Bookliners, un nuovo modo di leggere social

Per ora è ancora alla versione beta, ma le caratteristiche che dimostra di avere questa nuova piattaforma virtuale chiamata Bookliners sembrano essere davvero innovative, tanto da scalzare come vecchie ciabatte tutti i concorrenti nel campo del social reading, Anobii in primis. La nuova piattaforma, infatti, per la prima volta offre l’opportunità agli utenti-lettori di condividere i propri Booklin , ovvero i libri in versione digitale disponibili gratis o a prezzi contenuti, e interagire direttamente sulle pagine commentando, scrivendo note, segnalando passaggi, discutendone insieme ai propri amici e, magari, accedendo anche ad annotazioni d’autore. Per ora gli editori coinvolti in questa iniziativa sono una quindicina e tra i loro nomi spiccano quelli di Iperborea , Minimum Fax , Newton&Compton, Nottetempo. Il primo obiettivo di Bookliners, ora, è quello di raggruppare la massa critica necessaria per alimentarsi e diffondersi, ma, in ogni caso, che funzioni o meno (la storia ci insegna che il social reading in Italia fatica a prendere piede, vedi Anobii ) bisogna almeno dare atto agli ideatori della piattaforma di aver avuto una grande intuizione. Via | Librisulibri Bookliners, un nuovo modo di leggere social

Sulla Transiberiana, di Mauro Buffa

Il leggendario viaggio sulla transiberiana – la ferrovia più lunga del mondo che con i suoi 9.288,2 chilometri collega la Russia europea alle regioni centrali della Siberia e alle regioni orientali – è spesso oggetto di considerazioni, riflessioni, appunti di viaggio. Tempo fa vi avevamo segnalato il libro Con tutti i posti che ci sono… cronache semiserie lungo la Transiberiana di Paolo Cagnan. Sullo stesso genere (anche se parla della “Transiberiana di casa nostra”) ricordiamo il libro di Paolo Rumiz dal titolo L’Italia in seconda classe . Per i tipi della Ediciclo editore è uscito un bel libro di viaggio di Mauro Buffa proprio sul viaggio in Transiberiana che nel titolo riassume tutto il libro: Sulla Transiberiana . Sette fusi orari, 9200 km, sul treno leggendario da Mosca al mar del Giappone . Scrive Buffa: Questo è il racconto del mio viaggio sulla Transiberiana. È durato un mese con soste nelle principali città e due deviazioni dal percorso principale, per visitare la repubblica di Tuva e il lago Baikal. È narrato in prima persona e al tempo presente perché si basa sugli appunti presi giorno per giorno in forma di diario. Al ritorno ho riordinato le note di viaggio integrandole con gli spunti offerti dalle letture sulla Russia e sulla Transiberiana. Ne è nato un continuo dialogo tra passato e presente ed…

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Sulla Transiberiana, di Mauro Buffa

Sarà demolita a fine marzo la casa che ispirò Il grande Gatsby di Scott Fitzgerald

Dopo la casa dove Edgar Poe visse alcuni anni a Baltimora – di cui, come qualcuno di voi si ricorderà, abbiamo parlato qualche tempo fa proprio su queste pagine – e dopo la messa in vendita della casa di Verlaine, a Metz, per 300mila euro, giusto per far cassa, un’altra dimora letteraria rischia di fare una brutta fine. Si tratta dell’immensa villa di Long Island, vicino New York, che ispirà Francis Scott Fitzgerald durante la stesura del suo più grande romanzo, Il grande Gatsby. La villa in questione, attualmente di proprietà di David Brodsky, sarà infatti demolita entro la fine di marzo perché, a quanto pare, il suo mantenimento costa più della sua sua demolizione. Insomma, questo 2011 non è certo un anno favorevole per le reliquie letterarie, in particolare per le case, luoghi in qualche modo magici che in qualche modo vivono una doppia vita, come se fossero continuamente in bilico tra la realtà e la finzione letteraria. E forse la tristezza che alcuni di noi provano, nel vedere questi inconsapevoli e dimenticati mausolei sbriciolarsi sotto il peso degli anni e dell’incuria, è proprio dovuta al fatto che, nel momento dell’abbandono, questi luoghi ci ricordano che, a dispetto di quello che spesso ci piace credere, nella infinita sfida tra la finzione e la realtà, l’ultima parola spetta sempre a quest’ultima. Via | Adnkronos Sarà demolita a fine marzo la casa che ispirò Il grande Gatsby di Scott Fitzgerald

Delirium, di Lauren Oliver. Letteratura YA sempre più distopica, Hunger Games ha fatto scuola

Delirium , di Lauren Oliver , già nota in Italia per E finalmente ti dirò addio , qui , è il primo volume di una pianificata trilogia YA ambientata in un futuro distopico. «Sono passati 64 anni da quando il presidente e il Consorzio hanno identificato l’amore come una malattia, e 43 da quando gli scienziati hanno perfezionato una cura» . Questo è l’inquietante inizio di Delirium . Chi parla è Lena, una ragazza americana alla soglia dei 18 anni e, quindi, dell’intervento chirurgico che la priverà della possibilità di amare e provare desideri. Mancano solo 95 giorni. Che trascorre con ansia, spaventata com’è di potersi ammalare di Amor Deliria Nervosa . Una malattia che la popolazione, oggetto di una propaganda costante , ritiene causa di ogni male, e che il governo argina con ogni sistema. Prima dell’intervento chirurgico, infatti, i ragazzi vengono tenuti separati per sesso e sono pesantemente indottrinati , tanto che l’arrivo dei 18 anni viene visto come una liberazione: nessun contagio sarà più possibile. Pare che a quel sistema, però, qualcuno sia scappato. I c.d. Invalidi , quelli che non hanno voluto subire l’operazione e continuano a provare passioni e pulsioni. Quelli che mettono ancora a rischio la società, perfettamente regolata, pacata, in cui la vita scorre come un lungo fiume tranquillo. Quelli che – a qualsiasi costo e con qualsiasi mezzo – devono essere condotti sulla retta via. Come la mamma di Lena che, anni prima, era stata… infettata . E il destino pare volersi ripetere. Nella vita della ragazza, infatti, fa la sua comparsa… Alex. Da qui, le cose prenderanno un certo corso. E parallelamente all’amore nasceranno dubbi e perplessità , che diventeranno sempre più consistenti man mano che …

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