Tag Archives: parigi

Poesie e testi nella metro di Parigi

In passato era stato Aragon a presentarci il suo De Chirico , ed ecco che oggi siamo ancora qui a parlarvi di libri nel sottosuolo parigino. Si chiamano “Book in Progress” e “Machina Obscura” e sono due iniziative organizzate dalla RATP, (azienda che gestisce i trasporti metropolitani della città di Parigi), per rendere più stimolante l’inizio del nuovo anno lavorativo, e “apprezzabili” fino alla fine del mese di ottobre. La prima, istallata presso la stazione di Saint-Germain-des-Prés (linea 4) e realizzata insieme all’Associazione L’Envolée bleue , mira a mostrare ai visitatori tutte le tappe della creazione letteraria, dalla selezione del manoscritto alla vendita in libreria, dalla bozza partorita dalla fantasia del suo autore alla stampa del libro vero e proprio, attraverso le numerose fasi del processo. I due binari saranno infatti allestiti per mostrare il “dietro le quinte” dell’intero lavoro di edizione letteraria, visto da più punti di vista. Lo “spirito guida” intorno al quale si concentrerà l’evento è “États mixtes

Altro:
Poesie e testi nella metro di Parigi

Parigi, alla scoperta di una città di scrittori con la mappa di Feedbooks

Che Parigi sia una vera e propria mecca per scrittori e appassionati di letteratura non è certo una novità. Sono numerosissime le pubblicazioni dedicate all’argomento e almeno altrettante le iniziative locali e straniere per poter apprezzare appieno questa incredibile ricchezza. Ciò non toglie che orientarsi fra i vari angoli della città non sia esattamente semplicissimo. Per agevolare l’operazione e mettere in valore alcuni tra i luoghi chiave nell’esistenza di personaggi come Hugo, Stendhal, Dumas o Edgar Allan Poe, il Comune di Parigi ha pensato bene di dotarsi di opportuni strumenti digitali. Uno tra questi corrisponde alla

Segui il post originale:
Parigi, alla scoperta di una città di scrittori con la mappa di Feedbooks

La Maison de la Poèsie

A Parigi c’è un posto nel quale la poesia “è di casa”. Si tratta, non a caso (perdonate l’ennesimo banalissimo gioco di parole) della “Maison de la Poèsie” , un vero e proprio “tempio all’arte poetica”, situato nel cuore della capitale francese. Un centro nato di recente, che si concentra sulla “messa in valore” dei versi e della loro essenziale componente di declamazione. Perché, lo si dimentica troppo spesso in tempi ancora velati da “residui di letteratura intimistica”, l’anima stessa della poesia risiede nella sua condivisione orale, oltre che nella trasmissione scritta, i poeti del passato erano i primi “pungoli della coscienza collettiva” che interpretavano e guidavano, con il loro ruolo di Vati , la comprensione stessa della realtà. Che le parole escano dalla “prigione delle carta”, per ridiventare …

Vai alla fonte:
La Maison de la Poèsie

Un inglese a Parigi: Hugo riceve Dickens

Se si lascia da parte la “consueta inimicizia” che sembra legare i “cittadini della Corona” e quelli “della République”, non si può fare a meno di mettere in evidenza alcuni “scambi fondamentali”. La testimonianza di uno di questi si chiama “Hugo riceve Dickens” ovvero un inglese a Parigi, ed è visitabile fino al 13 maggio, presso la Maison de Victor Hugo , situata nel quadrilatero di place des Vosges . Si tratta di un esplorazione di alcuni nodi comuni, condotta attraverso materiali d’epoca. Caricature, manifesti e giornali, che permettono di farsi un’idea “delle peregrinazioni dickensiane” nella Ville Lumière , tra teatri, incontri mondani, prigioni e obitori, ma anche foto di Julia Margaret Cameron e Edmond Bacot sulla condizione dell’infanzia descritta da entrambe “le penne”. La manifestazione, inserita nella cornice del bicentenario della nascita di Charles Dickens, parte proprio dagli incontri tra i due scrittori, tramandateci come avvenimenti quasi leggendari. E’ l’inglese a recarsi per primo da Hugo, in una fredda domenica parigina del gennaio 1847, ma le traduzioni e la fama dei suoi romanzi lo hanno preceduto. In una lettera poco posteriore, indirizzata alla Contessa di Blessington centellinerà un elogiativo commento nei confronti “dell’epigono d’oltremanica”: Hugo mi ha colpito profondamente, ha l’aria di quel genio, che sicuramente è, ed è

Leggi l’articolo originale:
Un inglese a Parigi: Hugo riceve Dickens