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Mostra del libro usato e d’occasione il 28 aprile e 19 maggio a Roma

Domani ed il 19 maggio a Roma in piazza Vittorio appuntamento per tutti gli appassionati della lettura con la Mostra del libro usato e d’occasione, organizzata da Pagine Romane .L’evento vedrà la partecipazione di librerie e studi bibliografici, quali Serendipity, Simon Tanner, Tara, Arcobaleno, Coliseum, Ardengo, Libri Necessari, Libri di Ieri, Giulio Cesare, della Fronda, Pugaciof, EquiLibri, Zafari, Il Corsaro, Onde di Carta, Aiace, Novecento di carta, Pariolibri, Sonia Natale, Fantinel, La linea d’ombra, Tarantelli, Pequod. Il perché dell’evento è presto detto: la necessità di

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Libri in Corte, Festival della piccola e media editoria a Garbagnate Milanese

Una tre giorni alle porte di Milano per concentrarsi sui valori dell’editoria lontana dalle grandi operazioni pubblicitarie. Dalle serata di venerdì 19 a quella di domenica 21 aprile 2013, presso la Corte Valenti-Biblioteca Comunale di Garbagnate Milanese , i visitatori potranno approfittare della prima edizione del Festival della piccola e media editoria “Libri in Corte – Spazio alle parole: i diritti” . Una serie di conferenze ed incontri ad ingresso gratuito, dedicati alla frizzante realtà del fitto tessuto nostrano composto da piccoli e medi editori, che porterà nell’hinterland del capoluogo lombardo anche una serie di ospiti del settore, tra i quali Simonetta Agnello Hornby, madrina dell’iniziativa, Antonio Scurati, Paolo Roversi e Alessandro Bertante. Quaranta case editrici che in certi casi si sono guadagnate gli onori della cronaca e in altri non ci sono così note, ma meritano di esser scoperte, saranno presenti con i loro stand per permettere ai partecipanti di farsi un’idea dei tanti attori di un panorama dominato da figure come Marcos y Marcos, minimum fax, Iperborea, ISBN edizioni, La Nuova Frontiera, Terre di Mezzo, riuniti in un programma …

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Il curioso caso di Benjamin Button di F. S. Fitzgerald

Abbiamo riletto in anteprima un grande classico della letteratura, un cortoromanzo che sarà in libreria per Leone Editore con testo inglese a fronte, a partire dal 24 aprile. Ed un fiume di ricordi si è fatto velocemente spazio tra le pieghe del racconto. Un rapido scorrere di suggestioni e di domande suscitate dallo straordinario evento di una vita al contrario che simbolizza l’estraneità, la vertigine che ci coglie nel momento in cui le cose non si passano come previsto e ci si ritrova a dover fare i conti con una realtà a dir poco fuori dall’ordinario. E’ quello che succede a Roger Button, commerciante di Baltimora che scopre di aver dato la vita ad un uomo che, a giudicare dall’aspetto e dalla parlantina, potrebbe essere suo padre. Un paradosso inspiegabile del quale non c’è traccia negli annali e che fa del neonato una specie di fenomeno da baraccone. La città parla e le voci avvelenano la vita ma, con il passare del tempo ci si renderà conto che per il nuovo arrivato Benjamin le lancette dell’orologio sembrano scorrere al contrario e giocare con la sue età che procede invertita rispetto alle evoluzioni corporee. E per chi avesse scoperto la storia solo al cinema, c’è da aggiungere che la narrazione di Fitzgerald che ha ispirato il film con Brad Pitt nel ruolo di Benjamin, ha l’inestimabile pregio di scolpire un affresco sociale di una certa America degli ultimi decenni del XIX° secolo , spingendosi fino alla prima guerra mondiale e anche leggermente oltre. In lontananza, in fondo alla strada, comparvero le luci della casa di campagna degli Shelvin, poco dopo sentirono in sottofondo un brusio persistente che si avvicinava a loro lentamente, poteva essere il dolce lamento dei violini o il fruscio del grano argentato sotto la luna. Si fermarono dietro a una carrozza coperta, i cui passeggeri stavano scendendo davanti all’ingresso. Uscì una signora, poi un gentiluomo più anziano, poi un’altra giovane donna, bella come il peccato. Benjamin trasalì. Un …

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Architetture libresche parigine da Florence Loewy

A Parigi esistono pomeriggi autunnali dall’aria grigio-bluastra, brevi periodi di luce irreale che danno alla città lo charme del fantastico, dell’inesplorato e spingono a mettersi in cammino per assaporare l’atmosfera un po’ straniante che si respira tra gli edifici d’epoca. In missione con un’amica napoletana mi sono ritrovata in uno di questi vicoletti del Marais , a pochi passi dal museo Picasso, e lì la scoperta libresca della settimana: una libreria dalle improbabili architetture libresche, che vale ben più di una visita. Ecco come e perché abbiamo deciso di portarvi da Florence Loewy , casa dei testi d’arte, con annessa galleria specializzata in artisti emergenti. Perché difficilmente si riesce a passare dinanzi a queste vetrine, e soprattutto a quello che racchiudono, e resistere alla tentazione di curiosare e scattare qualche foto. Ci abbiamo provato per qualche istante, ma la voglia di mettere il naso era troppo forte e abbiamo varcato la soglia di questo “tempietto dalle interessanti architetture” situato a due passi da Saint-Paul . Un interno esaltante, non troppo grande a dire il vero (ma abbastanza rispetto agli standard locali), reso particolarmente caratteristico da tre gruppi di librerie in legno chiaro. Grandi scaffalature dagli angoli smussati progettate dagli architetti Dominique Jakob e Brendan McFarlane , autori di un allestimento che connota strettamente il bookstore. Il loro lavoro si inserisce perfettamente nello spazio, caratterizzandolo con blocchi luminosi come alveari dalle linee fluide adibiti all’esposizione dei libri, e che libri: perché la boutique, che all’occorrenza è anche casa editrice, possiede un’importante collezione di testi d’arte e di pubblicazioni di settore, tra i quali alcuni esemplari risalenti anche agli anni ‘60, proseguendo sullo stesso filone di estrema attenzione alle evoluzioni artistiche contemporanee riassunte nella precisazione gentilmente fornitaci della gerente: Si tratta di uno spazio interamente dedicato ai libri e alle fotografie, vi si trovano testi che non sono semplicemente libri sull’arte, ma spesso vere e proprie opere in edizione limitata. Una chicca per gli appassionati sono le “Bibliothèque Portables” , valigette metalliche numerate…

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