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Un anno di iniziative alla scoperta delle terre di Cesare Pavese

Davvero suggestivo il calendario di appuntamenti dedicati quest’anno alla riscoperta dei luoghi di Cesare Pavese , scrittore che personalmente amo molto. Tra le tante proposte della Fondazione Cesare Pavese di Santo Stefano Belbo (Cuneo) c’è ad esempio una visita guidata ai luoghi della Torino dello scrittore (16 aprile e 11 giugno), fra caffè, cinema e angoli amati dallo scrittore (Pavese visse a lungo a Torino, insegnando al liceo classico ‘D’Azeglio’ e lavorando come traduttore). Chi come me ha amato in particolare La luna e i falò , o La casa in collina preferirà invece la data del 14 maggio, quando è prevista una escursione alla scoperta degli scorci naturali che ispirarono la scrittura dei suoi romanzi, dalla collina di Gaminella a Santo Stefano Belbo (“un versante lungo e ininterrotto di vigne e di rive, un pendio cosi’ insensibile che alzando la testa non se ne vede la cima”), arrivando poi alla casa natale dello scrittore e al “casotto” descritto appunto nella Luna e i falò. Una escursione alla collina di Moncucco, scenario della sua poesia I mari del Sud, e luogo preferito per le sue passeggiate, è prevista invece il 16 luglio, mentre in occasione della nascita dello scrittore, il 9 ottobre, è prevista una giornata commemorativa a santo Stefano Belbo, con degustazioni a base di moscato e zabaione. Via | Fondazione Cesare Pavese Un anno di iniziative alla scoperta delle terre di Cesare Pavese

Scelti 15 personaggi rappresentativi di 150 anni di cultura italiana. Chi manca?

Quanto è cambiato il volto del “lettore italiano” medio , in 150 anni di storia italiana? Tantissimo, visto che ad esempio nel 1861 l’Italia aveva il 70% di analfabeti e oggi siamo il settimo mercato editoriale al mondo. A dedicare una mostra all’argomento sarà la prossima edizione del Salone del Libro di Torino (12-16 maggio) che prevede una esposizione dedicata al tema. Il percorso è organizzato in cinque filoni (150 grandi libri, 15 Superlibri, 15 personaggi, Editori, Fenomeni editoriali) L’elenco dei personaggi, che trovate qui sotto, comprende i maggiori, ma purtroppo (ovviamente) ne mancano tanti (soprattutto qualche donna, visto che ce n’è solo una!). Io avrei inserito come minimo Matilde Serao ed Elsa Morante. Voi? Francesco De Sanctis; Giosue’ Carducci; Gabriele D’Annunzio; Emilio Salgari; Benedetto Croce; Luigi Pirandello; Filippo Tommaso Marinetti; Giovanni Gentile; Antonio Gramsci; Leo Longanesi; Cesare Pavese; Indro Montanelli; Leonardo Sciascia; Pier Paolo Pasolini; Oriana Fallaci. Foto | Flickr Scelti 15 personaggi rappresentativi di 150 anni di cultura italiana. Chi manca?

Tutti i nomi del Premio Strega 2011

Anche quest’anno ci siamo: purtroppo o per fortuna la macchina del Premio Strega si è rimessa in moto, ed è la sessantacinquesima volta. Dopo la solita infinità di gossip, notizie, voci di corridoio e chiacchiere fini a se stesse, finalmente il primo velo è stato tolto ed è stata rivelata la prima lista dei libri in gara, tra cui il comitato direttivo sceglierà, venerdì prossimo, i dodici che continueranno l’avventura. La lista, composta da 19 titoli, ognuno dei quali gode del sostegno di due giurati, offre già alcuni interessanti spunti a chi ama dilettarsi del gioco delle assenze e delle presenze e che scoprirà subito che mancano alcuni grandi nomi dell’editoria italiana, come Minimum Fax e Rizzoli, ma, al contrario, è nutrita la presenza di libri pubblicati da piccole e medie realtà editoriali come Il Foglio, Playground, Socrates, o Transeuropa, Elliot e Cooper. Dopo il continua trovate la lista completa. Voi su chi puntate? L’energia del vuoto di Bruno Arpaia (Guanda) Malabar di Gino Battaglia (Guida) Nina dei lupi di Alessandro Bertante (Marsilio) La scoperta del mondo di Luciana Castellina (nottetempo) Ternitti di Mario Desiati (Mondadori) Settanta acrilico trenta lana di Viola Di Grado (e/o) Mia madre è un fiume di Donatella Di Pietrantonio (Elliot) Nel mare ci sono

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Tutti i nomi del Premio Strega 2011

Ascanio Celestini a Libri Come: Come le storie

Libri Come , festa del libro e della lettura (a Roma presso l’auditorium Parco della musica dall’1 al 10 aprile), vuole distinguersi dagli eventi soliti sull’editoria proponendo un punto di vista nuovo. Il “come” del libro, appunto, cioè il lavoro che c’è dietro: dal metodo di lavoro dello scrittore a quello delle tante figure che ruotano attorno all’editoria. Per fare questo per dieci giorni si organizzano incontri, conversazioni, tavole rotonde e, da quest’anno, anche laboratori con professionisti del settore su argomenti quali editing, promozione, talent scouting e molto altro. Agli scrittori viene chiesto di raccontare il loro modo di lavorare, di svelare cioè ai lettori i segreti del mestiere. Ieri sera sul palco è salito Ascanio Celestini , regalando a tutti i presenti novanta minuti circa di poesia, divertimento, stupore e costernazione. In che modo nascono le storie di Celestini? La risposta è semplice e infatti, quasi sempre, la semplicità è la forma in cui si palesa la genialità. Il nucleo dei suoi racconti lo trae chiacchierando con le persone che incontra, perché “le interviste, dice, sono l’unico modo che abbiamo oggi di restituire tempo all’oralità.” Lo spettacolo si apre con la registrazione audio di una donna che racconta della sua giovinezza trascorsa come bambinaia in una famiglia e, in particolare, delle due ore di libertà che aveva e che trascorreva camminando per un’ora in linea retta in una direzione e per il restante tempo nella direzione opposta…

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Ascanio Celestini a Libri Come: Come le storie