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Gabriel’s Inferno "Tentazione e Castigo", in anteprima la recensione del nuovo romanzo di Sylvain Reynard che sfida le Cinquanta Sfumature

Vi ho annunciato la scorsa settimana l’ imminente pubblicazione di Gabriel’s Inferno di Sylvain Reynard , preannunciato come nuovo competitors della saga delle Cinquanta Sfumature. Ho avuto modo di leggere il testo in anteprima di qualche giorno, rispetto all’uscita, prevista il 4 aprile, e ne sono rimasta affascianta. La storia, in effetti, è facilmente riconducibile alle ispirazioni di Twilight , con una ragazza pure, schiva e vergine, che incontra il bellissimo ragazzo maledetto e conteso dalle donne. Eppure in questo volume c’è un retroscena psicologico e culturale che lo differenzia dalle precedenti fan-fiction. Julia , la ventitreenne che scappa dall’America e giunge a Toronto per studiare e specializzarsi in Dante , per la prima volta ha una storia da raccontare più dura di Anastasia , di Chloe o Eva , che parla di abusi e costrizioni, di violenza fisica e psicologica. Dall’altra parte Gabriel , anche lui un “ricco che si è fatto da solo”, come Christian, Rayan o Gideon, protagonisti maschili degli altri libri dello stesso filone narrativo, ma in cui ho riscontrato un profilo psicologico più armonico degli altri e soprattutto senza l’ossessione del sesso. Ecco, sì, devo precisarvi una cosa: se vi aspettate una storia che parli di sesso ed erotismo, scordatevela. Almeno per questo primo volume. Il momento dell’unione dei due protagonisti è lasciata alle ultime 15 pagine e nelle precedenti 550 leggerete di passioni e dolori, di arte e cultura, di rapporti familiari, passato e presente che si incrocia, dell’amore che alla fine – quando è vero – è capace di attendere e sperare. E leggerete di baci. Di baci che saranno più sensuali ed intensi di qualsiasi altra scena di sesso. Tra le tante letture fatte nell’ultimo anno, dedicate tutte al tema della sensualità, devo dire che questo Gabriel’s Inferno mi ha positivamente colpito e conquistata, sia per la buona narrazione sia per la …

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I quaderni in ottavo di Kafka, resoconti di battaglie di parole e di silenzi significativi

C’è un Franz Kafka noto ai più, è il creatore della tensione monumentale de “Il Processo”, dell’angoscia distillata de “Il Castello”, uno dei pochi che ha saputo affrontare il difficile argomento della Metamorfosi producendo un capolavoro capace allo stesso tempo di rivaleggiare con le elaborazioni classiche (Ovidio docet) e di illustrare il dramma della moderna condizione di lacerazione dell’Io, spina, sfida e languore del XX° secolo. Il Kafka dell’estrema oppressione burocratica trasfigurata in scenari da incubo, e il timido e a volte ardito amante delle “Lettere a Milena” . Due volti ai quali si aggiunge un terzo, figlio di entrambi, ma più vicino al secondo, è proprio a quest’uomo che appartengono i “Cahiers in-octavo”. Una pubblicazione recente, tradotta dal tedesco al francese a cura di Pierre Deshusses e pubblicata nel 2009 da Payot et Rivagese, che restituisce i pensieri dello scrittore catturati tra il 1916 e il 1918 , pochi anni prima della morte prematura avvenuta nel 1924 e custoditi in origine all’interno di piccoli quaderni blu, dal formato che ci suona ormai così atipico e che, fino a qualche decennio fa, non lo era poi così tanto. Sono scrigni incrostati di emozione, che scavano nella testa dello scrittore restituendo alle riflessioni la loro fragile dimensione originale snaturata da un&#…

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Festa del papà con Bernard Moitessier

È la festa del papà 2013 e la mia letterina di quest’anno ha la forma di un post che rende onore ad uno degli scrittori preferiti di mio padre: il navigatore francese Bernard Moitessier . Uomo di milleuno avventure, sospeso tra l’Indocina e la California, il Vietnam e la Francia, spirito marino che ha attraversato gli oceani del mondo in lungo e in largo, per scandagliare ogni centimetro di vita e catturarne il frizzante palpitare. Moitessier è condensato in ogni singola parola dei suoi libri, testi dei quali ho imparato a memoria le copertine perennemente adagiate tra qualche numero di Bolina, sul tavolo del quadrato di Calù, la nostra ultima barca a vela e poi sul comodino paterno, prima ancora di cominciare ad aprirle…

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Festa del papà con Bernard Moitessier

Gabriel’s Inferno, la nuova serie di romanzi erotici ambientati a Toronto che sfida le Cinquanta Sfumature

La storia è la stessa: fan fiction di Twilight , passione ardente e maledetta, un manoscritto che gira in rete, una casa editrice che lo nota e lo fa diventare un bestseller. Sull’onda di Cinquanta Sfumature di Grigio , arriverà a breve nelle librerie italiane Gabriel’s Inferno di Sylvain Reynard , primo di una serie. La storia narra di Gabriel e Julia , il primo è un trasgressivo professore universitario di successo che pensa le donne siano tutte prede, la seconda è una ragazza già provata dalla vita che fa dello studio la sua ambizione. Julia vuole studiare Dante Alighieri presso l’università di Toronto e sulla sua strada incontra Gabriel Emerson, celebre e temuto professore esperto dell’autore italiano. Naturalmente i due finiranno con l’avere una storia, che se per il professore potrebbe voler dire ritrovare la salvezza dai torbidi avvenimenti del suo passato, per la giovane Julia potrebbe essere la fine della sua purezza. Nella narrazione si intrecciano citazioni letterarie (ormai una necessità per i nuovi testi erotici, per redimersi dallo stile frettoloso proposto della James) e torbide fantasie erotiche, passioni e segreti, Inferno e Paradiso. Anche se, come si legge nelle recensioni americane, l’autore non vuole porre l’attenzione solamente sui “ torbidi temi erotici “, bensì spostare la narrazione anche su un amore trascendente e fatto di contemplazione, così come ispirato da Dante nei confronti di Beatrice. Insomma, una storia che sembra costruita per fare vendite, seguendo un cliché già noto, ma che – leggendo i primi estratti – posso dire che saprà conquistare anche le lettrici (e lettori?) italiani. La vicenda del manoscritto, parte proprio a fine luglio 2012 (nel boum delle Sfumature), quando un autore canadese che rimane anonimo e si firma con lo pseudonimo (quello che vedete stampato sui libri), propone il libro alle case editrici. Ad aggiudicarsi i diritti sono la Penguin negli USa e la Casa Editrice Nord in Italia…

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