Io voglio, di J. R. Ward, la versione Rizzoli de Le strade del desiderio di Mondolibri

Io voglio , di J. R. Ward , è l’edizione Rizzoli de Le strade del desiderio ( Covet ) di Mondolibri, acquistabile da tutti nelle normali librerie. Covet è il primo volume della serie urban fantasy per adulti Fallen Angels . Volume che la Ward ha ambientato a Caldwell, la stessa città in cui vivono i confratelli vampironi più hot e amati del panorama paranormal romance internazionale. Ma la serie La Confraternita del Pugnale Nero è molto diversa da quella sui Fallen Angels , almeno per quanto riguarda questo primo libro (per la trama rimando all’ articolo sulla versione Mondolibri ). Le differenze non riguardano solo il tipo di creature soprannaturali utilizzate, vampiri vs. angeli caduti , ma proprio il modo in cui la Ward ha strutturato la nuova serie. Sia dal punto di vista dei contenuti sia, soprattutto, dal punto di vista formale. Il libro, come dicevamo, ha un’impostazione urban fantasy, più che paranormal romance; la storia d’amore, quindi, è solo uno degli elementi costitutivi del romanzo, non il principale . Per chi ha un interesse anche per il mondo e la mitologia soprannaturale in sè, per le vicende e i personaggi secondari, e per ogni aspetto che vada oltre il mero romance (peraltro non entusiasmante qui), il libro ha sicuramente di che soddisfare molti “palati”. Per chi, invece, preferisce l’amore in solitario primo piano, Covet potrebbe non essere pienamente soddisfacente. Non …

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Venerdì Quiz di Booksblog/7

Torna anche questo venerdì l’evento che sta segnando queste cupe settimane autunnali di pioggia e grigiore con un tocco di agonismo e fantasia. Sto parlando dell’ormai classico VenerdìQuiz di Booksblog che, anche se settimana scorsa era finito per sbaglio onlibe di giovedì, fa da starter per tutto il weekend. Ma se la scorsa volta abbiamo stuzziacato la vostra immaginazione e il vostro spirito associazionisitico con un quiz incentrato sul mondo del Noir, oggi torniamo nel territorio della narrativa italiana con un quiz che metterà a dura prova la vostra memoria e che renderà completamente inutile l’uso (criminoso in questo caso) di Google. Ecco qui, provate ad indovinare da che libro è preso questo brano: Oggi, per tutto il giorno, ho sentito risuonare la nave di colpi. Per ogni tipo di colpo, cerco di immaginare l’azione che lo ha provocato, i più secchi sono i boccaporti sbattuti, i carabottini invece fanno un rumore più sordo, anche se, certo, tutto dipende dall’altezza da cui sono fatti cadere, dall’energia del gesto eccetera. Se il suono è ovattato come un tuono lontano nessun dubbio che giunga dalla stiva, cassoni spostati, barili che cozzano tra loro in un cupo rimbombo, assi di scorta gettate contro mucchi di sartiame, si confonde tutto in un solo muggito… A voi la parola, ma prima lasciatemi aggiornare la classifica. Sì, perché alla settima giornata inizia a delinearsi un accenno di classifica, dominata fin qui da XDBahamut con 2,5 punti, seguito a ruota da Sakura con 2. Dietro di loro il baratro… Classifica XDBahamut: 2,5 Sakura: 2 Costantino: 1 Ciarallitt: 0,5 Sartorio: 0,5 Venerdì Quiz di Booksblog/7

Il colore della paura, di Gérard Roero di Cortanze

Gérard Roero de Cortanze è uno straordinario scrittore e intellettuale per qualità e quantità di interessi: traduce, si occupa di arte, è critico e saggista, scrive libri per ragazzi, di poesie, dirige importanti collane editoriali. In Francia è cosiderato un punto di riferimento assoluto. Tuttavia, a noi è arrivato poco o nulla. È merito di Grazanti averlo portato in Italia con Il colore della paura , un romanzo avventuroso, con qualche tinta gotica, in un’unica parola: trascinante; per di più scritto con eleganza. Ha certamente ragione Claudio Magris quando dice, recensendolo sul “Corrire della sera”, che «è l’ indaco il vero protagonista […] un bramoso desiderio che porta alla distruzione e all’autodistruzione». E in…

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Recensioni atipiche: I viaggi. Da Tangeri alle Maldive e ritorno, di Muhammed Ibn Battuta

Che l’etichetta di “Letteratura migrante” ormai sia dilagante sugli scaffali delle librerie europee non è certo una novità. E’ infatti a partire dalla metà degli anni Novanta che moltissimi critici letterari, come astuti bracconieri, hanno cercato di chiudere nel recinto di questa comoda e gestibile etichetta, la multiforme e inetichettabile produzione dei più disparati autori, provenienti da ogni angolo del mondo. E’ anche a causa di questa etichetta, io credo, che il poderoso libro di ricordi di viaggio di Muhammed Ibn Battuta, intellettuale marocchino approdato in Europa nel 2007, dopo oltre vent’anni di viaggio, e costretto a fare i lavori più assurdi per riuscire a sopravvivere nell’ostile vecchio continente, perde di forza e, purtroppo, si allinea a tutta una serie di libri, libricini e libercoli che non aggiungono nient’altro che qualche chilo

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