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I racconti del Faro di Matteo Abbate

La poetica favola di un mulino sognava di diventare faro. C’è un sottile venticello di incanto ne “I racconti del Faro” di Matteo Abbate , storie brevi che restano nella memoria di chi le legge e ancor più di chi le narra. La vita a mungere grani e respirare nuvole di candida farina non bastava all’avventuroso piccolo mulino. Desideroso di grandi imprese si spingeva ad immaginare la sua vita salmastra di punti di riferimento marittimo. Lui che sognava un presente di speranzosa ancora per marinai e vascelli sballottati dalla tempesta si ritrovò ad attendere e progettare le fasi di una complessa trasformazione. Via le pale spazio agli strumenti funzionali di un vero faro. Seguendo i saggi consigli del Vecchio Grillo e interpellando direttamente la potenza del Mago Pellicano, l’unico capace di procedere alla necessaria reinterpretazione, il piccolo mulino mutò se stesso in un bel faro bianco splendente, con le sue strisce rosse, l’oblò e tutto il resto… Adesso il piccolo mulino sapeva come fare a fare il faro: acqua, sale, un relitto sul fondale, un soffio da portento, tre scogli neri, cavalloni e giganti cavalieri, l’abisso buio, una barchetta, una luce profonda, una preghiera per la rotta. Quanti ingredienti per questa ricetta! Occorrerà un grande

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I racconti del Faro di Matteo Abbate

I segreti di Murakami di Teruhiko Tsuge

Ecco un libro per conoscere meglio il favoritissimo al Nobel per la Letteratura, uno degli autori contemporanei più misteriosi e allergici alle interviste; a cui è dedicata un’opera biografica ricca di aneddoti e dettagli inediti. Di Haruki Murakami vi abbiamo parlato in un post recente , dove si cita l’intervista al magazine The Paris Review; un evento speciale, visto che Murakami è notoriamente allergico agli incontri con i giornalisti, oltre ad essere piuttosto impenetrabile riguardo al suo privato. Per saperne di più, visto che anche quest’anno è uno degli autori strafavoriti per il Premio Nobel alla Letteratura , abbiamo letto per voi un’interessante piccola opera di 200 pagine scritta da uno dei maggiori esperti di letteratura nipponica, Teruhiko Tsuge: I segreti di Murakami (Editore Vallardi, 12,90 euro il cartaceo). E’ un’impresa di ricostruzione degli eventi, a partire dall’infanzia di Murakami (è figlio di un monaco buddhista) e sondando le pieghe di una crescita solitaria sin dai tempi dell’università nel periodo dei disordini (1969), quando già era ben evidente la sua reticenza a far parte di un gruppo, a seguire ciecamente l’opinione dei più pur di far parte di qualcosa. No, non è decisamente il suo caso. Forse è anche per questo che si innamora di un gatto…

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I segreti di Murakami di Teruhiko Tsuge

Au pli des pages, parole piegate nei libri

Un’arte che reinterpreta fisicamente i libri. Le opere racchiuse nel sito “Au pli des pages” (letteralmente alla piega delle pagine) hanno un che di narrativo e non si tratta unicamente della materia dal quale sono composte. In fondo ne abbiamo viste tante di creazioni tirate fuori proprio dai tomi. Pop-up cartacei, collage, figurine, silhouette e personaggi di ogni sorta, eppure così come non riusciamo a stancarci del supporto, lo stesso avviene, in gran parte c-dei casi, per le “riletture artistiche”. Esemplari unici che uniscono la particolarità del libro dal quale nascono alle suggestioni della tridimensionalità in una sintesi che sposa il supporto e si integra in esso come il più romantico dei legami, declinato in immagini anche alla relativa pagina facebook.com/AuPliDesPages , e illustrata nelle parole dell’ideatrice: Realizzare libri origami con esemplari d’occasione equivale in qualche modo a donar loro una seconda vita. E l’idea di far emergere una parola o una forma da un libro mi ha catturato. La maggior parte delle volte creo libri piegati su commissione. In base alla richiesta della parola o del simbolo scelto cerco il libro che si adatterà meglio alla domanda. E’ per questo che le foto del sito permettono di conservare un ricordo delle diverse opere che ho creato e che sono partite per continuare la propria vita altrove. Tra i soggetti non solo insiemi di lettere, ma anche farfalle, gatti (non a caso fedeli compagni dei lettori e muse ispiratrici di tanti scrittori), semi di carte e messaggi indirizzati ad appassionati che spesso fanno ufficio di regali, come la creazione realizzata per il compleanno di un’accanita ammiratrice di Jane Austen . Il tutto firmato la plieuse , cioé la piegatrice, è lei che crea

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Au pli des pages, parole piegate nei libri

Sondaggio Guardian libri classici da leggere: Mai finiti e molto citati. Confessate i vostri!

Grandissime citazioni, riferimenti a incipit che hanno fatto la storia della letteratura: solo davanti al titolo di un grande classico a un lettore appassionato non rimane scelta che l’inchino. Ma quanti di noi hanno davvero letto i principali capolavori della letteratura mondiale? Chi è che ha letto fino in fondo i principali capolavori della letteratura mondiale, quelli che in genere vengono citati più spesso? Molti di noi li snobbano, anche se magari non lo confesseranno mai. L’osservazione nasce spontanea leggendo la ricerca britannica pubblicata dal Guardian , secondo il quale citiamo molto ad esempio 1984 di Orwell (primo in classifica col 26% delle indicazioni di voto) senza averlo mai sfogliato, così come, scendendo nella lista, Guerra e Pace (19%), di Lev Tolstoij, Grandi Speranze di Charles Dickens (18%) e Il giovane Holden di Salinger (15%). Seguono Passaggio in India di E. M. Forster (12%) Il signore degli Anelli di Tolkien (11%) Il buio oltre la siepe (10%)di Harper Lee, Delitto e castigo (8%) di Fëdor Dostoevskij, Orgoglio e pregiudizio di Jane Austen (8%), Jane Eyre (5%) di Charlotte Brontë. Dunque: inutile…

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Sondaggio Guardian libri classici da leggere: Mai finiti e molto citati. Confessate i vostri!