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La Teoria dell’informazione per il libro che scuote la Francia

Un solo testo per ripercorrere l’avvento delle nuove tecnologie in Francia. Un’opera di un ex-libraio con una formazione filosofica alle spalle, un libro dal titolo affascinante che richiama “La teoria dell’informazione” sviluppata da Claude Shannon (uno dei padri dei moderni studi sull’argomento) a partire dal 1948, per di più apparso in uno dei periodi più “caldi” dell’anno editoriale sotto l’insegna del celebre Gallimard, in più di 10.000 copie, e una bella polemica a fargli da contorno. Ecco gli ingredienti di un successo annunciato. Perché il primo romanzo del trentenne Bellanger, già autore di un saggio su Michel Houellebecq, sta sollevando un bel polverone. La storia, costruita nelle intenzioni del suo autore, “alla maniera di Balzac” narra delle vicende di Pascale Ertanger (cognome che rievoca stranamente la parola etranger ). Un personaggio che sembra ispirato a diversi protagonisti del mondo delle tecnologie d’oltralpe, come Xavier Niel, Martin Bouyges, Marcel Dessault e Paul-Loup Sulitzer, e che fonde caratteristiche differenti in un’assurda volontà di dominio ben riassunte nell’estratto della sinossi, che vi riportiamo in traduzione: Adolescente solitario, appassionato d’informatica, vedrà la sua esistenza evolversi al contatto con alcuni “artefatti tecnologici”: editore di giochi in BASIC, amante di pornografia pirata recidivista e investitore ispirato, diventerà uno degli uomini più ricchi del mondo. “La Théorie de l’information” racconta anche di come un articolo scientifico pubblicato nel 1948 abbia rivoluzionato la storia delle telecomunicazioni e portato il mondo verso una nuova era, battezzata età dell’informazione della quale Pascal Ertanger pretenderà

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Il futuro non è nostro: la collana di libri con l’inchiostro che scompare dopo tre mesi

Buone notizie per il nutrito reggimento dei libri lasciati a metà, dei viaggi mentali di una manciata di pagine cominciati e mai finiti, degli iniziatori seriali di volumi che poi vengono puntualmente lasciati a languire sul comodino del letto. Otto scrittori sudamericani e un limite di tempo massimo di tre mesi. Cos’è? È la curiosa iniziativa Il futuro non è nostro di una casa editrice argentina, che mette in vendita i libri dei giovani autori di cui sopra, ancora sigillati; il trucco c’è e si vede -almeno fino a un certo momento- perchè l’inchiostro speciale allo scadere dei tre mesi, scomparirà come per magia . Un’idea di marketing che nasce per promuovere le nuove proposte , offre un discreto margine di tempo per assaporarle e tiene lontano lo spettro del temuto abbandono su una mensola fuori mano. “ Leggere è un’urgenza vitale “, afferma il direttore creativo della casa editrice, che spera in un mondo migliore, dove il nutrimento della mente come è una pratica che tutti coltivano nel quotidiano nonostante gli impegni. Questa iniziativa la vedrei come un’ottima opportunità per motivare i bambini e i ragazzi a leggere e per incrementare l’amore per l’oggetto libro, con i suoi segreti tattili e olfattivi, e reso ancora più affascinante grazie a quell’inchiostro misterioso. Attenzione quindi

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Si celebra oggi la Giornata internazionale della bibliodiversità

Giornata internazionale della bibliodiversità : è questo il nome della giornata odierna – il B Day , se vogliamo essere anglofoni, anche se io protendo per un più “bibliodiverso” El Día B – che viene celebrata dagli editori indipendenti . La data scelta, il 21 settembre, corrisponde al giorno di primavere nell’emisfero meridionale del mondo ed è un’allusione, nemmeno tanto velata, alla triste disparità che vige da sempre (e speriamo non per sempre) tra Nord e Sud. Anche nel mondo dell’editoria esiste un Nord, rappresentato dagli editori “grandi” che la fanno da padroni, e un Sud, gli editori piccoli e indipendenti che continuano a lavorare perché la cultura sia sempre più varia, diversa e non omologata. In Italia gli “interessi” della bibliodiversità sono curati da una serie di editori riuniti in un’associazione di settore: FIDARE cioè Federazione Italiana degli Editori Indipendenti . Come per ogni realtà, è necessario comprendere i termini della questione: chi è l’editore indipendente? Cosa vuol dire bibliodiversità? Vi proponiamo le definizioni che troviamo nella Dichiarazione internazionale degli editori indipendenti, per la tutela e la promozione della bibliodiversità , firmata a Parigi nel 2007 e sottoscritta da centinaia di editori di tutto il mondo. L’editore indipendente Un editore indipendente concepisce la sua politica editoriale in assoluta libertà, in modo autonomo e sovrano: non esprime l’ideologia di un partito, di un’istituzione, di un gruppo mediatico o di un’azienda. Anche la costituzione del capitale dell’editore e l’identità degli azionisti sono una prova d’indipendenza. La finanziarizzazione del settore editoriale — acquisto di case editrici da parte di imprenditori senza alcun legame con l’editoria e realizzazione di una politica di elevata redditività — comporta una perdita d’indipendenza e, molto spesso, un cambiamento della linea editoriale. L’editore indipendente, grazie alla sua libertà di espressione, è protagonista della bibliodiversità. Ma, al di là degli elementi di definizione, che pure costituiscono il fondamento dell’autonomia, è possibile valutare in maniera più precisa il livello d’indipendenza di una casa editrice attraverso i criteri quantitativi, ma anche qualitativi, che rispondono a queste domande: chi possiede le strutture? Qual è il peso della ricerca del profitto nella…

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La Bibliotenda di Mirandola

“Un libro per viaggiare” ecco un ottimo invito per trascorrere delle splendide vacanze all’insegna della lettura e della scoperta, una necessità ancora più importante nelle zone recentemente colpite dal terremoto, come la cittadina di Mirandola, tristemente balzata agli onori della cronaca durante il sisma emiliano e oggi vera e propria punta di diamante di numerose iniziative di solidarietà. Vi abbiamo già parlato della raccolta di poesie e racconti “Noi per voi” , e della guida turistica Nuok Summer 2012 , ecco pronta un’idea che renderà più allegra l’estate nel Campo Piemonte 2. E’ stata infatti inaugurata qualche giorno fa, a cura dell’associazione di volontariato “Tutti a Bordo”, la prima Bibliotenda di Mirandola, gestita da alcune ragazze residenti nella stessa tendopoli e realizzata grazie alla partecipazione di Dentiblù e molti altri editori. Ma il progetto generale è ben più ambizioso, perché prevede l’allestimento di

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