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Segnalibri originali: Albatros di Oscar Lhermitte

Capita che il segnalibro che usiamo non faccia il suo dovere: può scivolare, cadere, a seconda del materiale si può rovinare o, semplicemente, si può perdere (parliamo, naturalmente, dei segnalibri per i libri cartacei). Può anche capitare che si chiuda il libro dimenticandosi di inserire il segnalibro o che magari ci si addormenti con il libro aperto e addio segno! Albatros di Oscar Lhermitte è un segnalibro originale , direi semiautomatico che risolve tutti questi problemi. Semiautomatico perché voi lo applicate sulla prima e sull’ultima pagina del libro e poi lui, da solo, tiene il segno. Si tratta di un segnalibro in poliestere realizzato con adesivo riposizionabile che non rovina i libri e può essere usato su tutto quello che ha la forma di libro, come quaderni, block notes, diari, agende e, ça va sans dire, libri. Albatros è disponibile in sei colori (rosso, arancione, giallo, verde, celeste, viola e marrone) e costa 8 sterline (poco meno di 10 euro – non so se sono conteggiate le spese di spedizione). Soldi ben spesi per un segnalibro intelligente . Segnalibri originali: Albatros di Oscar Lhermitte

"Cento Giorni sul Comò" di Pino Tossici

“Cento Giorni sul Comò” di Pino Tossici , con post-fazione di Duccio Demetrio della Libera Università dell’autobiografia di Anghiari , nel seno del quale il suddetto testo ha visto la luce, è una saporita disquisizione autobiografica animata da una singolare e piacevolissima vis comica. Vi si trova un condensato dell’esistenza del giovane Tossici, diviso tra ricordi romanzati e pezzi di cruda realtà personale, poesie in latino e buffi soprannomi. E se il nostro eroe dall’equivoco cognome, idolo della PAGS ( alias premiata associazione Grandi Simpatici) riuscì a superare la fase pre-adolescenziale, con i primi “pruriti amorosi”, e persino una deriva ben poco ortodossa, non fu certo grazie all’interessante e complesso tessuto familiare…o forse si? Sembra si tratti, neanche troppo in fondo, di una lucida e veloce disquisizione di un modesto megalomane, stretto tra un’amore viscerale per una madre geniale, melodrammatica protagonista di un vita colorata e sofferta, un padre comprimario, una sorella maggiore saggia e talentuosa ( ma non preferita), sullo sfondo di accenni di depressione e fruttuosa psicanalisi. Tra episodi cruciali rivisitati in presunte rappresentazioni tragicomiche a scopo terapeutico e amletici dubbi esistenziali, operazioni alle tonsille e inconfessabili racconti di scacchi di mascolinità, sonetti danteschi e grandi maestri come Achille Tartaro , Pino divenne uomo, marito, padre e lacerato individuo pronto a lottare con le sue stesse incongruenze, citando il dolore di Alda Merini, suggestioni proustiane e ricordi di riferimenti classici come “Il Giovane Holden”. Assorto in una paternità consapevole (ma non per questo meno dolcemente devastante), non piegato nemmeno da anni di lavoro in banca, e consegnato il suo racconto alle maglie strette della scrittura, Il Tossici appare oggi tutt’altro che svelato. Via | booksalad.it “Cento Giorni sul Comò” di Pino Tossici

"SukOvest. Banditi a Roma" di Massimiliano Smeriglio

“Suk Ovest. Banditi a Roma” è un romanzo urbano che sorge dalle strade della capitale. Valerio Natali e il Commissario Sapone, Giustizia e “altra sponda”, fedeli alla migliore tradizione pulp, si sono “mangiati a vicenda” e la protezione che il sano antagonismo garantiva a “mamma Garbatella”, sembra aver lasciato di orfano il quartiere. Batterie e cani sciolti inquinano ogni angolo di strada. Una sola atroce verità: Il Gatto e morto, Valerio è tornato, e Roma SukOvest porta con se la memoria come destino… Il Gatto è Massimo Giunti, e l’ultimo numero che ha composto sul suo cellulare prima di perdere conoscenza e accasciarsi accoltellato a morte, potrebbe dirla…

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"SukOvest. Banditi a Roma" di Massimiliano Smeriglio

Dal libro al film: Il grande Gatsby

Negli anni più vulnerabili della giovinezza, mio padre mi diede un consiglio che non mi è mai più uscito di mente. “Quando ti vien voglia di criticare qualcuno” mi disse “ricordati che non tutti a questo mondo hanno avuto i vantaggi che hai avuto tu”. Non disse altro, ma eravamo sempre stati insolitamente comunicativi nonostante il nostro riserbo, e capii che voleva dire molto più di questo. Perciò ho la tendenza a evitare ogni giudizio, una abitudine che oltre a rivelarmi molti caratteri strani mi ha anche reso vittima di non pochi scocciatori inveterati. Il grande Gatsby arriverà nelle sale italiane a gennaio 2013 il film di Baz Luhrmann, in 3D, tratto dal capolavoro di Francis Scott Fitzgerald. Nei panni dell’elegante e misterioso Jay Gatsby ci sarà Leonardo DiCaprio. Nel cast figurano anche Tobey Maguire (che interpreta Nick Carraway, il coprotagonista), Carey Mulligan (sarà Daisy) e Joel Edgerton (Tom Buchanan, marito di Daisy). Il romanzo venne pubblicato per la pubblicato per

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Dal libro al film: Il grande Gatsby