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Un tè con Jane Austen, a Milano Book City l’appuntamento con Ragione e Sentimento

Nel turbinìo di appuntamenti che invaderanno la città per Milano Book City 2013 , segnaliamo l’evento dedicato a Jane Austen proposto dall’emittente laeffe, la tv di Feltrinelli. Vediamo di cosa si tratta… A Milano Book City non poteva mancare l’appuntamento con una delle scrittrici britanniche più amati, anzi diciamocelo: Jane Austen è la più conosciuta e letta. Orgoglio e Pregiudizio, Emma, Mansfield Park, sono le sue opere più lette e più riprese dalla tv e dal cinema, ma su tutte spicca Ragione e sentimento (titolo originale: Sense and sensibility). A quest’ultima, che poi in ordine cronologico è stata la prima ad essere scritta nel 1811, è dedicato l’appuntamento proposto da laeffe , la tv di casa Feltrinelli; sabato 23 novembre 2013 tutti al Teatro Elfo Puccini di Milano in C.so Buenos Aires, 33, nella sala Fassbinder per l’evento Un tè con Jane Austen : dalle 14 alle 17 verrà proiettata gratuitamente la mini-serie della BBC. In questa pagina di Youtube, trovate il trailer -in inglese- per farvi un’idea della ricercatezza di ambienti e personaggi nella serie. Agli appassionati di letteratura in generale, consiglio vivamente di tenere d’occhio il sito e il canale (50 digitale terrestre) di laeffe

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Leonardo Sciascia, ritratti di Mario Francesconi in mostra a Milano ed altri eventi

Un’esposizione per presentare i ritratti inediti di Leonardo Sciascia dipinti da Mario Francesconi a partire dagli anni ’70. Leonardo Sciascia , una pietra miliare, un aedo capace di traghettare la letteratura italiana del XX° secolo ben oltre gli scenari nazionali, in profondità di senso che abbiamo più volte sondato tra queste pagine, anche piuttosto di recente . Sono proprio sue le fattezze riprodotte dal pittore viareggino Mario Francesconi e riunite in una mostra che riporta l’artista a Milano dopo trent’anni d’assenza a partire dal 20 novembre alle ore 18. Ritratti inediti realizzati dagli anni ’70 ai giorni nostri, che saranno svelati in anteprima nazionale proprio durante il vernissage, e corredati da alcuni formidabili sketchbooks (per un totale di circa 100 opere). Una mostra visitabile gratuitamente previo appuntamento, che gode di importanti sostegni come il patrocinio del Comune di Milano, dell’Associazione Amici di Leonardo Sciascia, del Gabinetto Scientifico Letterario G.P. Vieusseux e dalla Fondazione Giuseppe Whitaker, e sarà ospitata nella sede milanese dello Studio (via Correggio 43, Milano) sino al 31 gennaio 2014, prima di raggiungere i più caldi lidi della sua seconda tappa (a partire dal 15 marzo 2014) presso la Fondazione Giuseppe Whitaker di Palermo nella cornice di Villa Malfitano e che sarà inaugurata a pochi giorni dalla conferenza stampa di presentazione del terzo fascicolo della rivista internazionale annuale di studi sciasciani ‘Todomodo’ . Il 22 novembre 2013 sarà infatti svelato l’atteso numero del cartaceo fondato nel 2011 dall’editore fiorentino Leo S. Olschk, con riferimenti alla mostra ritratti di Sciascia, un prezioso autografo dell’artista ed un saggio critico di Luigi Cavallo, specialista tra i maggiori del Novecento italiano. Preludio al quarto convegno di studi “Leonardo Sciascia Colloquim” dedicato a 1912+1, il primo libro di Sciascia. “Transiti” Mario Francesconi a

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Dieci libretti inediti di Umberto Saba in mostra a Milano

Una piacevole scoperta dopo cinquantasei anni dalla morte di Umberto Saba , poeta, scrittore e aforista italiano. Il libraio triestino, nonche studioso di storia delle biblioteche, Simone Volpato , spulciando nella vasta biblioteca dell’avvocato Cesare Pagnini, ha trovato dieci libretti di poesie di Umberto Saba . Si tratta di componimento che poi sono confluiti nel Canzoniere (1921), leggermente modificate rispetto alla versione trovata. Tutte poesie note, dunque. Tranne una che per titolo Meriggi carsici . Stando al sito di Televideo questo è il testo della poesia inedita di Umberto Saba: L’afa, quel nuvolo infetto ronzante… Balzai di sul letto dov’era giaciuto. E spalancai le finestre. Con un calore di forno, con una luce accecante, in quelle orribili stanze entrò il mezzogiorno. Giaciuto ero insonne, malato. Or, con in me una sì grande stizza d’esser nato; l’oro del grano, fra tutto quel verde, nel verde le ascose cicale, il giovane frutto, intollerabili cose parvero, e meglio la morte. Secondo quanto sottolinea Simone Volpato, questi dieci…

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Requiem per la Ligera, di Omar Gatti

C’è un giovane autore brianzolo, uno bravo, si chiama Omar Gatti, e per La Ponga Edizioni ha pubblicato un noir niente male: Requiem per la Ligera . Andiamo subito al sodo: siamo nella Milano dell’immediato dopoguerra, per essere precisi siamo nel 1952, e non è la stessa città in cui negli anni Ottanta si consumavano galloni di Martini e Campari. Questa è una Milano «era come una pentola di fagioli. Un fermento, in continua ebollizione dove a turno affioravano in superficie diversi personaggi, che mantenevano il potere per un po’ e poi affogavano»; insomma, è la Milano del glorioso Punt e Mes. In un bar, dove per l’appunto il Punt e Mes va per la maggiore, vengono ritrovati i cadaveri delle quattro persone che formano la famiglia del Sciresa, il boss della mala milanese: la ligera, che a dirla tutta non è l’unica organizzazione criminale in città, anzi, ce n’è in abbondanza. Ci sono i calabresi, i siciliani, i marsigliesi, i sardi e ognuno di loro potrebbe essere responsabile della strage. Ma potrebbe anche non essere così. Quindi, in primis bisogna «capire un po’ di cose» per trovare il mandante e di conseguenza l’esecutore. Per Cinghei – braccio destro del Sciresa e voce narrante nella storia – che dovrà occuparsi di radunare un bel po’ di gente pronta a stare dalla parte della ligera e, soprattutto, pronti a sparare, sarà innanzitutto un viaggio in quella Milano nera, violenta, tumefatta, povera. Solo che non è così facile come potrebbe sembra: una strage di quel tipo ha un solo significa: distruggere la ligera; di fatto, anche le altre organizzazioni sono forti, hanno regole precise, hanno uomini e armi. Ma, in ogni caso, la risposta del Sciresa deve e sarà una sola: combattere. In una nota finale, l’autore spiega che la ligera è una organizzazione criminale che non è mai esistita, che non si è mai organizzata, ma nel libro è assolutamente credibile, verosimile, e questo va tutto a vantaggio della storia e, ovviamente, dell’autore. Requiem per la Ligera Gatti Omar € 9,00 Editore La Ponga Requiem per la…

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