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Umberto Eco compie 80 anni. Auguri a un vero maestro

Umberto Eco compie oggi ottanta anni. Il “saggista, filosofo, scrittore, accademico, semiologo, linguista, massmediologo e bibliofilo italiano” (per riprendere la voce di Wikipedia ) è nato, infatti, il 5 gennaio 1932 ad Alessandria. Gli formuliamo i migliori auguri prendendo in prestito le prime righe de Il nome della rosa , con quella significativa espressione “perché su di essi si eserciti la preghiera della decifrazione”: mentre canuto senesco come il mondo, nell’attesa di perdermi nell’abisso senza fondo della divinità silenziosa e deserta, partecipando della luce inconversevole delle intelligenze angeliche, trattenuto ormai col mio corpo greve e malato in questa cella del caro monastero di Melk, mi accingo a lasciare su questo vello testimonianza degli eventi mirabili e tremendi a cui in gioventù mi accadde di assistere, ripetendo verbatim quanto vidi e udii, senza azzardarmi a trarne un disegno, come a lasciare a coloro che verranno (se l’Anticristo non li precederà) segni di segni, perché su di essi si eserciti la preghiera della decifrazione. Di Umberto Eco ho amato soprattutto…

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Contropotere, di Massimiliano Griner e Lilly Viccaro Theo

Massimiliano Griner e Lilly Vaccaro Theo pubblicano per Nutrimenti il libro Contropotere . La notte della Repubblica e i giornalisti che hanno cercato di fare luce . Si tratta di un testo sui cosiddetti pistaroli , cioè, come ci illumina Wikipedia : Pistaroli è l’appellativo con cui vengono chiamati, in modo dispregiativo, un pugno di giornalisti d’inchiesta italiani d’assalto negli anni settanta […] Si occupano di seguire tutti gli avvenimenti che accadono in Italia, a partire dalla strage di Piazza Fontana del 1969 andando a seguire le notizie dove accadono, e per questo vengono chiamati pistaroli, dal francese pistards noirs. Leggere Contropotere è come fare un viaggio all’interno della Storia per trovare altre storie, fatte di verità che si vogliono tenere nascoste, di scoop incredibili, ma anche di piccoli sotterfugi e trucchetti per poter arrivare alla verità (o almeno arrivare a quella che si ritiene possa essere la verità): in proposito è illuminate leggere la storia di Giorgio Zicari e dei suoi mille contatti (e colpi di fortuna) che gli permettevano di arrivare (quasi) sempre per primo sulla notizia (il che, alla fine, gli ha creato non pochi

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Contropotere, di Massimiliano Griner e Lilly Viccaro Theo

Legge Bavaglio: gli editori italiani lanciano un appello alla Fiera di Francoforte

A Francoforte tra un paio di giorni comincia la superclassica dell’editoria europea, la Frankfurt Buchmesse, la più grande fiera dell’editoria del continente. Nato come luogo e momento per parlare di libri, per fare affari e compravendite, per stringere contratti di collaborazione e di traduzione, la Fiera di Francoforte potrebbe diventare, per gli editori italiani, un’occasione per parlare di politica e per organizzarsi. Un anno e mezzo fa, a maggio del 2010, fu il Salone del Libro di Torino a servire da catalizzatore per un appello a difesa della libera informazione promosso da più di 200 editori nazionali. Ora, proprio durante la settimana calda in cui il parlamento italiano è chiamato a

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Legge Bavaglio: gli editori italiani lanciano un appello alla Fiera di Francoforte

Il Premio Nobel per la Letteratura 2011 è Tomas Tranströmer

Anche quest’anno la corsa è finita all’una in punto ora italiana, quando il portavoce dell’Accademia Svedese ha messo a tacere tutte le voci di corridoio e le classiche indiscrezioni della vigilia, annunciando l’assegnazione del Premio Nobel per la Letteratura allo svedese Tomas Tranströmer, una vecchia conoscenza delle liste dei favoriti per la vittoria, non per caso già l’anno scorso avevamo parlato di lui nel TotoNobel . La motivazione addotta dall’Accademia Svedese è la seguente: because, through his condensed, transluscent images, he gives us fresh access to reality Sarà vero? Certamente sì, ma purtroppo i lettori italiani che potranno confermarlo si contano al massimo sulle dita di un paio di mani. Tomas Tranströmer, infatti, pur essendo conosciutissimo in patria e apparentemente molto tradotto all’estero, in Italia non lo è. Soltanto un paio di opere sono state tradotte, Poesia dal silenzio e La lugubre gondola, rispettivamente, dalla casa editrice Herrenhaus e da Crocetti. Si può dire tranquillamente, quindi, che in

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