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Philip Roth oggi compie 80 anni

Oggi, 19 marzo 2013, Philip Roth compie 80 anni; l’autore è attualmente considerato come il più grande vivente in America. Dalla sua produzione sono nate 31 opere nell’arco di ben 60 anni di attività; e anche se di recente Roth ha dichiarato di voler “smettere”, sono in molti a dubitarne, tra cui soprattutto chi lo conosce bene. Per chi non lo conoscesse o volesse approfondire la familiarità con questo sommo scrittore contemporaneo di lingua inglese, segnalo che stasera alle 21 sul canale Rai Storia verrà trasmesso il film documentario “Philip Roth rivelato”; l’autore racconta la sua vita e le sue opere, che si intrecciano come in un’avvincente biografia, un’occasione speciale visto il carattere riservato che ha visto Roth concedersi pochissimo al medium televisivo. Oltre a ciò mi piace celebrare oggi lo scrittore con un estratto dall’intrevista di Livia Manera (sua amica di vecchia data) apparsa domenica su La Lettura del Corriere della Sera; con avidità leggi dell’infanzia a Newark, dei nonni che parlavano solo yiddish, di lui che parlava solo inglese, del padre che ascoltava Hitler alla radio e di quando l’America è entrata in guerra. Ti viene voglia di leggerti tutti i suoi romanzi d’un fiato, per capire gli effetti della storia su una famiglia tipo americana. E ti impressiona una delle sue citazioni preferite (di Czeslaw Milosz) che recita: Quando in una famiglia nasce uno scrittore, quella famiglia è finita Tutto in lui trasuda analisi delle relazioni, probabilmente uno degli ingredienti principali del suo successo; che ben si esprime quando Manera gli chiede: Sei mai stato crudele? e lui risponde: Penso di sì. ma penso anche di non esserlo stato quando avrei dovuto. Trovo curioso che in questa intervista non si faccia alcun riferimento al Nobel, ma è comunque uno spunto interessante per avvicinarsi alla sua etica, e ora resta solo da …

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Inferno di Dan Brown, ecco l’incipit

Come vi avevo anticipato qualche settimana fa, Inferno , il quarto libro di Dan Brown, sta per arrivare anche in Italia; l’uscita ufficiale è prevista per il 14 maggio 2013 . E in questi giorni la febbre sta salendo insieme all’attesa per scoprire su quali enigmi questa volta il lettore fan dovrà scervellarsi, per incontrare l’autore poi bisogna aspettare il 6 giugno , data in cui Brown presenterà a Firenze la sua ultima creatura; intanto in aiuto ci viene però il Corriere della Sera, che ieri ha pubblicato un paginone corredato di consistente e succulenta anteprima sulle prime parole del romanzo. Inizia così: I ricordi si materializzano lentamente, come bolle che risalgono in superficie dall’oscurità di un pozzo senza fondo. Una donna velata. Vi ha già catturato? Vi corre un brivido lungo la schiena pensando a quali simbologie racchiuda la prima frase del libro, che magari contiene la chiave di tutto? Devo ammettere che pur non amando il genere, potrei anche lasciarmi tentare; dopotutto la storia parte con il buon Robert Langdon (protagonista della saga) che si risveglia in un ospedale italico, ma non prima di aver fatto un sogno tremendo , che già riporta alcuni elementi da segnarsi nel taccuino degli appunti. Lo studioso harvardiano dei simboli insomma deve darsi da fare già dalle prime righe: si parte subito con un turbinìo di lettere tatuate , amuleti , oggetti antichi e personaggi onirici . Di certo nell’interpretazione saranno avvantaggiati gli esperti di tarocchi, o forse quelli di tatuaggi (già vi vedo scrutare i disegni sulla pelle dei vostri amici!). Ma il target si allarga a dismisura questa volta con l’escamotage del Sommo Poeta; l’ispirazione come dicevamo, è quella della Divina Commedia e chiedetevi perchè nella copertina c’è il ritratto di Dante con gli schemi dei gironi infernali… Inferno di Dan Brown, ecco l'incipit

Studio di donna di Balzac, in edizione italiana, economica e con testo francese a fronte

Ci sono certi piccoli capolavori letterari che si lasciano accarezzare con tale delicatezza da restare impressi anche ad anni ed anni di distanza. Si tratta di una sensazione che ho avuto modo di sperimentare in alcuni splendidi casi, uno dei quali si è verificato proprio recentemente, quando è ritornato dinanzi ai miei occhi l’agile “Studio di donna” di Honoré de Balzac , pubblicato in edizione economica e con testo francese a fronte da Leone Editore proprio in questi giorni. Cinquantasei piccole pagine, da dividere a metà avendo cura di sottrarre ancora una decina destinate alle esigenze tradizionali, per sorridere alla storia del giovane Signore di Restignac il quale, nell’impeto della scrittura mattutina invia per sbaglio una lettera d’amore alla marchesa di Listomère, la quale passerà dallo stupore alla ritrosia, con una certa dose di compiacimento, stretta nelle maglie delle convenzioni sociali. Una perla della Commedia Umana (che non a caso prende posto nella collana Gemme) e obbedisce pienamente al sottotitolo “Studi di costume – Scene della vita privata” , che in un libricino dal piccolo prezzo riunisce il bel francese di Balzac all’onorevole traduzione di a cura di Giacomo Melloni . In un gradevole studio delle passioni umane che parte da alcuni protagonisti della Parigi mondana ai tempi post-Restaurazione, non solo femminili come potrebbe far supporre il titolo, che si attarda sul giovane rampante e sulla figura del marchese di Listomère, il marito della protagonista. Una donna, anche la più pudica, non rimane mai troppo a lungo in imbarazzo, pur trovandosi nella più difficile delle situazioni: sembra che abbia sempre a portata di mano la foglia di fico che …

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Parigi: all’asta da Drouot 290 tomi di Dante, Rousseau, Seneca, Voltaire e tanti altri

C’erano almanacchi dalle belle copertine vellutate, tomi rossi e dorati, e bellissimi esemplari d’epoca, oggetti dalla realizzazione sopraffina, stampati, cuciti e sopravvissuti allo scorrere del tempo attendendo pazientemente, sugli scaffali delle biblioteche di alcuni prestigiosi hôtel particulier della capitale francese, per poi passare all’onore delle cronache in una delle più note case d’aste di Parigi. Parliamo dell’eccezionale vendita di 290 libri antichi andati all’asta alle 14,00 di ieri presso la sede Favart di Drouot , nel cuore del deuxième arrondissement, e che oggi sono probabilmente nuovamente conservati in scrigni di legno, lontano dal clamore, per un viaggio che promette di durare ancora per altri decenni. Nell’insieme alcuni preziosi esemplari di bibbie in latino, un raro commento della Divina Commedia di Dante , con indicazioni di Landino e Vellutello, detto “gran naso” dal ritratto del poeta, ma alcuni incunaboli, “Le Metamorfosi” di Ovidio con traduzione francese e annotazioni storiche, e poi Plauto e Virgilio, Aragon e Rabelais passando per Jules Verne, Jean Cocteau e Paul Elouard, un bell’esemplare restaurato di Madame Bovary di Flaubert, André Gide, Omero, “Le contemplazioni” di Victor Hugo… Dopo i lotti di due prestigiose biblioteche venduti qualche mese fa , ecco un’asta che ha fatto la felicità dei collezionisti, che si sono aggiudicati una lunga lista di opere stimate in certi casi con somme che si aggirano fino a 6,000 euro al pezzo . Davvero non male per questi capolavori letterari

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