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Libri in Parlamento: il Programma di Governo costruito dai lettori che chiedono un serio impegno per la cultura

Ve ne avevamo parlato invitandovi a “gettare un’occhiata’ all’interessante iniziativa. Ci siamo stati dietro per seguirne l’evoluzione e oggi, secondo giorno delle elezioni politiche 2013 , siamo lieti di presentarvi anche i risultati, che andranno a formare un singolare Programma di Governo da presentare al prossimo Premier per tenere alta la sua attenzione nei confronti della cultura. A fornire i materiali e le idee per il testo sono stati proprio i lettori, invitati a condividere via social le frasi dei libri da indirizzare alla classe politica nostrana per farla riflettere sula sua incidenza sull’avvenire del paese e invitarla a ideare e sostenere energiche azioni di protezione dell’importante patrimonio letterario italiano. Dai grandi classici ai tomi personalissimi, i tanti “Book Premier” partecipanti hanno fornito elementi provenienti da pensatori, letterati, giuristi e scrittori, mattoncini che hanno costituito la struttura a mosaico di un grande progetto, del quale ci piacerebbe tanto registrare, e a breve, i benefici effetti. Da Platone a Sciascia, da Calamandrei a Coelho, sono stati diversi gli intellettuali e gli scrittori che i Book Premier hanno segnalato con il loro aforisma. C’e’ chi ha segnalato un passo del celebre “I promessi Sposi” di Alessandro Manzoni (”Si dovrebbe pensare piu’ a far del bene che a star bene e cosi’ si …

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Umbrialibri 2012, la letteratura come anima dell’Italia

Le prime due settimane di novembre in Umbria sono state all’insegna della cultura. Come ogni anno, infatti, si è svolta Umbrialibri la mostra mercato dell’editoria umbra, che è stata occasione per incontri, confronti, reading e altri eventi culturali che ruotavano intorno al mondo del libro. Lo stato degli italiani è il tema della manifestazione e la domanda: “Può esistere uno stato senza letteratura” è stato il filo rosso che, in vari modi, ha unito gli eventi. Come testimonial di questo stato letterario sono state scelte alcune figure del nostro patrimonio culturale: Dante Alighieri, Niccolò Machiavelli, Giacomo Leopardi, Elsa Morante, Pier Paolo Pasolini. Si sarebbe potuto citare anche Sandro Penna, eterno dimenticato della cultura umbra. Umbrialibri 2012 si è svolta in due luoghi principali: dal 2 al 4 novembre a Terni e dall’8 all’11 a Perugia. Gli ospiti sono stati numerosi: Carmine Abate , Francesca Melandri, Loredana Lipperini, Stefano Benni, Massimo Cacciari, Corrado Augias, Walter Veltroni, Ascanio Celestini, Luisella Costamagna, Valerio Massimo Manfredi, Tullio Gregory, Clara Sereni per citare alcuni “grandi” accanto ad autori ed editori meno noti, ma non per questo meno validi. Anzi, a volte, si è assistito a vere e proprie perle di cultura che hanno avuto la sola sfortuna di non essere nel circuito dei grandi editori che, con i loro mezzi, possono condizionare la cultura italiana, senza coglierne i fermenti vitali. Ma questo è un altro discorso. Accanto agli incontri che si sono svolti in varie zone delle città, è stata allestita la mostra mercato vera a propria, con i libri delle case editrici umbre. Non singoli stand gestiti ognuno dalle case editrici, ma un unico ambiente curato dall’Associazione Editori Umbri: mi è sembra un’ottima idea, questa, perché in tal modo si è potuta avere una visione globale dell’editoria umbra, senza essere dispersivi. L’aspetto, invece, che mi è meno piaciuto è la contemporaneità di molti eventi, alcuni dei quali…

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Nell’anniversario della morte di Pier Paolo Pasolini (1975)

Commemorare Pier Paolo Pasolini apre nella coscienza una ferita che inevitabilmente gli anni non hanno potuto e saputo rimarginare. La distanza temporale è un fatto inequivocabile, ma il permanere dei mali contro i quali Pasolini si impegnò con passione, rendono le minuziose analisi, le accuse, le richieste di giustizia ancora laceranti. Ricordandone la morte, Eduardo De Filippo ebbe a dire che Pasolini era un uomo di grande sensibilità e innocenza, quasi una presenza angelica, libera dai condizionamenti terreni che impongono compromessi e accomodamenti e, al contrario, rivolto verso un mondo fatto di giustizia e umanità liberata dal condizionamento pesante del consumismo efferato che già in quegli anni manipolava pesantemente la società italiana fresca di boom economico e famelica di benessere, preteso, vissuto, ostentato. I mercati che tutto possono erano già presenti nelle analisi di Pasolini: un mercato estraneo dall’umanità e dal quotidiano e votato alla creazione di bisogni fittizi su cui costruire e con cui condizionare la società. I conniventi, i vari governi democristiani del tempo sono chiamati in causa per aver permesso il sacco dell’Italia, della scuola italiana, del territorio e di tutte quelle attività sociali che avrebbero creato un più consapevole consenso verso le istituzioni. Dice esplicitamente Pasolini che molti governanti andrebbero “trascinati sul banco degli imputati e accusati di una quantità sterminata di reati: indegnità, disprezzo per i cittadini, manipolazione di denaro pubblico”. E desolatamente tutto si ripete. Ma l’Italia

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Marilyn Monroe moriva 50 anni fa: poesie per ricordarla

Marilyn Monroe moriva cinquanta anni fa : era la mattina del 5 agosto 1962, infatti, quando veniva trovata morta nella sua casa . Aveva trentasei anni. In occasione del suo trentacinquesimo compleanno, Marilyn Monroe, il cui vero nome era Norma Jean Baker, scrisse questa poesia, tremenda: Trentacinque anni vissuti con un corpo estraneo trentacinque anni con i capelli tinti trentacinque anni con un fantoccio. Ma io non sono Marylin io sono Norma Jean Baker perché la mia anima vi fa orrore come gli occhi delle rane sull’orlo dei fossi? Marilyn Monroe scriveva delle poesie, infatti, e a leggerle oggi, dopo cinquant’anni dalla sua morte, assumono un sapore diverso: Di tanto in tanto faccio delle rime ma non prendetevela con me. All’inferno, so benissimo che non si vende; quel che voglio dire è quel che ho in testa. Dipingere i piatti

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