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Angouleme: ritorno in Francia per il festival del fumetto più famoso d’Europa

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Angouleme: ritorno in Francia per il festival del fumetto più famoso d’Europa

I migliori finali della letteratura

Molto carina l’idea del Guardian di dare “carta bianca” a un suo collaboratore per indicare ai lettori quali siano a suo parere le migliori battute finali dei romanzi di ogni tempo. In questo caso l’articolista ci cita grandissimi classici come Il grande Gatsby , passando per Gita al faro di Virginia Woolf oppure l’ Ulisse di Joyce. Quali sono i motivi che rendono un finale un capolavoro? Come nel caso di Scott Fitzgerald, il motivo può stare nel darci una “sintesi” di tutto ciò che ci è stato narrato precedentemente. E darlo in una sola frase non è da poco. Oppure, come nel caso di Gita al faro, semplicemente nella conclusione della “visione”. Perchè una narrazione non è sempre, in fondo, la rappresentazione di una visione – unica – di cui la realtà diventa solo una eco lontana? Un po’ come sottintendeva Carrol in Alice dietro lo specchio , e forse i romanzi migliori sono proprio quelli…

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Speechless Magazine. Intervista ad Alessandra Zengo direttrice e ideatrice della rivista

Speechless Magazine è la rivista letteraria del momento. Si tratta di una rivista digitale free scaricabile gratuitamente. La rivista ha incontrato immediatamente il favore di lettrici e lettori tanto che in pochissimo tempo si sono superate le ottantamila visualizzazioni per il numero zero e ben duecentomila per il numero 1. L’idea di fondo è quella di elaborare strumenti che possano permettere di capire al meglio il mondo della letteratura, senza pretese di esaustività; senza vincoli di sorta per generi o argomenti; senza preclusioni o intellettualismi di maniera, ma con la curiosità e la passione che nascono dall’amore per l’Universo Libri. Speechless è un magazine online gratuito che propone riflessioni critiche e indipendenti, svincolate da ogni favoritismo. Idea vincente, a giudicare da come è stata accolta sia da lettori e lettrici che dagli addetti ai lavori. Abbiamo scambiato quattro chiacchiere con Alessandra Zengo direttrice e ideatrice di Speechless Magazine. Secondo te a cosa è da attribuire il successo che ha avuto – e sta avendo – Speechless Magazine? Il “successo” di Speechless è arrivato inaspettato, sia per la sottoscritta – che ha ideato il magazine – che per la redazione che mi ha accompagnato in questo progetto. A ridosso dell’uscita del numero 0, Speechless rappresentava ancora un’incognita e una sfida; non speravamo assolutamente in un’accoglienza così calorosa da parte di pubblico, addetti ai lavori e anche autori. Comunque, credo che sia da attribuire a vari fattori. Ha giocato a nostro vantaggio il periodo che abbiamo scelto per esordire (il supporto digitale è in continua crescita); la grafica accattivante e giovanile, diversa dalla solita impaginazione delle riviste letterarie; una redazione eterogenea pescata da diversi settori (editor, giornalisti, blogger); il passaparola dei lettori, che entusiasti del risultato hanno “diffuso il verbo”. Speechless è da leggere perché…. e poi (permettimi un po’ di cattiveria, no?) Speechless è da …

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Il colpevole piacere delle letture da ombrellone

L’idea è stata lanciata da vari quotidiani stranieri in questi giorni: che a volte il piacere della lettura sia connesso con un certo “senso di colpa”. E’ semplice: a volte si legge un libro che non è propriamente “letteratura”, un thriller, un giallo, un chick lit (tipiche letture da ombrellone, appunto) e rimane un sottofondo di “senso di colpa” perchè magari, 3 giorni dopo, ci si dimentica del tutto non solo i particolari ma finanche la trama e i nomi dei personaggi di quel che si è letto (mai capitato? A me sì). Il fatto, spiega l’articolista del New York Times , è facilmente spiegabile partendo dall’assunto che “alcuni libri (e forse alcuni generi) sono oggettivamente inferiori ad altri e che non sempre i libri…

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