Tag Archives: narrativa-italiana
Perchè conserviamo i libri?
La domanda non è retorica, e vi spiego il motivo. Perchè bisognerebbe conservare un libro quando lo si è letto una volta e probabilmente non lo si farà mai più in vita propria. Siate onesti: quanti dei libri che conservate avete ri-letto? Non credo moltissimi. E non venitemi a dire che li si conserva perchè “se no che altro dovrei farci”? O perchè è bello avere una libreria ben fornita. Ecco, per questa seconda spiegazione ci sto: è come un ‘biglietto da visita’ di noi stessi, la nostra libreria. Che è appunto composta da libri che vogliamo tenere. Ma la nostra libreria è anche composta da tutti i libri che abbiamo voluto scartare, pur essendoci incappati, magari. Io ho rivenduto al mercatino La solitudine dei numeri primi di Giordano, appunto, e chi mi farebbe notare che non ce l’ho, nei miei scaffali, di certo non farebbe una bella figura con me. Non sto però parlando solo di questo. Io credo di aver conservato nel tempo dei libri che in qualche modo sono riusciti a dire
Estratto da:
Perchè conserviamo i libri?
Letto in vacanza. Un giorno, di David Nicholls
E’ un romanzo, questo, che lascia uno strascico, uno stato d’animo difficile da cancellare. Di solito, chiuso un libro, si passa a pensare ad altro, tornano le preoccupazioni, i pensieri di sempre. Un giorno , invece, apre uno spazio mentale ampio in cui si è portati a indugiare sulle solite domande esistenziali. Solite ma che martellano il cervello dell’essere umano da quando si è reso conto di averne uno: esiste il destino? come si riconosce l’amore? quando suonerà la mia ora? Ci si affeziona davvero a Dex ed Em, ai loro gesti, alle loro battute, alle loro vite che si rincorrono. L’occhio del narratore si apre ogni 15 luglio per circa vent’anni per raccontare squarci di quotidianità e aggiornare il lettore sui nuovi tasselli che di volta in volta si aggiungono al puzzle. I momenti di gloria e quelli di delusione, le strade sbagliate, gli amori di ripiego e, accanto a tutto ciò, il continuo cercarsi per non perdersi, l’idea costante dell’altro/a. “ Cosa penserebbe Em di questo? “, “ Cosa farebbe Dex al mio posto? ” sono le domande che si pongono quando si ritrovano lontani, perché non sono riusciti a restare vicini, per circostanze e per assecondare il flusso della vita che in quel momento scorreva in direzioni diverse per l’uno e per l’altra. Sullo sfondo si scorgono mode, città, romanzi e canzoni che hanno caratterizzato il passato recente. E il ventunesimo secolo li troverà ancora insieme per chiudere quel cerchio aperto molto tempo prima. Un giorno David Nicholls Neri Pozza Bloom, 2010 pp. 487, € 18,00 Letto in vacanza. Un giorno, di David Nicholls