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Papa Francesco, Umberto Vitiello e Il curatore segreto del Vaticano

La fervida mente degli scrittori aveva previsto, in un certo senso, il dilemma di un papa di nome Benedetto XVI. Era il 1978 e l’uscita di aprile di Urania aveva per titolo Il dilemma di Benedetto XVI . Anche per quel che riguarda papa Francesco c’è stata un’anticipazione letteraria. A dicembre 2012 Lupo editore ha mandato in libreria Il curatore segreto del Vaticano romanzo scritto da Umberto Vitiello in cui si racconta che viene eletto come pontefice un cardinale latinoamericano che assume il nome di papa Francesco. Il pontificato di questo papa Francesco letterario imprimerà alla chiesa cattolica una svolta non da poco. In questo romanzo, inoltre, si parla di dimissioni del papa: e, ricordiamo, tutto questo avveniva nel 2012, mentre dimissioni e nuovo pontefice sono eventi del 2013. Nel romanzo si parla anche di un Concilio Vaticano III. In occasione dell’elezione di papa Bergoglio il libro di Vitiello ha avuto un enorme ritorno mediatico, che ha sorpreso anche l’autore . Confida Vitiello: Più di una telefonata ho ricevuto ieri sera da lettori che stupiti hanno voluto complimentarsi con me dopo la fumata bianca e l’habemus papam con l’annuncio della nomina d’un papa sudamericano che s’era dato il nome di Francesco, esattamente come avevo “profetizzato” nel mio “Il curatore segreto del Vaticano” scritto un anno fa e pubblicato da Lupo Editore nel dicembre del 2012, alcuni mesi prima della rinuncia al papato di Benedetto XVI. Qualcuno ha detto, forse scherzando, che cominciavo a fare paura. E io stesso mi son detto meravigliato e …

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Il senso del dolore di De Giovanni incanta Napoli presso Il Pozzo e il Pendolo

Ne “Il senso del dolore” di De Giovanni abbiamo già intinto le dita a metà agosto, ma per un’altra immersione, e stavolta ben più completa, ecco spuntare uno spettacolo dedicato, organizzato presso la sede de Il Pozzo e il Pendolo di Piazza San Domenico a Napoli, già teatro della rappresentazione dello “Studio in rosso” . In questa cornice le parole di De Giovanni danno nuovo spazio al Commissario Ricciardi , investigatore tormentato da un singolare potere, impegnato in una nuova inchiesta sullo sfondo della sua Partenope milionaria e fascista, e portano sulla scena la prima avventura del più noto personaggio di uno dei più amati giallisti napoletani contemporanei. Appuntamento il 16 e il 17 marzo , per dar vita ad una storia che pizzica la pelle e tira fuori tonnellate di suggestioni mortifere, risvegliate dall’incanto del Bel canto . Luigi Alfredo Ricciardi vede i morti che gli parlano ripetendo all’infinito l’ultimo pensiero che li ha tormentati nell’istante del trapasso. Uno straziante grido d’aiuto che solo lui può raccogliere e di cui si fa carico con coscienza e umanità. Al teatro S. Carlo, durante la rappresentazione della Cavalleria Rusticana, viene trovato il cadavere del tenore Arnaldo Vezzi. Il suo spirito affranto accoglie il commissario Ricciardi con un canto addolorato, un solo verso, sempre lo stesso che guiderà il giovane poliziotto verso una verità dolorosa quanto amara. Con uno dei giallisti più amati del momento, un altro libro diventa teatro Via | ilpozzoeilpendolo.it Il senso del dolore di De Giovanni incanta Napoli presso Il Pozzo e il Pendolo

Vimini, musica e colori della vita nelle parole di Donato Cutolo con Colonna Sonora di Fausto Mesolella degli Avion Travel

La copertina purpurea del pittore Giovanni Tariello , istoriata di elementi stilizzati che la intarsiano come decori, è uno scrigno, che protegge la storia di Vimini Mart , mezza italiana e mezza francese, portatrice sana di un’esistenza meticcia riunita sotto un nome originale e fragile allo stesso tempo. Diciotto anni, una storia già complicata la sua, nonostante la giovane età, e ben oltre l’arcobaleno di suoni che sgorga dalla chitarra di Fausto Mesolella degli Avion Travel per accompagnarla sotto i cieli di San Timo, tra le braccia di nonna Cecilia che non c’è più e di Remo, presente e sfuggente, ma molto lontano dal corpo e dallo sguardo della splendida Lara, più donna che madre della fragile Vimini. Tra le verdi colline di un’estate di ritorno in Italia dopo lunghi anni trascorsi nella campagna francese insieme al padre Pierre, la protagonista ritroverà sprazzi di una felicità ferita e conoscerà brevi momenti di confidenza condivisi con Sacco, malinconico musicista dal perduto amore, e qualche brivido. Ma la stagione vola via senza grandi avvenimenti, fino ad un inaspettato epilogo che rimetterà tutto in gioco alla luce spettrale di un raro fenomeno meteorologico. Vimini osserva, schiva, ma colori e odori le entrano dentro, comprimono lentamente l’anima in più punti. Flashback. I ricordi tornano vivi, e il finestrino laterale è come una polaroid: ogni dieci secondi sputa una cartolina. Muta, la frangia copre l’occhio e l’orecchio sinistro, per dimenticare il rumore odioso del chewing gum di sua madre, volta con timidezza la pupilla destra e raccoglie gli scatti di quella che è stata la sua vita, i suoi momenti. E quella specie d’ipnosi da ricordo la riporta indietro nel tempo: Appaiono uno a uno, in fila indiana, i giardini delle case più …

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Fiori Ciechi di Maria Antonietta Pinna

Sotto un libro dalla copertina coloratissima , dominata da un bel blu e screziata di giallo e rosso vermiglio (frutto dell’estro del pittore Francesco Montagnoli ) vivono i personaggi di “Fiori Ciechi”, romanzo d’esordio della giovane scrittrice sassarese Maria Antonietta Pinna , classe 1972, letterata specializzata in Criminologia e con la passione dei tomi storici. Il testo è composto da due racconti autonomi , che non si assomigliano molto a dire il vero, ma procedono analizzando, ognuno per sé, tematiche quasi complementari, e stringendo in due proporzioni ineguali, a beneficio del primo “Fiori Ciechi” e “Probobacter” . Come intermezzi illustrativi otto tavole realizzate dal pittore Carlo Farina , che marcano e illustrano i passaggi chiave dei due racconti, guidando l’esplorazione dei lettori in un mondo che unisce elementi del reale a numerose suggestioni dell’immaginario. E tra gli strambi abitanti di Florandia , utopia che sta cedendo alle seduzioni immorali dell’umanità, piegandosi alle piaghe irrimediabili della guerra e del razzismo, un autore teatrale ritrova le ragioni stesse della sua ispirazione, rincorrendo le maieutiche strade della difficile filiazione di un’idea…

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Fiori Ciechi di Maria Antonietta Pinna