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Il 49esimo Stato, di Stefano Amato

Provate a immaginare per un attimo che la Sicilia non appartenga all’Italia ma sia uno degli Stati Uniti d’America . Per la precisione il quarantanovesimo. Come sarebbe oggi la situazione internazionale in un caso del genere? E il rapporto dell’Italia con la Sicilia e, quindi, con gli USA? È questo lo scenario che troviamo nel romanzo Il 49esimo Stato scritto da Stefano Amato e pubblicato nella collana Indies da Feltrinelli e Transeuropa ( Indies , infatti, “unisce le competenze nel campo di ricerca e sperimentazione degli editori indipendenti all’esperienza e alla forza di Feltrinelli”). Stefano Amato (che tra l’altro con il suo blog L’apprendista libraio è risultato vincitore del Macchianera Blog Awards 2013 come miglior blog letterario) non racconta il processo di annessione della Sicilia agli USA, ma ambienta il suo romanzo nel 1978 quando si stanno festeggiando i trent’anni di tale annessione e lo narrando le vicissitudini di un gruppo di siciliani nativi americani che hanno costituito un gruppo musicale – i Dead Giulianos – che fanno di tutto per essere il gruppo di supporto ai Ramones nel concerto che terranno proprio nell’isola in occasione del trentesimo anniversario dell’entrata negli USA. L’effetto straniante che si ha nel leggere il libro è avvincente perché ci permette di guardare a un mondo che conosciamo come se non lo conoscessimo e quindi fa sì che possiamo essere invogliati alla lettura. Stefano Amato, poi, scrive bene e riesce a tenere il ritmo della pagina senza problemi, creando un romanzo distopico che focalizza su alcuni aspetti della contemporaneità – basti citare solo l’egemonia cultura degli Stati Uniti d’America – senza però risultare pesante. Stefano Amato Il 49esimo Stato Transeuropa/Feltrinelli, 2013 ISBN 978-88-07-04102-0 pp 256, euro 14 disponibile anche in eBook: euro 9,99 Il 49esimo Stato, di Stefano Amato

Max Pezzali, "I cowboy non mollano mai": in uscita il libro autobiografico

Dal punk alla paternità, dall’esplosione degli 883 negli anni ‘80 alle esperienze come solista nelle tournè in giro per l’Italia e per il mondo; il libro di Max Pezzali è la storia di una crescita in tutti i sensi. Di un ragazzo normale, ma forse no. Lo scaffale dedicato alla musica si prepari a ricevere una nuova biografia, il 10 ottobre 2013 esce nelle librerie I cowboy non mollano mai di Max Pezzali (Edizioni ISBN , prezzo 13,60 il cartaceo). Lo proporrei come regalo ideale per chi appartiene alla generazione dei 40/50enni, che in queste pagine potranno ripercorrere un consistente pezzo di storia pop italiana a partire dagli anni ‘80 in poi; l’interessante qui, è il percorso di un ragazzo “normale” che trova la sua via anche senza gli atteggiamenti da badboy. Uno controcorrente insomma! Pezzali parte dalla Pavia dei paninari e si accosta al punk, sale alle luci della ribalta con gli 883 e poi passa alla carriera solista; un pezzo di vita italiana. E non è una vita facile, spesso deve fare i conti con la critica. Ma a modo suo, ha un carattere forte e procede imperterrito con il suo stile da cowboy romantico, insomma si evolve. E arriva ad oggi con il tesoro di una paternità e le esperienze di conduttore on the road con il programma Le strade di max. Ecco un estratto dal libro: Era l’anno dei Mondiali di Francia, l’anno in cui avevo comprato la moto nuova, una Buell. La piazza era piena di gente. Dalla Galleria Vittorio Emanuele II a via Torino, e giù fino a piazza Cordusio, senza soluzione di continuità. Il Duomo era coperto per i lavori. Pioveva a dirotto e c’erano centomila persone. Appena prima di uscire c’è stato un momento di panico assoluto, un istante in cui mi sono detto: Dove cazzo vado qua? Io non esco! Se avessi avuto…

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Zero Zero Zero: Saviano ha fatto flop?

Meno di 200mila copie vendute, magazzini colmi della docu-fiction sulla cocaina e Feltrinelli che le sta provando tutte per tenere viva l’attenzione sull’autore di Gomorra. Il sospetto c’era già da qualche tempo: poco passaparola, recensioni non entusiastiche e la ovvia difficoltà nel dare seguito al clamoroso successo di Gomorra. Adesso ci si mette anche Dagospia , che appiccica a Zero Zero Zero , l’ultimo lavoro di Roberto Saviano , l’etichetta di flop. Precisando anche che in casa Feltrinelli, dove hanno sborsato oltre un milione di euro per aggiudicarsi lo scrittore antimafia, sono tutti abbastanza disperati. Secondo quanto riporta il sito di D’Agostino – che a sua volta cita “autorevoli addetti ai lavori” – sono 300mila le copie rimaste impilate nei magazzini , a fronte di una tiratura di 500mila che a questo punto sembra essere stata decisamente mal calcolata. Nonostante la partenza ottima, 50mila copie nella prima settimana di Zero Zero Zero, le cose sono poi andate a rilento e al momento le vendite sarebbero sulle 180/200mila copie . Cifre più che rispettabili per quasi tutti gli scrittori, ma non per l’autore di Gomorra. E adesso si dice che arrivare a 250mila copie sarebbe già un miracolo . Un miracolo per ottenere il quale in Feltrinelli (Dagospia dipinge un Carlo Feltrinelli che non sa più a quale santo votarsi) si sta cercando di spremere Saviano il più possibile : programmi televisivi in ogni dove e incontri…

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La classifica degli eBook secondo Booksblog, dall’8 al 14 aprile 2013

La classifica settimanale degli eBook secondo Booksblog nella settimana che va dall’8 al 14 aprile è un misto di modernità e classici. Apre le danze Roberto Saviano con l’eBook del suo romanzo-non romanzo Zero Zero Zero edito da Feltrinelli sul traffico di cocaina. Sul secondo gradino del podio troviamo Franco Matteucci con Il suicidio perfetto. Le indagini dell’ispettore Santoni , un giallo anomalo, come è stato definito, pubblicato da Newton & Compton. Medaglia di bronzo è Irène Némirovsky con l’emozionante racconto Un bambino prodigio pubblicato per i tipi della Giuntina. Subito fuori del podio troviamo un altro titolo Feltrinelli e cioè Cinque storie ferraresi di Giorgio Bassani (il 13 aprile cadeva il tredicesimo l’anniversario della sua morte). Le cinque storie ( Lida Mantovani , La passeggiata prima di cena , U na lapide in via Mazzini , Gli ultimi anni di Clelia Trotti , Una notte del ‘43 ) furono premiate con il Premio Strega nel 1956, anno della loro pubblicazione. Chiude la nostra cinquina il romanzo di Alessandro D’Avenia , Bianca come il latte, rossa come il sangue , pubblicato da Mondadori. Schematizzando, ecco la classifica settimanale degli eBook secondo Booksblog dall’8 al 14 aprile 2013: Roberto Saviano, Zero Zero Zero , Feltrinelli Franco Matteucci, Il suicidio perfetto. Le indagini dell’ispettore Santoni , Newton & Compton Irène Némirovsky, Un bambino prodigio , Giuntina Giorgio Bassani, Cinque storie ferraresi , Feltrinelli Alessandro D’Avenia, Bianca come il latte, rossa come il sangue , Mondadori La classifica degli eBook secondo Booksblog

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