Tag Archives: Musica

Coffee-table book, di Alessandro Broggi, con musiche di Gianluca Codeghini

Omero è il paradigma del poeta che affida alle parole e alla musica il frutto dell’ispirazione e della creazione. Nell’agile libretto di Alessandro Broggi dal titolo Coffe-table book (edito da Transeuropa ) si vuol riproporre quest’immagine tradizionale del poeta vestendola delle moderne tecniche della produzione e ri-produzione di suoni. l’alfabeto dei colori sinfonia di forme pure lungo i sentieri del sogno la visione del domani Coffe-table book si pone come libretto, si diceva, non solo per le dimensioni ridotte, ma anche, e oserei dire, soprattutto, per il testo poetico che fa un tutt’uno con il cd musicale che accompagna l’opera: Gianluca Codeghini, infatti, ha composto una serie di musiche – scaturite proprio dalle poesie di Broggi – raccolte nel cd there’s nothing better than producing souds . Le due parti si compenetrano, come è giusto che sia, e si completano sia a livello di ispirazione che di realizzazione, dal momento che le quartine poetiche trovano un naturale sviluppo nei brani musicali originali. Alessandro Broggi Coffe-table

Leggi e segui:
Coffee-table book, di Alessandro Broggi, con musiche di Gianluca Codeghini

Cinque consigli a un giovane scrittore da Haruki Murakami

Probabilmente molti di voi avranno già provato, ma se cercate su google la stringa “Scuole di scrittura creativa” vi ritrovate di fronte a una lista di unmilionequattrocentosessantamila risultati, 1.460.000, per dirlo a numeri, che forse fa più impressione. Scuola Omero, Scuola Holden, Giulio Mozzi, Raul Montanari, Gotham Writers, Lanterna Magica, sono questi i nomi che riempiono la prima delle n pagine di risultati (con n tendente all’infinito). Le scuole di scrittura creativa, insomma, vanno alla grande. Un po’ perché sono il metodo principale che molti scrittori hanno per tirare a campare, un po’ perché al mondo tutti vogliono fare gli scrittori e nessuno ha abbastanza tempo, costanza, ostinazione e ossessioni per diventarlo da solo. Ma se pensate che questa sia una dinamica prettamente contemporanea, prendereste una gran cantonata. Scriveva infatti Leopardi nel pensiero XX, parlando del vizio di ammorbare il prossimo leggendo i propri componimenti: oggi, che il comporre è di tutti, e che la cosa più difficile è trovare uno che non sia autore, è divenuto [il suddetto vizio] un flagello, una calamità pubblica, e una nuova tribolazione della vita umana. Bene, appurato che il voler essere tutti scrittori non è questione contemporanea, veniamo al sodo. E’ parere di alcuni dei più grandi scrittori del Novecento che le scuole di scrittura creativa siano utili tutt’al più per fare nuove conoscenze, non certo per imparare a scrivere. In un’intervista che facemmo qualche anno fa a Michele Mari, proprio su questa questione ci disse: “Prima passate tutta l’infanzia e tutta l’adolescenza a leggere la letteratura di mezzo mondo e poi vedete se vi viene voglia di entrare nello stesso arengo e cimentarvi con…

Estratto da:
Cinque consigli a un giovane scrittore da Haruki Murakami

In porta c’ero io! di Pedro Lenz

“…A Schummertal. Novembre. E il mio cuore era pesante come uno straccio per i pavimenti vecchio e fradicio. (…) Decido dunque di andare al Maison, a prendermi un caffè Fertig. …E’ andata proprio così: in tasca niente, oltre a un paio di sigarette e un po’ di moneta…Ero però in attesa di qualcuno che mi doveva. Ma prova a raccontarlo, appena fuori di galera, prova a dirlo a qualcuno, che a dire il vero ti spetterebbero un sacco di soldi” Un Charles Bukowski svizzero, il protagonista di questo In porta c’ero io! , di Pedro Lenz, che dà voce a Gol, ex tossicodipendente appena uscito di galera che ti conquista dalla prima all’ultima pagina, con la sua scrittura &#…

Leggi oltre nell’articolo originale:
In porta c’ero io! di Pedro Lenz

Crownfunding: una strada percorribile per il futuro dell’editoria indipendente?

Un paio di giorni fa Finzioni ha pubblicato una notizia molto interessante: gli autori di una graphic novel basata su un racconto del grande H.P. Lovecraft sono riusciti a trovare i 10mila dollari necessari per finalizzare la produzione del loro progetto attraverso Kickstarter. Per chi non lo conoscesse, Kickstarer è il capofila – nonché il più efficace – di una serie di siti di crownfunding – un termine inglese traducibile come “finanziamento diffuso” – che, mobilitando gli utenti della rete, permette ogni anno a decine di produzioni indipendenti di film, documentari, musica, fumetti e libri, di centrare il sempre più complesso obiettivo della ricerca di finanziamenti. Oltre a Kickstarter, attivo per ora soltanto in America, sti stanno sviluppando in tutto il mondo siti di crownfunding, da Touscoprod, in Francia, fino a Eppela , il primo sito italiano che, pur essendo ancora in versione beta, è già riuscito nell’impresa di finanziare alcuni dei progetti dei propri utenti. Si parla molto, negli ultimi tempi, del crownfunding come metodo alternativo ed efficace per garantire la sopravvivenza delle produzioni culturali indipendenti che altrimenti sarebbero escluse dal mercato. Per ora questo universo indie è composto per la maggior parte da produzioni audiovisuali – corti, documentari o album – ma si sta allargando sempre di più ai supporti cartacei, dal fumetto ai reportage giornalistici. E l’editoria? Probabilmente è

Vai alla fonte:
Crownfunding: una strada percorribile per il futuro dell’editoria indipendente?