Monthly Archives: Luglio 2013

"Arcanus loci: Le regioni junghiane dell’inconscio." di Diego Pignatelli Spinazzola

Nella rubrica d’autore “Riflessioni sulla Psicologia Transpersonale” di Diego Pignatelli Spinazzola: “Arcanus loci: Le regioni junghiane dell’inconscio.”.

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"Arcanus loci: Le regioni junghiane dell’inconscio." di Diego Pignatelli Spinazzola

Anna Premoli con Ti prego lasciati odiare vince il Premio Bancarella

Per il secondo anno consecutivo il Premio Bancarella – che quest’anno ha raggiunto il traguardo delle sessantuno candeline – va a un libro pubblicato da Newton Compton . Lo scorso anno, infatti, il Premio era andato a Il mercante di libri maledetti di Marcello Simoni. A vincere l’edizione 2013 del Premio dei Librai è il romanzo Ti prego lasciati odiare di Anna Premoli , “il primo vero caso italiano di self-publishing fortunato” come l’ha definito Mauro Baudino su La Stampa. In lizza per il premio erano, oltre al romanzo vincitore, i seguenti titoli: M. J. Heron, Implosion (De Agostini), Maurizio De Giovanni, Vipera (Einaudi), Vanna De Angelis, Il bambino con la fionda (Piemme), Bruno Morchio, Il profumo delle bugie (Garzanti), Ugo Moriano, L’ultimo sogno longobardo (Coedit). Il Premio Bancarella ha anche dei premi collaterali. Ad Andrea Schiavon va il Premio Bancarella Sport per il suo Cinque cerchi e una stella. Shaul Ladany, da Bergen-Belsen a Monaco ‘72 , pubblicato da Add Editore. Il Bancarella della Cucina , invece, se lo aggiudica

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Anna Premoli con Ti prego lasciati odiare vince il Premio Bancarella

Il dono del buio: intervista a Valentina Giambanco

Tra le novità di quest’anno, c’è da registrare un thriller che sta molto attento alla scrittura senza danneggiare il ritmo: Il dono del buio (uscito per Nord), di Valentina Giambanco, il suo primo libro che, peraltro, sta andando molto bene. Noi abbiamo avuto l’opportunità di intervistare l’autrice. Valentina Giambanco, lei è un’italiana che vive da anni nel Regno Unito e che scrive un thriller ambientato a Seattle. Com’è stato scrivere un libro in una lingua che non è la sua lingua madre? La realtà è che dopo 27 anni a Londra mi sento molto più a mio agio scrivendo in inglese. Forse ha a che vedere con un ritmo diverso delle frasi o delle parole ma non ho mai considerato la possibilità di scrivere in italiano. Ha contribuito anche alla traduzione in italiano? È stata una vera lezione in umiltà! Non avrei mai potuto tradurre il manoscritto da sola ma così ho avuto l’opportunità di concentrarmi sulle sfumature di linguaggio e di stile. L’inglese e l’italiano sono due lingue ricchissime di sfumature ma estremamente diverse…

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Il dono del buio: intervista a Valentina Giambanco

Ore 22, furto in galleria di Francesco Pellegrino

Un grande museo romano dalla storia prestigiosa, tre capolavori e un furto realizzato a “regola d’arte”, per l’avventura di un’indagine italiana. Può una nota di Walter Veltroni introdurre uno dei furti d’arte più clamorosi degli ultimi decenni? A ben leggere “Ore 22, furto in galleria” di Francesco Pellegrino , sembrerebbe proprio di sì, anche perché lo stesso testo che trascina il lettore in una girandola di supposizioni, inchieste e intercettazioni è introdotto proprio dal Ministro della Cultura di allora. Alla base di tutto i fatti, realmente accaduti, il 19 maggio 1998 , alla Galleria d’arte Moderna di Roma, teatro della sottrazione di tre noti capolavori come “L’Arlesiana” e “Il Giardiniere” di Van Gogh e “Le Cabanon de Jourdan” di Paul Cézanne . Due le squadre che si confrontano sul terreno, una banda di criminali composta da elementi estremamente differenti, molti dei quali neofiti, con le loro complesse dinamiche interne ed i continui viaggi tra Roma, Torino e la Francia e dall’altra l’insieme di coloro che sono impegnati su diversi fronti per recuperare i capolavori Nicolo D’Angelo e Roberto Conforti, spalleggiato da due tra gli uomini più esperti delle rispettive strutture d’indagine…

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Ore 22, furto in galleria di Francesco Pellegrino