Tag Archives: case-editrici

Arrivano le scritture animali degli autori italiani per :duepunti edizioni. E le copertine sono di cacca di elefante!

Sono in libreria da ieri i primi testi della collana “scritture animali” (a cura di Giorgio Vasta e Dario Voltolini) edita da :duepunti edizioni . Si tratta di testi di autori contemporanei selezionati (e già noti) che trattano del rapporto uomo-animale. L’idea nasce dalla necessità per la casa editrice di creare una collana di narrativa, in cui pubblicare autori contemporanei, e il tema “animale” invece è frutto del primo racconto proposto, dello stesso Voltolini (poi pubblicato altrove), che narrava le vicende di un ragno. La collana vuole proporre testi di qualità che rappresentino uno spaccato della narrativa contemporanea già qualificata (da qui i nomi già noti e non esordienti), il tutto attraverso il soggetto principale dei testi “animale”, che consente, come spesso capita, di sintetizzare e metaforizzare caratteristiche che solo molto vicine all’uomo e che raccontano l’uomo stesso. La collana parte con i testi di Giuseppe Genna, Davide Enia, Mario Giorgi, e continuerà con Giulio Mozzi, Nicola Lagioia per Natale. I libri hanno un formato “diverso”, ovveor 9

Proteggere il libro. Risvolti culturali, economici e politici del prezzo fisso

Il discorso “prezzo di copertina” è spinoso: qualcuno, bene o male, se ne lamenterà sempre (troppo alto per gli acquirenti, troppo basso per gli editori, troppo strano per i non addetti ai lavori, troppo boh!? per gli autori…) e così si naviga tra sconti e/o edizioni economiche (i lettori) e ristampe con una nuova veste grafica proposte come novità (o quasi) dagli editori. Trovo coraggiosa, pertanto, l’iniziativa di FIDARE – Federazione Italiana degli Editori Indipendenti – che ha pubblicato il libro di Markus Gerlach dal titolo Proteggere il libro. Risvolti culturali, economici e politici del prezzo fisso . Perché pubblicare un libro …

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Proteggere il libro. Risvolti culturali, economici e politici del prezzo fisso

The book cover archive, ovvero: tutte le copertine del mondo

Proprio tutte no, ma questo progetto, nato per archiviare tutte le copertine del mondo, è destinato ad allargarsi. Il “ book cover archive ” è un progetto davvero ambizioso, utile a chi fa il grafico di professione e a chi, più semplicemente, è appassionato di libri . E c’è da divertirsi, ve l’assicuro. Innanzitutto si può riconsocere una tendenza della grafica del mondo anglosassone: sicuramente oltremanica (e oltreoceano, aggiungerei) giocano più con le font di quanto non facciamo noi. Spesso i caratteri sono disegnati, unici, diversamente da quelli, piuttosto standard, a cui ci ha abituato l’editoria italiana. Provate a dare un’occhiata a quelli di Safran Foer, e in particolare alla copertina, splendida, di “Ogni cosa è illuminata” (la potete vedere qui ), o a quella della “Strada” di Cormac McCarthy ( qui ), ugualmente bella, se non fosse per lo strillo del “Times” stampato a caratteri cubitali in copertina… Avete notato quanti occhi e quanti volti femminili sono comparsi sulle copertine italiane da quando è uscito “La solitudine dei numeri primi”? Altrove, nel mondo, si ha l’impressione che ci sia più varietà, anche se a volte con risultati non proprio eccellenti. Chi è abituato alle belle

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Proprio tutte no, ma questo progetto, nato per archiviare tutte le copertine del mondo, è destinato ad allargarsi. Il “ book cover archive ” è un progetto davvero ambizioso, utile a chi fa il grafico di professione e a chi, più semplicemente, è appassionato di libri . E c’è da divertirsi, ve l’assicuro. Innanzitutto si può riconsocere una tendenza della grafica del mondo anglosassone: sicuramente oltremanica (e oltreoceano, aggiungerei) giocano più con le font di quanto non facciamo noi. Spesso i caratteri sono disegnati, unici, diversamente da quelli, piuttosto standard, a cui ci ha abituato l’editoria italiana. Provate a dare un’occhiata a quelli di Safran Foer,

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