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Affaritaliani.it diventa editore e parte con un’inchiesta sulla Clinica Santa Rita di Milano

E’ uscito oggi il primo libro di una nuova casa editrice che si affaccia sul mercato, sia cartaceo che digitale. E’ la Affaritaliani Editore , spin off di un marchio che in internet è celebre. Si tratta, ovviamente, di Affaritaliani.it per l’appunto, uno dei più puntuali fornitori di notizie, nonché uno dei primi ad aver intuito le potenzialità dell’informazione web in Italia. Oggi, dunque, Affaritaliani inaugura la propria casa editrice, e lo fa pubblicando un volume di inchiesta su una delle tante brutte storie della sanità italiana. Una delle peggiori, in realtà, perché ASA IV – questo è il titolo del volume – rivela tutti i raccapriccianti particolari della vicenda che ha scosso i vertici del Santa Rita, ospedale milanese di zona Lambrate meglio noto come la Clinica degli orrori. Per affrontare le turbolenze del mercato librario, Affaritaliani Editore si affiderà all’esperienza di BookRepublic e di I love Books, rispettivamente per la distribuzione degli ebook e dei volumi cartacei. Il progetto sembra molto ambizioso, ma soprattutto molto ampio, difatti la nuova casa editrice sarà “in sinergia con il giornale online, per dare ai lettori spunti di riflessione, documenti esclusivi, instant book, volumi di esperti sui temi di attualità, volumi

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Eugenio Montale a trent’anni dalla morte

Eugenio Montale moriva il 12 settembre 1981 a Milano. Senza scadere nella facile retorica, sappiamo tutti che certe “anime” – siano essere note o meno – hanno la capacità di rendere palpabile l’immortalità. E il fatto che siamo qui, trent’anni dopo la sua morte, a ricordare Eugenio Montale , è un segno inequivocabile di questo trascendere lo spazio e il tempo. Eugenio Montale – senatore a vita della Repubblica Italiana (nominato nel 1967) e Premio Nobel per la letterature nel 1975 con la motivazione “ Per la sua poetica distinta che, con grande sensibilità artistica, ha interpretato i valori umani sotto il simbolo di una visione della vita priva di illusioni ” – per molti di noi rimane un po’ il compagno di lunghi pomeriggi solitari trascorsi ad ascoltare tra i pruni e gli sterpi, schiocchi di merli, frusci di serpi , per citare la sua poesia Meriggiare pallido e assorto . Dal discorso per il Premio Nobel riportiamo alcuni stralci riguardanti la poesia e alcune riflessioni su cosa sia effettivamente la poesia. Dice il poeta: Ho scritto poesie …

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Anteprima booksblog: Quasi quasi mi innamoro, di Anna Mittone Da oggi in libreria

Il primo romanzo di Anna Mittone, Quasi quasi mi innamoro, è stato la mia rivelazione dell’estate. L’ho portato al mare, un po’ scettica, perché quando ci si porta il lavoro in vacanza è sempre un rischio. Ho cominciato a sfogliarlo con diffidenza, pronta a rimandarlo agli ultimi giorni e a rimpiazzarlo con uno dei libri di riserva stipati nello zaino. E invece, nonostante il formato poco adatto a spiagge e scogli (l’ho letto in bozze, quindi in fogli A4 rilegati con i classici anelli in plastica), è diventato il mio inseparabile compagno tra un bagno e l’altro. Consolata Bogetto ha trentasette anni, una madre che l’assilla, un padre assente e una sorella maggiore sposata con un “balengo”. Attraversa la sua esistenza con circospezione, così come quando cammina per strada e teme di cadere per via delle caviglie fragili. Un lavoro da commessa in una nota catena di librerie e, soprattutto, una storia finita male alle spalle completano il quadro. E allora lei, in una domenica piovosa, sprofondata in poltrona a casa dei suoi per il solito pranzo domenicale decide di innamorarsi. E lo fa sfogliando le pagine di Donna Moderna e incrociando lo sguardo da cucciolo ferito di Morgan . Sì, proprio lui, il cantante dei Blu Vertigo, il giudice di X Factor, l’ex marito di Asia Argento. Così tra amici che tentano di farla rinsavire, drammi familiari e giornate più o meno uguali di un inverno torinese, Consolata si perde nelle sue fantasie e vive un’esistenza parallela in cui lei e quello che ha deciso essere l’uomo della sua vita hanno incontri romantici su treni o boeing a seconda dello scenario prescelto. Finché la temuta realtà non giungerà a rispedirla con il sedere a terra, ma senza sbarrare la porta a un finale inatteso. Con una scrittura frizzante, scorrevole e molto “giovane” (punteggiatura ridotta all’osso, frasi brevi e linguaggio colloquiale), infarcita di citazioni letterarie e di costume, Quasi quasi mi innamoro si lascia divorare e una volta chiuso lascia una certa nostalgia e una voglia pazzesca di chiamare al telefono …

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Booktrack, una colonna sonora per ogni eBook

Questa ragazzi è la classica idea che “a non averci pensato prima”, ovvero chissà da quanto qualcuno avrebbe potuto realizzarla, se gli fosse venuto in mente. Aggiungere musica ai testi pubblicati in ebook. Ma certo! Data la natura digitale e quindi aperta al multimediale dell’eBook, appunto, “perchè non pensarci prima”? E invece i primi a pensarci sono stati solo loro, quelli di Booktrack, e in particolare il 35enne Paul Cameron, fra i fondatori della società che diffonderà nel mercato eBook con opportuna “colonna sonora” pensata ad hoc per l’atmosfera dei vari passaggi del testo. I titoli in cantiere, in uscita a settembre, sono soprattutto classici, da Huckleberry Finn a Jane Eyre, Romeo e Giulietta e i Tre Moschettieri, ma sono in programma anche titoli di Rushdie e Jay McIrney. “Amplifica la tua immaginazione e ti fa entrare più a lungo nella storia”, ha detto Cameron al New York Times . Si tratterà di musiche strumentali e ambientali, soprattutto, ma ci saranno anche effetti sonori come rumori di passi, scoppiettare del fuoco, il rumore della pendola dell’orologio in salotto. Sarà. Io invece sono fra coloro che pensano che si legga per isolarsi dagli altri stimoli del mondo circostante. Si disattivano odorato, senso del tatto, e anche le orecchie: sono abilissima, da sempre, a farlo (e mi riesce anche – per fortuna – quando scrivo). Quindi penso che alla “colonna sonora” della mia lettura non farei proprio caso, o al massimo sarebbe un ulteriore elemento di disturbo che il mio cervello disattiverebbe. D’altronde immagino – visto che i testi pubblicati saranno soprattutto classici – che i primi titoli verranno comprati anche da chi già conosce i battibecchi di Jane e Rochester o le crisi amorose di Romeo e Giulietta, e saranno quindi comprati per lo sfizio di avere nel cassetto l’ennesima novità tecnologica. Per il resto, la mia opinione è che se non sono le parole dell’autore…

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