scomodo e, quindi, da eliminare. E’ successo da noi per Falcone e Borsellino, Tobagi , Ambrosoli e tanti altri; è successo nell’ex Unione Sovietica ad Anna Politkovskaja, la giornalista di cui l’editore BeccoGiallo ha voluto, a suo modo, raccontare la storia. La penna di Francesco Matteuzzi e la matita di Elisabetta Benfatto si sono unite per narrare gli episodi salienti dell’esistenza umana e professionale di Anna, il suo impegno contro l’appiattimento dell’informazione, i suoi tentativi di salvare vite umane, cecene o russe, che fossero. L’immagine che ne viene fuori è tutt’altro che edulcorata: non un’eroina tutta dolcezza e amore per il prossimo, ma una donna forte, concreta, anche dura, capace di trattare con i terroristi e di continuare sempre e comunque a scrivere la verità , nonostante le minacce di morte e il tentativo di avvelenamento. Molto suggestiva l’idea di disegnare la parte relativa al racconto della strage nella scuola di Beslan come se l’autore fosse un bambino: tratti semplici e tondeggianti, figure infantilizzate, molto bianco; in contrasto con il realismo e il colore cupo delle altre tavole. Completano il libro la bella postfazione di Andrea Riscassi e l’intervista al documentarista
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Anna Politkovskaja, di Francesco Matteuzzi e Elisabetta Benfatto