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L’ultimo sogno, di Daniel Pearlman

I sogni costituiscono uno degli aspetti più intimi di ognuno di noi: che siano sogni belli o brutti, incubi o veri momenti rilassanti sognare è un qualcosa che riguarda noi e solo noi. Una realtà alla Inception , per capirci, può essere affascinante ma anche terribile perché priva le persone di quello che hanno di più intimo: sognare, appunto. E se un domani i sogni fossero controllati da qualcuno? O, meglio, se ci si affidasse a qualcuno per sognare? Come cambierebbero le nostre vite? È questo il futuro che immagina Daniel Pearlman nel suo romanzo breve L’ultimo sogno edito da 40k . Tramite una serie di connessioni che passano attraverso i cuscini (e previa sottoscrizione di un abbonamento) Yosif Iones, l’Incantastorie, trasmette i sogni ai propri clienti, riuscendo a intrecciare le trame proprio a partire dalle esigenze di ognuno. Ma, a un certo punto, qualcosa inizia ad andare storto e più che di sogni si tratta di incubi. A dire il vero secondo qualcuno è tutta una strategia dell’Incantastorie che mira a fare un exploit memorabile. Ma resta il fatto che, ogni notte, chi sogna tramite Yosif Iones vive incubi sempre più angoscianti. Fino a quando, con uno stratagemma, si riesce a capire cosa stia veramente accadendo. E sarà la fine, se non per tutti, di certo per i sogni di qualcuno. Pearlman mette in piedi un mondo in cui le libertà più assolute – come quella sessuale, per esempio, slegata completamente dall’affetto, perché quello è un’altra cosa e così, anche in seno alle famiglie, ci si organizza per fare sesso con X e Y in maniera più tranquilla possibile – cozzano con l’incapacità delle persone a lasciarsi andare. Ed è sintomatico che la libertà di essere se stessi viene dipinta come una donna vecchia, che vive seguendo le proprie passioni (cura una colonia felina) che le lasciano addosso un odore che per gli altri è disgusto. È proprio il mondo dell’odore uno degli aspetti più caratteristici di questo romanzo breve: come…

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L’ultimo sogno, di Daniel Pearlman

Forum Unesco 2011 Monza, Richard Stallman e i pericoli degli eBooks

Del Forum Unesco “ Il libro domani: il futuro della scrittura ” in corso dal 6 all’8 giugno a Monza (e della serata di chiusura giovedì a ingresso libero al Dal Verme con Meet The Media Guru ) hanno accennato ieri su 02Blog: noi stiamo seguendo i lavori, e a breve pubblicheremo un’intervista con Richard Stallman , leggenda vivente del software libero. Stallman intanto sta cercando di metterci in guardia da alcuni “pericoli”, contenuti nel nuovo modo di intendere il prodotto librario: l’eBook. Oggi come provocazione alla conferenza ha portato questo volantino, intitolato proprio The Danger of E-books , in cui spiega quanto trovate qui sotto e dopo il salto (sapendo l’importanza che Stallman dà alla precisione del linguaggio tecnico, vi invito a confrontare anche il testo originale in pdf ). In un’epoca in cui il business sovrasta il potere dei governi e scrive le nostre leggi, ogni progresso tecnologico offre al business l’opportunità di imporre nuove restrizioni al pubblico. Tecnologie che potrebbero darci un potere, sono utilizzate per tenerci in catene. Con un libro stampato – Puoi acquistarne uno in contante, in maniera anonima. – A quel punto è tuo. – Non sei costretto a sottoscrivere una forma di licenza che limita le tue possibilità di utilizzarlo. – Il formato è noto, e non serve tecnologia proprietaria per leggere il libro. – Puoi, fisicamente, scansionare e copiare il libro, e a volte è legale farlo anche secondo leggi che tutelano il copyright. – Nessuno ha il potere di distruggere il tuo libro. E con un eBook invece? Secondo Stallman è molto diverso. Stallman cita l’esempio delle “regole d’ingaggio” degli eBooks di Amazon: Confronta i punti con gli eBooks di Amazon: – Amazon chiede ai suoi utenti di identificarsi per acquistare un eBook. – In alcuni stati, Amazon afferma che lo user non è il proprietario dell’eBook. – Amazon richiede all’utente di accettare una licenza restrittiva per utilizzare il suo eBook. – Il formato…

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Il deposito, di Alessandro Zaccuri

Il recente report dell’Istat sulla lettura in Italia ha messo in evidenza come in molte case degli italiani ci siano pochi libri. Il tema della presenza dei libri nelle case è al centro del testo Il deposito , di Alessandro Zaccuri edito da 40kbooks . L’autore – finalista al Campiello nel 2007 con Il signor figlio (Mondadori) – racconta la storia di un futuro (lontano?) in cui si decide che in ogni casa possono starci al massimo cento libri, mentre tutti gli altri in sovrappiù dovranno essere raccolti in depositi gestiti singolarmente da ogni nazione. Tale decisione è stata presa perché con il passare del tempo ci si è resi conto che molti libri in casa provocano malattie, per via della presenza di inchiostro, acari, polvere e via dicendo. I depositi dei libri sono divisi in due parti: una espositiva che funge da museo (e

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Il deposito, di Alessandro Zaccuri

Nasce il prestito italiano degli eBook. Ne parliamo con Marco Croella di Simplicissimus Book Farm

È stato lanciato al Salone del Libro di Torino il servizio italiano per il prestito degli eBook. L’iniziativa della Pay Per Read Machine nasce da Simplicissimus Book Farm , da sempre attivo nella promozione di una cultura dell’editoria digitale in Italia. In occasione del lancio dell’iniziativa abbiamo incontrato Marco Croella , direttore dei Publishing Services di SBF, e gli abbiamo chiesto di illustrarci un po’ meglio in cosa consista questo “noleggio”. Perché noleggiare degli eBook? Non faccio prima a comprare un eBook che a noleggiarlo? L’idea è quella di consentire al lettore di “assaporare” un testo prima di decidere di acquistarlo. Specialmente di fronte a ebook dal prezzo elevato capita che si decida di rimandare o di non fare l’acquisto. In questo modo, invece, si potrà noleggiare l’ebook e poi decidere se comprarlo o meno. Come funziona praticamente per il lettore il noleggio (costi, durata del prestito, restituzione)? Se l’editore ha deciso di attivare il noleggio, il lettore troverà nello store Ultimabooks.it la possibilità di procedere all’acquisto tradizionale, oppure di noleggiare l’ebook per due giorni a 0,99 euro o per sette giorni a 1,49 euro. Allo scadere della durata del prestito, il file diventerà illeggibile, e si potrà fare un nuovo noleggio o acquistare l’ebook. Potrò leggere l’eBook che noleggio su tutti gli eReader o ce ne serve qualcuno in …

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