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Alla scoperta della BNF di Parigi

La BNF (Bibliothèque nationale de France) di Parigi non è una biblioteca come le altre, si tratta di un “luogo di culto” dove anche l’aria profuma di cultura. Un reservoir capace di concentrare un’ottima dose del sapere d’oltralpe, che è diventato quasi una meta di pellegrinaggio per studiosi e ricercatori sia francesi che stranieri. La struttura è già motivo di stupore. Una pianta quadrangolare circondata agli angoli da altrettante torri a forma di libro aperto, con al centro un’enorme apertura. Una specie di “fossa” riempita da una foresta quasi inglobata nel suolo e accessibile solo dal livello inferiore. La BNF è una specie di astronave del sapere , dentro ogni rumore appare ovattato, come assorbito dalla carta. Dopo un agosto di ricerche tesi, durante il quale ho scoperto un’intera comunità di “appassionati dello studio estivo” (volenti o nolenti) ho cominciato ad immaginare che i libri si arricchiscano della vita di chi li sfoglia. Che sia uno degli “effetti collaterali” dell’esaurimento da lettura, non so, quel che è certo che, 14 luglio e 15 agosto a parte, la biblioteca è…

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Due, di Irène Nemirovsky

L’eterno dissidio tra la passione e l’amore coniugale, è questo il perno su cui ruota il romanzo di Irène Nemirovsky . E l’autrice sembra propendere alla fine dei giochi per la vita di coppia, “ conquistata a fatica, accumulata lentamente, distillata come un miele .” La vita a vent’anni è facile e piena di gioia, soprattutto se si vive a Parigi e si proviene da famiglie abbienti. Lo sanno bene i rampolli dei Carmontel e dei Segré, trascinati giorno dopo giorno in un turbine di feste, storie di piacere e bevute tra amici. Ma gli anni passano e presto o tardi si ritovano tutti a fare i conti con le convenzioni sociali: il fidanzamento, il matrimonio, gli affari. Dietro un’apparenza perfetta nessuno però riesce a far tacere la verità, quella che urla forte tra le pareti della scatola cranica, inudibile all’esterno dove tutto è quiete e indifferenza. Ognuno dei personaggi conosce l’altra faccia della medaglia, ma continua a rivestire il proprio ruolo di moglie, marito, amante in maniera impeccabile. Con una lucidità sorprendente e a tratti agghiacciante, la Nemirovsky analizza le relazioni umane servendosi di un coltello affilato per rimuovere la glassa di romanticismo di cui si è soliti ricoprire sentimenti quali l’amore, l’amicizia, i legami di sangue. Ecco che allora l’amore tra moglie e marito diventa comprensione, rifugio, conforto, assenza di curiosità e l’amicizia un insieme di ricordi sbiaditi, dal sapore amaro. Il messaggio alla fine arriva forte e chiaro: “ La passione sembra un dono di Dio, troppo bello per essere vero &#

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Due, di Irène Nemirovsky

Letto in vacanza: Diario di un cazzeggiatore, di Samuel Benchetrit

Cosa fare se tra i tanti talenti vi è toccato quello di attirare i pazzi e, soprattutto, i lamentosi? La risposta che si dà Roman Stern, che di questa dote è fortemente provvisto, è la “ Società delle Lamentele “, vale a dire un surrogato di uno studio di psicoterapia dove, però, l’ascoltatore professionista non è tenuto a fornire alcun consiglio, ma solo a dare l’impressione di prestare, appunto, ascolto. Roman vive a Parigi, si nutre di bistecca allo scalogno, ha una zia ricca e alcolizzata da cui eredita un barboncino, un vicino di casa, Pigeon, a cui fa la spesa. La sua vita gli scorre davanti come un treno mentre lui sembra fermo sulla banchina a fare “ciao ciao” con la manina. Non prova alcuna ansia, non pensa di perdere tempo, o forse sì, ma per lui non è un problema. In una società in cui per essere all’altezza devi correre e arrancare, il protagonista preferisce tirarsi fuori e rimanere su un livello medio, né triste, né felice.

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Letto in vacanza: Diario di un cazzeggiatore, di Samuel Benchetrit