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Come scrivere un grande romanzo: undici consigli di Jim Behrle

Jim Behrle su The Awl ha stilato un endecalogo con alcuni suggerimenti su come scrivere un libro che potrebbe diventare un vero capolavoro, diventare un colossal cinematografico e rendere l’autore una persona molto felice (nonché ricca!). I suoi consigli vertono sul come scrivere il grande romanzo americano , ma possiamo renderli più generici e prenderli come buone dritte per come scrivere un grande romanzo. Ve li proponiamo in una nostra traduzione, adattata al contesto italiano. Allontanarsi da Brooklyn : basta con i libri ambientati a Brooklyn o nelle grandi città americane. C’è bisogno di romanzi ambientati a Kodiak Island, in Alaska. E per le strade di Topeka. O in un paesino…

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Come scrivere un grande romanzo: undici consigli di Jim Behrle

Trova il drammaturgo e vinci un libro!

Il concorso sfrutta una formula collaudata talmente nota che potrebbe, a prima vista, non avere nulla di nuovo da proporre. E invece contiene un retrogusto agrodolce che solletica davvero i “palati fini”. Dietro la struttura del “trova l’autore”, che in questo caso è un drammaturgo, si costruisce un secondo enigma, quello del senso stesso dell’estratto da ricollegare alla mente che lo ha partorito. In fondo l’idea proviene dalla rubrica enigmistica di NiedernGasse , una strana cosa che si definisce “rivista indipendente di poesia e teatro”, e forse i fili cominciano a riannodarsi. Basta registrarsi sul sito e inserire la soluzione sotto forma di commento. Tre i tentativi a disposizione per trovare il geniaccio delle scene e guadagnare in cambio un libro: “In mater satura” di Salvatore Pietro Anastasio! Così ridete! Vi avevo detto sorridete appena, sono elegante io. Vi ho parlato di Torquato, confondendovi, vi ho scelto il

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La Lettura: da domenica arriva il nuovo supplemento culturale del Corriere della Sera

Era il 1901 quando il primo numero de La Lettura, mensile culturale illustrato lanciato da Luigi Albertini, entra a far parte dell’arsenale del quotidiano di via Solferino. Era il primo esempio in Italia di supplemento culturale mirato a un pubblico medio borghese e, durante i suoi 45 anni di storia, ospitò alcuni dei più importanti scrittori e intellettuali italiani dell’epoca: Pascoli, D’Annunzio, Verga, Savinio, Gadda, Buzzati, Pirandello. Mica male, insomma. A partire da questa domenica, 13 novembre, a quasi sette decenni di distanza, il quotidiano diretto da Ferruccio de Bortoli torna a proporre un supplemento culturale, questa volta settimanale, che da quell’esperienza primo novecentesca prende il nome, la Lettura, per l’appunto. Oltre al nome, questo fascicolo di 36 pagine riprende dal suo antenato l’idea della copertina, che sarà completamente illustrata da importanti artisti “di notorietà internazionale”. Mentre per i contenuti si parla di grandi sezioni (Orizzonti, Caratteri, Sguardi, Percorsi) attorno ai quali graviteranno contenuti eterogenei, dalla classica recensione fino alla graphic novel. Ora non resta che aspettare l’uscita, domenica mattina, per valutare se di questa nuova uscita avevamo veramente

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Posacenere, la nuova rubrica di Andrea Camilleri sulla Domenica del Sole24ore

Negli ultimi tempi il supplemento domenicale del Sole24ore, ritenuto ormai da anni come la Cattedrale del giornalismo culturale italiano, è stato all’ordine del giorno per le sue defezioni. La prima, quella più illustre, è stata l’addio del suo storico direttore, Riccardo Chiaberge, passato alla concorrenza di Saturno, l’inserto del Fatto Quotidiano, entro le cui pagine troviamo da qualche tempo anche la seconda defezione, meno truce ma egualmente importante, ovvero quella dell’italianista Giovanni Pacchiano. Oggi però non si parla di defezioni, ma di conquiste. In particolare di quella, assolutamente di prim’ordine, di Andrea Camilleri, che inaugura oggi un rapporto fisso con il settimanale culturale del Sole con un racconto intitolato Lo sputo di Empedocle , che lo scrittore siciliano dedica al suo liceo, l’Empedocle di Agrigento. Quello che oggi è un racconto diventerà, a partire da settimana prossima, una rubrica fissa intitolata il Posacenere. Una rubrica che rappresenterà in qualche modo lo strano modo di fumare del grande maestro siciliano, riassunto magnificamente dalla foto del suo posacenere, un cimitero di sigarette accese e spente alla seconda boccata. E proprio per questo, il Posacenere domenicale di Camilleri sarà uno spazio dedicato ogni settimana a una riflessione, breve ma profonda come i primi due tiri di una sigaretta. Via | DomenicaSole24ore Posacenere, la nuova rubrica di Andrea Camilleri sulla Domenica del Sole24ore