Monthly Archives: Luglio 2013

Jane Austen sarà sulle banconote da 10 sterline

Mark Carney, governatore della Banca d’Inghilterra, ha comunicato che dal 2017 sulle banconote da 10 sterline ci sarà il volto di Jane Austen . Nel 2017, infatti, cadrà il bicentenario della morte della scrittrice. Al momento attuale sulle banconote da 10 sterline c’è l’immagine di Charles Darwin. Ha spiegato Carney: Jane Austen certamente merita un posto tra le selezionate figure storiche che appaiono nelle nostre banconote. I suoi romanzi hanno un afflato universale ed è riconosciuta come una delle più grandi scrittrici della letteratura inglese. Sulla banconota da 10 sterline, quindi, figurerà un ritratto di Jane Austen in primo piano e, sullo sfondo, il suo tavolo di scrittura di Chawton Cottage, nell’Hampshire, dove viveva. Inoltre si vede la casa di suo fratello a Godmersham Park, dove andava spesso in visita e che, secondo gli studiosi, avrebbe ispirato alcuni suoi romanzi. Sotto l’immagine principale della scrittrice figurerà una frase pronunciata da Miss Bingley in Orgoglio e Pregiudizio : Secondo me alla fin fine non c’è nessun piacere come la lettura. Dietro tale decisione, oltre al naturale avvicendamento di immagini di personaggi storici sulle banconote del Regno Unito, c’è anche una battaglia portata avanti dai movimenti femministi: al momento, oltre alla Regine Elisabetta, sulle banconote compare solo un’altra donna, Elizabeth Fry, celebre per aver contribuito a riformare le carceri

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Jane Austen sarà sulle banconote da 10 sterline

Si può fare, di Birgit Vanderbeke

Si può fare. Ottimo motto, nella vita. In una ottima forma letteraria, ce lo spiega Birgit Vanderbeke nel suo Si può fare , che cosa voglia dire. E lo fa con le mani da addetto all’officina – quelle in cui lo sporco è incorporato nella pelle e non lo levi più – di Adam. Adam, che è il compagno di una logopedista proveniente da una famiglia borghese in cui il padre non si è mai azzardato neanche a puntare un chiodo nel muro (“Se no il personale cosa ci sta a fare?” come avrebbe detto sua madre). Una che mentre i suoi compagni di università si dicono di sinistra finchè è utile esserlo, all’università, lei la sceglie sulla sua pelle, la vita alternativa, con Adam. Adam che passa il tempo a raccattare vecchi rottami da cui ricava ottime lavatrici o si mette in panchina lo scheletro liberty di una panchina, anche se loro – con i loro due figli di cui i nonni dimenticano regolarmente i compleanni – non hanno neanche…

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Si può fare, di Birgit Vanderbeke

"La bisessualità" di Davide Ragozzini

Nella rubrica d’autore “Pregiudizi sul Sesso” di Davide Ragozzini: “La bisessualità”.

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"La bisessualità" di Davide Ragozzini

L’avvelenatrice di Alexandre Dumas, un classico dimenticato

La storia di una dama piena di risorse e del suo destino macchiato. La Marchesa di Brinvilliers , protagonista di una delle storie meno note del famoso Alexandre Dumas , aveva tutte le qualità che una donna del suo secolo potesse desiderare. Di fattezze minute e di bellezza reale ma non criarda, era animata da un carattere fermo, tendente a sprazzi di ilare giovialità, in un insieme di luci e di ombre che poteva gioire di leggeri elementi di charme che uniti alle possibilità offerte dalla sua condizione nobile, facevano di lei una potenziale maliarda. E senza tradire tale aspettativa, la penna di Dumas le tesse intorno un destino da Conte di Montecristo in versione abbozzata, rendendole l’onore di possedere molteplici cavalier serventi come il misterioso Sainte-Croix, probabile figlio illegittimo di un grande signore, e di affascinare molti anche all’estremo limitare della sua infausta esistenza, che ha ispirato una serie intitolata “Crimes célèbres” , formata da romanzi consacrati proprio agli efferati assassini passati agli onori della cronaca e del quale il più noto racconto narra le vicende di una certa “Maschera di ferro”. A ventott’anni, la marchesa di Brinvilliers era nel pieno della sua bellezza: di piccola statura, ma di forme perfette; col viso tondo incantevolmente leggiadro; dai tratti tanto più armoniosi in quanto mai alterati da alcuna sofferenza interiore, come quelli di una statua che per una qualche magia abbia momentaneamente preso vita, e ciascuno poteva prendere per il riflesso della serenità di un’anima pura quella fredda e crudele impassibilità, che non era altro che una maschera per coprire il rimorso. Tra veleni e intrighi, prigioni e amori, confessori e confessioni, incontri e catture nelle strade…

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