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Dopo Solo per giustizia, in uscita I gattopardi, di Raffaele Cantone

Ho molto amato il libro del magistrato campano Raffaele Cantone Solo per Giustizia . Cantone raccontava il suo percorso professionale e il modo in cui era cambiata la sua vita sotto scorta, da magistrato della Dda (Direzione distrettuale antimafia), in terra di Camorra. Per chi non lo sapesse Cantone, insieme alla giornalista Rosaria Capacchione, è stato oggetto da parte della camorra delle stesse minacce di morte che sono state rivolte a Roberto Saviano. Lui aveva promesso: “Non sono uno scrittore, questa è una parentesi che non si ripeterà, volevo solo che chi è estraneo a questo mondo vedesse da dentro il lavoro dei magistrati”. E in effetti questo secondo libro, I Gattopardi ( in libreria dal 16 novembre ), è solo una lunga conversazione con Gianluca de Feo, sul “nodo cruciale dell’intreccio, il circuito vizioso in cui le organizzazioni criminali, gli imprenditori, la società fanno “sistema” e traggono reciprocamente vantaggio gli uni dagli altri” Dal suo primo libro verrà tratta una fiction , come vi avevamo già segnalato. Raffale Cantone I gattopardi. Economia e vita quotidiana nelle terre del crimine organizzato Mondadori 18 euro Dopo Solo per giustizia, in uscita I gattopardi, di Raffaele Cantone

Anteprima Booksblog: Pronto Soccorso & Beauty Case, di Stefano Benni e Francesca Ghermanti

Stefano Benni non è certo tra gli autori che hanno bisogno di presentazioni, difatti il bolognese, autore di libri memorabili per fantasia e umorismo, come Terra! , Bar Sport , La compagnia dei Celestini , Comici spaventati guerrieri e moltissimi altri, è da trent’anni uno degli autori più amati dagli italiani per la sua capacità di inventare strepitosi giochi linguistici e irriverenti trame che svelano il lato grottesco della realtà in cui viviamo ogni giorno. Proprio a partire da un racconto di Stefano Benni, in particolare da una delle mille storie che affollano il Bar sotto il mare , la casa editrice Orecchio Acerbo , certamente una delle migliori case editrici italiane di libri illustrati, è

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Anteprima Booksblog: Pronto Soccorso & Beauty Case, di Stefano Benni e Francesca Ghermanti

Dieci motivi per non leggere

Sì, avete letto bene. Proprio per NON leggere. Basta con i piagnistei delle case editrici, le pubblicità con le copertine dei libri sui bus, basta con le prescrizioni degli insegnanti che ci rovinano le vacanze. I buoni motivi per non leggere sono tanti, e proprio noi lettori Doc ne abbiamo parecchi in mente, anche se magari non ne siamo consapevoli. Non leggete: 1) Risparmierete soldi. Un libro costa dai 10 ai 20 euro. Chiamate un amico/a, fatevi una pizza. Magari riderete di più (certo, dipende dal libro, alcuni sono anche più divertenti della vostra solita comitiva). E soprattutto eviterete di sprecare soldi. Una magliettina con etichetta potete ridarla indietro, un libro brutto comprato per sbaglio no (si, ok, per una volta potete farlo, ma cosa ne pensa il libraio se tornate a farlo più di una volta al mese? Nelle grandi catene si segnano il vostro nome dalla prima volta che lo fate, vi assicuro) 2) Non leggete perchè leggendo vi succedono cose strane, vi si sveglia il cervello e il cuore. Iniziate a notare dettagli fastidiosi in chi vi circonda, non riuscite a godervi le trasmissioni che girano mediamente in tv nel nostro Paese, inizierete a soffrire di più, come se vi voste iniettati massicce dosi di empatia nei confronti degli altri. Non si vive bene, così. 3) Risparmierete tempo. Il tempo necessario per leggere un libro. E se lo comprate on line? Approfittate per leggere l’oroscopo, che ne so, o per scrivere una frase carina su Facebook al tizio/a che vi interessa, che vi ha illuso chiedendovi l’amicizia ma non siete mai riusciti a salutare dal vivo. 4) Avrete più spazi liberi e meno disordine nella vostra camera. 5) Migliorete la vostra cultura musicale/cinematografica (se al posto del libro comprate un cd/dvd) il vostro aspetto (investite su abbigliamento e trucco) o la vostra forma fisica (quattro libri circa vi regalano l’iscrizione da sempre rimandata alla palestra). 6)Non leggete, soprattutto ebook, …

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Dieci motivi per non leggere

100 libri per 100 euro, ovvero quando il marketing salva i libri dalle fiamme

Shih Huang Ti, primo imperatore cinese, colui che fece iniziare i lavori di costruzione della muraglia cinese, ordinò che tutti i libri scritti prima del suo regno venissero bruciati. Qualche secolo dopo, in Europa, in nome di un dio minuscolo e di una religione esclusiva e oscurantista, migliaia di libri fecero la stessa fine, spesso insieme ai loro autori, anticipando una furia distruttrice che fu una delle cifre stilistiche del Nazismo. Al giorno d’oggi, all’epoca della riproduzione digitale del sapere e della crisi economica , c’è una validissima casa editrice, la DeriveApprodi , che, assediata dalle regole del mercato, rischia di dover iscrivere il proprio nome nella lista diquesta triste e lugubre tradizione di piromania, gettando al macero intere tirature di un centinaio di titoli del catalogo. Ma la fortuna vuole che, in questo caso, al posto di schizzoidi sovrani, chierici infoiati o masse accecate da un’ideologia mortifera, c’è qualche addetto al marketing che vuole tentare di opporsi alla distruzione di cotanta cultura e di fermare il ciclo dei roghi. E’ per questo che ha pensato di offrire ai lettori, alle associazioni o alle biblioteche un’opportunità non di poco conto: ovvero acquistare 100 titoli ( l’elenco lo potete scaricare qui ) al prezzo di un euro l’uno, salvandoli dalle fiamme. Via| DeriveApprodi 100 libri per 100 euro, ovvero quando il marketing salva i libri dalle fiamme