L’inno alla donna di Alda Merini come augurio a tutte le donne

Si celebra oggi la Giornata internazionale della donna , comunemente chiamata Festa della donna (o delle donne , al plurale, che è più completo, secondo me). A tutte le donne – scrittrici, lettrici, blogger, amiche, sconosciute – che frequentano Booksblog o che magari ci arrivano per caso alla ricerca di questo o quel libro, vanno i nostri auguri. Prendiamo in prestito le parole dell’ Inno alla donna di Alda Merini , grande poeta e grandissima donna. Stupenda immacolata fortuna per te tutte le creature del regno si sono aperte e tu sei diventata la regina delle nostre

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Tagliati del 50% i fondi del Comune di Mantova al Festivaletteratura

La crisi, si dice, è come la morte, non guarda in faccia a nessuno. E, nel caso di Mantova, dall’implacabile falce della Crisi, non si salva nemmeno l’appuntamento più importante dell’anno, un evento come il Festivaletteratura, che porta in città 100mila persone e che rappresenta, per l’intera comunità, l’occasione per diventare, anche se solo per 5 giorni, il centro del mondo culturale italiano. Qualche giorno fa, infatti, è stato infatti ufficializzata dal Comune – nell’occasione travestito da implacabile giustiziera con tanto di falce e di cappuccio – la decisione di tagliare del 50% i fondi messi a disposizione ogni anno per l’organizzazione del Festivaletteratura, passando così dai consueti 120mila euro ai 60mila. Fortunatamente il Festivaletteratura ha, tra le sue migliori carte, l’aver cercato in ogni modo, in tutti questi anni, di rimanere autonomo e slegato dalle istituzioni, probabilmente perché la lungimiranza degli organizzatori aveva già capito l’antifona da tempo, vale a dire che la Cultura, in un paese come l’Italia, non vale nulla. Per fortuna, dunque, il

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Dizionario affettivo della lingua ebraica, di Bruno Osimo

“Dire “lingua” è un’astrazione. Le lingue non esistono in senso stretto. Esistono linguaculture, di cui le lingue sono la superficie verbale”, scrive Bruno Osimo, di mestiere traduttore, e autore di questo Dizionario affettivo della lingua ebraica edito da Marcos y Marcos. Un romanzo di formazione filtrato da una saporita ironia yiddish, e diluito in lemmi di un “dizionario affettivo” in cui l’autore traduce i personalissimi significati che hanno determinate parole. La maggior parte delle quali sono mediate dal senso materno del mondo. Si tratta della lingua “mammese” che Bruno inizia a parlare nei primi anni della sua vita, salvo poi rimanere traumatizzato dallo scoprire che il mondo attribuisce tutt’altro senso alle cose rispetto a quello dato loro dalla madre. Il “mammese”, altrimenti detto “tampònico”, è infatti quella lingua che descrive la realtà “come apparirebbe se non facesse paura. Se non mettesse in imbarazzo. Se non facesse provare dei sentimenti. …

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Che strega di sorella! di Erika De Giglio

Non è facile a volte convivere con una sorella, si sa. Capita che si sia diverse, di carattere, che si abbiano gusti incompatibili che portano a litigare. Se poi la sorella è pure una strega vera, pignola sulla pulizia della casa, e pasticciona in cucina, è ancora peggio. Capita questo infatti alla mingherlina Matilde, che ha per sorella la strega Tolona, una corpulenta ragazzona che schifa il suo arrosto preferendo ficcare in forno un pollaccio riempito dei più assurdi ingredienti. Tolona va a trovare Matilde solo per un week end. E per fortuna. Perchè ovviamente il letto in cui dormire è troppo duro, il muro pieno di zanzare, e Tolona malsopporta anche il gatto che – dice – l’ha riempita di bava tutta la notte. Ma alla fine le sue sorellone finiscono per intendersi, e riescono almeno – durante la colazione – a riconciliarsi. Festeggiando con un bel piatto di…ranocchi con bignè! Che strega di sorella! Erika de Giglio Edigiò ed. 14 euro Che strega di sorella! di Erika De Giglio