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Salone del Libro di Torino 2012: i Nuovi Editori Indipendenti

Tra le realtà più interessanti che hanno preso parte al Salone del Libro di Torino che si è appena concluso troviamo il gruppo dei N.E.I. cioè i Nuovi Editori Indipendenti . Cosa caratterizza questi N.E.I. ce lo spiega Francesca Borrelli: Sei giovani realtà editoriali che per i giorni della manifestazione hanno condiviso lo stand L 17 per affermare la loro identità e la loro visibilità e che, in effetti, sono riusciti ad attirare l’attenzione di un pubblico numeroso. Hanno alle spalle un’unica idea di editoria: non a pagamento, caratterizzata da ricerca della qualità e cura del libro in ogni suo aspetto, concentrata sulle esigenze dei lettori e lontana dalle mode. Obiettivi condivisi sono lo scouting di nuove voci e la valorizzazione dei talenti, la ricerca di modi e strategie alternative per la promozione e la diffusione, puntando soprattutto sul Web e sulla presenza sul territorio. Nello specifico gli editori che hanno fatto parte di questo gruppo sono Intermezzi , Neo. edizioni , CaratteriMobili , Miraggi , Caravan e Las Vegas : realtà editoriali che molti di noi conoscono e che si sono fatte apprezzare per la qualità del prodotto sia da un punto di vista grafico che, soprattutto, per il contenuto dei loro libri. Sempre Francesca ci fa un veloce resoconto, colmo di entusiasmo e di buone notizie: Posso dirti con certezza che il gruppo ha riscosso un notevole successo. Buona l’affluenza. Il pubblico era molto incuriosito da questo progetto comune e dai nostri libri che si discostano dal panorama editoriale dei grandi marchi. Buone anche le vendite in questi tempi di crisi! Si è venduto di più rispetto alle edizioni precedenti! Sembrava quasi che il pubblico fosse più sensibile alla novità e alla freschezza editoriale! Il bilancio è positivo, insomma. Sono queste notizie che riempiono di speranza il cuore di noi lettori: la passione per il

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Salone del Libro di Torino 2012: riflessioni (in rete e non)

La venticinquesima edizione del Salone del Libro di Torino si è chiusa. Stando al comunicato stampa finale l’edizione di quest’anno ha visto la “rivoluzione della piccola editoria”: I piccoli editori sono da sempre una delle grandi ricchezze del Salone di Torino, perché offrono una grande varietà di titoli difficilmente reperibili altrove; esprimono la vivacità e la ricchezza creativa dei territori italiani; e al Salone riescono a proporre la loro produzione accanto ai big dell’editoria. Tuttavia patiscono più di ogni altro la congiuntura economica in termini di vendite; i costi di partecipazione al Salone; la minore capacità di proporsi con appeal ed eventi; la frammentazione e difficoltà a fare massa critica. Il Salone raccoglie con convinzione le loro istanze e dal 2013 intende rinnovare radicalmente le modalità della loro presenza a Torino. Come per tutti gli eventi (grandi o piccoli) le impressioni sono diverse. Molti visitatori puntano il dito sul discorso “biglietto di ingresso”: è una nota dolente per tutti i festival letterari. Personalmente sono sempre stato dell’idea che sia meglio far pagare una sorta di “biglietto di uscita”: se hai comprato almeno un libro non paghi nulla, se non hai comprato libri paghi…

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Salone del Libro di Torino 2012: i libri si vendono (o forse no?)

Si conclude oggi il Salone del Libro di Torino edizione 2012 che era iniziato con un grido di allarme e pare concludersi con uno di gioia. Presentando i dati dell’indagine indagine NielsenBookScan sul tema “La tempesta perfetta. Editori e canali di vendita di fronte a riduzione dei consumi e cambiamenti tecnologici”, l’ Associazione Italiana Editori così titolava : “Salone Torino: chiude in negativo il 2011 per il mondo del libro, peggiora il 2012: -3,5% a fine 2011. Meno 11,8% a fine marzo 2012” e snocciolava una serie di dati allarmanti che non lasciavano sperare nulla di buono. E il 2012? Si acuisce il momento difficile: -11,8% a valore: nel periodo 1 gennaio – 24 marzo NielsenBookScan evidenzia…

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Salone del Libro di Torino 2012 ed ecommerce dei libri

A proposito di libri, librerie e vendite online scrive Diego Vitali sul suo blog riflettendo sul Salone di Torino 2012 : Ho sentito dire cose che fanno riflettere, tipo che torneranno le librerie di legno e i commessi in camice. Cose dette da chi sta nelle stanze dei bottoni dell’editoria. E allora capisco perché va tutto a rotoli. Sì, probabilmente il modello della libreria curata, con personale qualificato, rivolta ai lettori affezionati e forti, può funzionare. Ma non può essere la soluzione. È il frutto di un desiderio più che di un calcolo. Amazon è ancora troppo…

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