Monthly Archives: Luglio 2013

Wunderkammer: le Georgiche di Virgilio nelle acquaforti di Manzù alla GAM di Torino

Atmosfera campestre e tratti netti, per le acqueforti della mostra Wunderkammer. Coloro che hanno amato le peripezie classicheggianti di Amore e Psiche , apprezzeranno molto probabilmente anche “WUNDERKAMMER. Giacomo Manzù: acqueforti per le Georgiche di Virgilio” , una mostra a cura di Lara Conte , che illustra l’universo bucolico del poema. Fino al 29 settembre 2013 sarà infatti possibile inoltrarsi nelle sale situate al secondo piano della GAM (Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea) di Torino. L’esposizione in questione si inserisce nel progetto Wunderkammer intarsiando il ciclo di appuntamenti supervisionati da Virginia Bertone, conservatore delle raccolte e responsabile del nuovo Gabinetto Disegni e Stampe della GAM. A partire dai 14 Studi all’acquaforte provenienti dalla serie “Vergilii Georgica” di Giacomo Manzù, riuniti in una preziosa cartella confluita nelle collezioni della GAM nel 1956 grazie all’importante legato di Alberto Rossi, il percorso dispiega una singolare e moderna interpretazione, che si rivolge in direzione di un’interpretazione scarna ed essenziale, costruita scavando quasi per sottrazione di tratti nello spazio bianco del foglio. Stampata in pochi esemplari sotto la direzione di Carlo Alberto Petrucci alla Calcografia Nazionale di Roma e poi pubblicata dall’Istituto d’Arti Grafiche di Bergamo nel 1948, alcuni mesi dopo l’uscita del volume Hoepli, la cartella rivelò l’interesse dell’artista per i temi classici, ripresi anche nell’illustrazione delle stesse Georgiche per l’edizione pubblicata da Ulrico Hoepli, nella versione italiana di Giulio Caprin. Le opere esposte si inseriscono a buon titolo “in una stagione creativa cruciale”, durante la quale l’artista realizzò più di sessanta acqueforti, comprendenti studi preparatori, lastre definitive e varianti, dedicate alle Georgiche, e volte ad indagare un rapporto intimo e allo stesso tempo conflittuale con la natura in continuo divenire. Tra le acqueforti presentate se ne trova esempio nel motivo della natura morta sulla sedia (La seggiola): tema di forte impatto autobiografico e affettivo, che sarà più volte esplorato in…

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Wunderkammer: le Georgiche di Virgilio nelle acquaforti di Manzù alla GAM di Torino

"Manifesto dell’uomo moderno" di Antonio Vento

Nella rubrica “Riflessioni Filosofiche” sezione “Pensieri e idee”: “Manifesto dell’uomo moderno” di Antonio Vento.

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"Manifesto dell’uomo moderno" di Antonio Vento

Letture per la Giornata Mondiale della Gioventù 2013 | Papa Francesco la bio-intervista edita da Salani

C’è grande attenzione per il Papa, in occasione della Giornata Mondiale della Gioventù, ed è quindi adesso uno dei momenti migliori per leggere la riedizione italiana di Il Gesuita , il libro intervista al Cardinal Bergoglio prima di essere papa. Il libro è uscito per i tipi della Salani con il nuovo titolo “Papa Francesco. Il nuovo Papa si racconta”. Un libro che leggerete veloce, che vi coinvolgerà, ed incuriosirà anche i lettori non cattolici. D’altronde, la prefazione è del rabbino, e questo la dice lunga di quanto versatile sia la figura di Bergoglio, capace di unire diverse correnti di pensiero. La storia parte dal collo di pelliccia in cui erano nascosti i soldi della famiglia Bergoglio quando sbarcarono dall’Italia all’Argentino, per iniziare una nuova vita, ed arriva a lui Jorge Mario Bergoglio, una persona normale, con la passione per la cucina, l’arte, il tango, il calcio …

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Letture per la Giornata Mondiale della Gioventù 2013 | Papa Francesco la bio-intervista edita da Salani

Mare calmo di Nicol Ljubić

Il peso della tragedia, su due ragazzi originari dei Balcani, incontratisi in una capitale tedesca accogliente, aperta e quasi immemore. Dimenticate la spensieratezza della copertina e concentratevi su un passato piuttosto recente, senza paura di risalire alcuni importanti snodi storici del secolo scorso e gettatevi nella breve anteprima proposta al link . Perché, al contrario del titolo, il mare verdeggiante dell’Adriatico, che fa da sfondo a questa storia d’amore intrisa di guerra, e centellinata come gocce di tè da Nicol Ljubić , è tutt’altro che calmo. Distesa solcata da impercettibili correnti, scrigno di segreti inconfessabili lucidati dalla maledizione della colpa, e maciullati in orde di popoli prima uniti e poi divisi dalla barbarie. Questa è una pagina che tradisce i croati, strazia i bosniaci e flagella i serbi, e il tutto nell’alcova di una storia di un’amore sincero, di quelli che restano unici, vissuto a chilometri e chilometri di distanza, nella contemporanea Berlino . I protagonisti, Robert e Ana, una casetta, quella di lei, con poche suppellettili, sfondi scarni e tanta letteratura, per un incontro d’anime e di gradini, di lettere e di fotografie, che non smetterà di confrontarne i passati intrecciati per provenienza etnica, stretti nella stessa terra, ben oltre le divisioni di un processo straziante e necessario. Eredi di generazioni scontrate, sovrapposte, figli di padri che hanno rifiutato, oppure sposato la causa nazionalista del proprio popolo ben oltre la protezione, sfociando nei territori oscuri della vendetta shakesperiana di Tito Andronico , e avviluppandosi nei drappi solenni di una tragedia il cui alone, inciso nelle case e nelle menti a colpi di mortaio, pena a svanire. Alla vita. In quell’occasione era un’esortazione ma poteva anche essere una supplica. Detta con un altro tono o in un altro momento quella parola assumeva una valenza ben diversa. Gli viene da pensare a Šimić e all’amaro retrogusto che quel brindisi avrebbe provocato in sua presenza. Alla vita. Gli viene da pensare alle immagini televisive di Srebrenica, a Mladić e al comandante olandese che brindano insieme. Živeli. Dopo …

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