– "I suoni come cavalieri nascosti" di Massimo Claus

Nella rubrica d’autore “Il Lato Spirituale del Suono” di Massimo Claus: “I suoni come cavalieri nascosti”

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– "I suoni come cavalieri nascosti" di Massimo Claus

Aspetta primavera, Lucky, di Flavio Santi

Sì, ogni tanto parlo anche da solo, per farmi compagnia, che male c’è?, il traduttore è il portiere di notte della letteratura, solo e malinconico come il guardiano notturno di un grande albergo. Un libro per cui nel mio piccolo faccio il tifo, sperando riesca ad acquisire sempre più visibilità (è stato candidato da due “amici della domenica” al Premio Strega) è questo Aspetta primavera, Lucky (a pensarci bene era destino che dovesse piacermi, visto che riprende nel titolo il mio…

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Aspetta primavera, Lucky, di Flavio Santi

Cosa NON fa un lettore Doc

Se dopo che avete citato Una stanza tutta per sé qualcuno vi chiede “chi l’ha scritto, questo romano?”; se dopo mezzora di conversazione vi accorgete che qualcuno ha scambiato P.G. Wodehouse per P.D.James; se capita che qualcuno ti chieda: “ma perchè dici sempre La vecchia/Il vecchio” davanti ai nomi degli scrittori (mai sentita nominare la vecchia Phoebe? Ma neanche a Salinger mi stai? Madddai). Ecco, nei tre semplici casi qui sopra elencati, NON vi trovate davanti a un lettore/lettrice Doc. Ne parlo spesso : in Italia, si sa, l’editoria campa con quei “pochi ma buoni” che da soli comprano libri per dieci persone cumulativamente. Sono i “lettori forti”, identificati da un parametro numerico (almeno 6 libri l’anno). Nella mia personale definizione invece lettore “DOC” implica l’introduzione di un parametro qualitativo, inerente appunto la qualità delle letture stesse. Insomma, non pretendo che si sappia per esteso il secondo nome di Philip K. Dick, ma allo stesso tempo ho ben chiaro chi NON è un lettore Doc, che è colui/colei che: NON nomina sempre e invariabilmente i soliti tre-quattro autori (conosco gente che campa per secoli citando sempre e solo, l’ultimo di Stefano Benni o Isabel Allende o Banana Yoshimoto che siano. Ma come si fa?) NON vi dice che il libro più bello che ha letto è Siddharta (l’ho sentito dire a ultradiciottenni. Santo Cielo, Siddharta è sempre il migliore, fino a una certa età, poi si spera uno sia andato avanti a leggere altro. Lui/…

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Cosa NON fa un lettore Doc

Dopo Indignatevi! esce il nuovo libro di Stephane Hessel, Impegnatevi!

Esce il 19 maggio per Salani il nuovo libro di Stephane Hessel, l’autore di Indignatevi! (Add edizioni) che in Francia ha raggiunto, al gennaio 2011, 700mila copie vendute del suo volumetto di una trentina di pagine. Hessel, tedesco naturalizzato francese, ha parte della Resistenza francese durante la Seconda guerra Mondiale (è stato internato nei campi di Buchenwald e di Dora) diventando poi co-redattore della Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo nel 1948, ambasciatore di Francia e medaglia della Legion d’onore. Il teorico della lotta all’indifferenza (il peggiore degli atteggiamenti, dire “io non posso niente”, ci fa perdere secondo i suoi scritti una delle caratteristiche che “ci fa essere uomini”) e della “facoltà di indignazione e dell’impegno”, che ne sono la diretta conseguenza, Hessel torna con Impegnatevi! , in cui affronta temi come lo sviluppo sostenibile e la coscienza ecologica, la crisi e le istituzioni internazionali, il dialogo tra le generazioni. In “Indignatevi!” tanti erano stati i temi citati dall’autore, dalla scandalosa forbice fra ricchi e poveri del pianeta, alla questione Palestina, i mezzi di comunicazione che propongono il consumo di massa come unico orizzonte per i giovani, fino ad arrivare alla teorizzazione della via non-violenta e di una “insurrezione pacifica” per cambiare le sorti del mondo. Dopo Indignatevi! esce il nuovo libro di Stephane Hessel, Impegnatevi!