Category Archives: Letteratura

La libreria del buon romanzo, di Laurence Cossè

Mi è molto piaciuto il romanzo di Laurence Cossè, anche se all’inizio predominava lo scetticismo: la narrativa che inserisce ’strategicamente’ nel titolo le parole ‘libri, libraio, biblioteca’ etc si sta espandendo, e nella maggior parte dei casi solo perchè l’argomento intriga. Intrigano le atmosfere tipiche della libreria, affascinano i personaggi – librai, e magari anche l’idea che nel testo potrai trovare suggeriti dei bei libri da leggere. Ne ho annotato qualcuno anche da questo libro, la cui storia è presto detta: una ricca ereditiera con la passione della lettura chiede a uno spiantato libraio di aiutarla a creare la libreria del Buon Romanzo. Si tratterà di un locale in cui saranno al bando le novità (saranno inserite solo dopo averle saggiate, e quindi mesi dopo il lancio editoriale), e inseriti 600 titoli scelti da alcuni Lettori eccellenti fra i più bei testi della letteratura internazionale. Solo che all’improvviso iniziano a succedere degli ‘incidenti’ ai Lettori (che fino ad allora erano rimasti anonimi), e parte una campagna di stampa manovrata da non si sa chi contro la filosofia ‘totalitaria’ dietro le scelte del buon romanzo. La libreria infatti va a gonfie vele. Unici italiani che l’autrice ha inserito nel suo ’scaffale ideale’ sono i libri di Fruttero e Lucentini, l’Iguana di Anna Maria Ortese e Tristano Muore: Una vita, di Antonio Tabucchi. Ma il libro merita di essere letto soprattutto per le riflessioni che i due protagonisti, lo spiantato Van e l’ereditiera Francesca, si scambiano sul mondo dell’editoria e sulla loro passione comune: leggere. Frasi che di sicuro un lettore Doc non può non condividere, come questa: La letteratura è una mia grande passione, e in quanto appassionato soffro. Mi aspetto tanto da un romanzo. Sono rimasto così spesso deluso che da quasi dieci …

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La libreria del buon romanzo, di Laurence Cossè

Libri Recenti: Dove gli uomini diventano eroi

L’ultimo libro di Jon Krakauer ha come protagonista Pat Tillman, giocatore professionista di football americano che è diventato tristemente famoso per aver rinunciato ad un contratto milionario, aver abbandonato la giovane moglie appena sposata ed essersi arruolato nell’esercito per finire ammazzato da fuoco amico in Afghanistan il 22 aprile 2004.
I contorni della storia sono inquietanti e Krakauer con il solito piglio giornalistico srotola la matassa della vicenda mettendo in luce tutti gli aspetti relativi alla personalità del protagonista, alle sue scelte. Gli interrogativi che nascono alla fine del libro rimarranno probabilmente senza risposta, ma l’autore facendo dei confronti con altri militari che in passato sono stati utilizzati a fini propagandistici, dimostra come più di una volta il governo USA abbia ricostruito intere vicende e sacrificato i suoi uomini migliori o più importanti per condizionare l’opinione pubblica sulla bontà dei propri interventi nei vari conflitti in giro per il globo.
Il libro mi è piaciuto, la scrittura di Krakauer come sempre risulta esaustiva e scorrevole, a tratti divertente.
Per quanto riguarda Pat non riesco a comprendere come un ragazzo così speciale possa farsi trascinare dal suo patriottismo fino ad abbandonare la moglie per andare a combattere l’ennesima guerra di conquista coloniale americana (mettetela come volete ma questo è il senso delle cose e la guerra in Afghanistan in fondo è una guerra del petrolio). Come è possibile che un uomo così intelligente ignorasse questo aspetto? Era davvero convinto che fosse una guerra giusta? Era davvero convinto di essere dalla parte dei buoni?
Io credo che siano stati il suo amore per la bandiera a stelle e strisce e la sua sete di gloria ad ucciderlo. Sinceramente Pat: potevi accontentarti di quello che avevi e che molti non si sognano neanche, dovevi pensarci bene prima di diventare un burattino delle Lobbies Americane! Te la sei andata a cercare. Oh certo, l’attentato alle Torri Gemelle ha sconvolto tutti, me compreso, ma questo non mi sembra un buon motivo per giustificare le tue scelte!!
Chi troppo vuole, si sa, nulla stringe.
Invito comunque tutti coloro che hanno letto il libro e soprattutto quelli che la pensano diversamente, ad esprimere la loro opinione nei commenti.

Dove gli uomini diventano eroi

Dove gli uomini diventano eroi – ed. Corbaccio, di Jon Krakauer, 2010.

Recensione di Montag

Libri chick lit da leggere quest’estate, da Kinsella al diario di Carrie

Non è un caso ovviamente che proprio con l’arrivo dell’estate ci ritroviamo, sugli scaffali, anche gli ultimi best seller chick lit delle autrici più gettonate del genere. Per chi non lo sapesse, chick lit vuol dire ‘letteratura (lit) per gallinelle (chick)’ ovvero quel genere simil-rosa, ma con meno melenserie, e soprattutto con protagoniste incasinate e un pizzico più indipendenti di quelle dei tradizionali ‘romanzetti’. E, soprattutto, più giovani anagraficamente. Ecco allora che Candace Bushnell torna all’attacco, dopo aver firmato il libro da cui è tratto Sex and the city, di tornarci a parlare di Carrie, proponendoci il suo diario di quando era al college. Sophie Kinsella invece ci propone il suo I love mini shopping (in libreria dal 24 agosto) sulle nuove avventure accompagnata dalla figlia Minnie (già appassionata di abbigliamento fin da piccola, …

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Libri chick lit da leggere quest’estate, da Kinsella al diario di Carrie

Stagioni di Mario Rigoni Stern

Circa un anno fa moriva Mario Rigoni Stern (vedi il nostro post “Il giorno dopo la morte di Senofonte” »).

Oggi torniamo a parlare dei libri di questo scrittore unico, che sa come toccare i nostri cuori italiani.

Stagioni, libro che fa sempre piacere rileggere, è scritto in modo sobrio e asciutto, segue il ritmo delle stagioni partendo dall’inverno.
All’interno di ogni stagione si uniscono ricordi non in ordine cronologico, legati da condizioni climatiche simili. Sono questi salti nel tempo a dettare il ritmo della lettura, dai ricordi della II Guerra Mondiale (di cui Mario fu protagonista dal principio in Francia e poi in Albania e in Grecia, passando dall’epica ritirata di Russia per finire ai campi di concentramento tedeschi negli ultimi mesi del ’45) fino a quelli più recenti, legati ai suoi ultimi anni di vita e allo svolgersi della natura, del tempo (e delle stagioni appunto) intorno alla sua casa di montagna
Dicono che le opere della vecchiaia siano il distillato migliore che uno scrittore o pittore o musicista possa stillare nella sua carriera.
Personalmente il libro mi è piaciuto per il senso di pace che trasmette, per la calma che infonde, un ritmo lontano dalla frenesia delle città, un ritmo “naturale”, decisamente più consono all’animo umano. Un ritmo che è possibile sentire sotto la pelle stando a stretto contatto coi boschi e gli animali che lo popolano. Lo stesso ritmo dei ricordi e del pensiero.

Stagioni

Stagioni. Mario Rigoni Stern, 2006.

Recensione di Montag