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È morto Enzo Sellerio, fondatore della casa editrice omonima

Quasi due ani dopo la morte di Elvira , se ne va, a 88 anni, anche Enzo. Parliamo dei fondatori della casa editrice Sellerio che ha in catalogo le pubblicazioni i più grandi scrittori contemporanei. Enzo Sellerio ed Elvira Giorgianni fondarono la casa editrice Sellerio nel 1969 che poi nel 1983 (anno in cui i due si separarono) si divise in due parti: da una parte saggistica e della narrativa – curata da Elvira – e dall’altra Enzo Sellerio che si occupava di cataloghi, libri d’arte e libri fotografici. Enzo Sellerio amava comunicare: lo faceva con i libri che pubblicava e con le sue foto che raccontavano della vita che ci scorre sotto gli occhi e che forse noi, profani, non vediamo. Ecco quindi gli scatti ai ragazzini del quartiere Kalsa, a Palermo, che, per gioco, formano un plotone di esecuzione e mimano la fucilazione di loro compagno; il vecchio che porta il suo ciuchino a vedere la portaerei americano; gli emigranti che partono con il treno; il suonatore di tromba che riposa seduto su un gradino. Sguardi di una quotidianità che diventano arte grazie all’occhio di un grande fotografo ed editore come lui. Raccontare, infatti, non è solo un’attività della penna. È morto Enzo Sellerio, fondatore della casa editrice omonima

Giorni d’amore e inganno, di Alicia Gimenez-Bartlett

Il villaggio, con le sue ampie villette, con i quieti giardini privati e il bellissimo parco pieno di fiori e di silenzio, era il luogo ideale per vivere, a patto di riuscire a dimenticare che tutt’intorno a quella specie di campus paradisiaco si ergeva un muro altissimo sormontato da una rete di gilo spinato, e che guardie armate sorvegliavano il cancello d’ingresso. Alicia Gimenez Bartlett è apprezzata scrittrice di gialli edita da Sellerio. Ho trovato una lettura molto piacevole e pulita, e contemporaneamente densa, questo suo Giorni d’amore e d’inganno. Nessun omicidio e nessuna indagine, qui. O forse sì. Una indagine ben elaborata di cosa significa la vita di coppia. A confronto, l’esistenza di quattro donne. La (apparentemente) insignificante Victoria, la “bambolina” americana Susy, l’autodistruttiva Paula dalla lingua salace. E infine la più anziana, quella che sembra a prima vista la più realizzata, Manuela. Tutte e quattro hanno seguito i rispettivi mariti in un cantiere edile in Messico, ognuna con le sue aspettative. Sradicate dal loro contesto abituale di vita, sole in casa cinque giorni su sette (il cantiere è distante dal borgo abitato dalle famiglie di chi ci lavora), i loro rapporti improntati in un primo momento a una cordiale formalità si trasformeranno quando una di loro si innamora del marito…

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Giorni d’amore e inganno, di Alicia Gimenez-Bartlett

In uscita per Sellerio La traccia dell’angelo, di Stefano Benni

Mi aspetto una storia intima e delicata, da questo nuovo La traccia dell’angelo , di Stefano Benni, in uscita a settembre. Me lo aspetto perchè Benni per questo libro approda a un editore che non mi sarei aspettata, Sellerio, con una storia che stando alle pochissime anticipazioni disponibili parla di malattia, degli inganni della medicina, dei conti da fare con gli “angeli” che invece di essere per noi custodi a volte sono anche un po’ antipatici. Innanzitutto vi invito a guardare il poetico book trailer che ha dedicato all’opera Sellerio (lo trovate qui ) e da cui ho tratto l’immagine di home (come vedete si intravede la copertina). Già dal video si intuisce la

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In uscita per Sellerio La traccia dell’angelo, di Stefano Benni

Libri & sociale: dai sopravvissuti di Marcinelle a Capodarco e la monnezza

In questi giorni in cui, vicino Roma, è ancora in corso il Salone dell’Editoria dell’impegno (si trova a Grottaferrata) mi fa piacere segnalare alcuni titoli che affrontano personaggi e realtà di interesse sociale, usciti in questi giorni. Paolo di Stefano, un bravissimo giornalista del Corriere della Sera, ha messo elmetto e divisa e si è calato, anche fisicamente, nei pozzi profondissimi della miniera belga di Marcinelle, dove a metà degli anni ‘50 morirono 262 persone, di cui 136 italiani. Dall’ascolto dei minatori sopravvissuti, figli, mogli, dei morti è nata la sua ricostruzione La catastrofa, Marcinelle 8 agosto 1956 (Sellerio editore Palermo), in cui il nostro si è “immerso” metaforicamente nel racconto di chi non ha mai dimenticato. “(…) La grandezza del Progetto Sud, sta nel fatto che ha nel proprio dna i cromosomi sani per dare al paese una forma nuova, una visione differente da quella che ha avuto finora. Progetto Sud ha una nuova, diversa abilita’ nel dare speranza e futuro al paese”. Con queste parole invece…

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