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La Sequenza Mirabile, di Giulio Leoni

Gioco d’azzardo e alchimia, l’impresa fiumana di D’Annunzio e le peripezie di “Sette Nani” funamboli, una storia che viene dal passato e le vie della Roma dei nostri giorni sono gli ingredienti che condiscono il romanzo La Sequenza Mirabile di Giulio Leoni , edito negli Oscar Mondadori. La storia, se volete, è un’attualizzazione del mito di Re Mida: la ricerca, cioè, di un metodo per arricchirsi. In questo caso si tratta di un metodo “scientifico” per vincere alla roulette. Intorno a tale metodo una scia di sangue, una serie di misteri e diverse persone alquanto particolari che in esso credono, o almeno sembrano credere. Tra tutti Ermete Cimbro e sua figlia Amaranta, eredi in qualche modo della sequenza mirabile. La narrazione – sempre fluida e coinvolgente – ha come protagonista Giulio, un alter ego dell’autore che racconta quanto succede e vuole essere un po’ la “ragione” in una situazione in cui di ragionevole pare ci sia ben poco. Ma non sempre è facile: tra mille indizi, storie che si intersecano e la città di Roma (con una puntata a Venezia) che funge da scenografia, la lettura del romanzo scorre piacevole e incuriosisce. Molto belle, a mio avviso, le descrizioni dei personaggi: Giulio Leoni ha la capacità di rendere “vive e vegete” le creature che animano le sue pagine. Pare quasi di vederla Amaranta, la rossa, che, profumata, cammina per le strade di Roma… Ipnotico l’inizio del romanzo – un catalogo degli ammazzamenti dal sapore saramaghiano –: In genere il Genio Folle finisce male: pugnalato, strangolato, crivellato di pallottole, schiacciato dal crollo di muraglie, precipitato in voragini, impiccato, disperso in labirinti o sotterrato in anguste miniere, affogato in liquidi caustici, in acidi, in alcoli, in lordure, lave incandescenti. O anche triturato in ingranaggi immani, fulminato dall’alta tensione, ibernato in remoti laboratori artici, o ancora corroso da sublimati, evaporato da arsura di gas o vampa solare o esplosione da polveri, dinamite, fulmicotone, fissione atomica. Trascinato nel…

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I soliti noti: i nuovi best seller di autori di successo

Allora, curiosiamo un po’ fra gli scaffali alla ricerca di libri da leggere. Qua ve ne consiglio qualcuno per ‘andare sul sicuro’, ovvero titoli di autori di libri di successo (ma di qualità, a mio dire) che hanno ‘prodotto’ nuove creature da sottoporre alla nostra attenzione. Parto da un mio mito personale, Joseph O’ Connor (fratello della mia adorata Sinead) che ho amato soprattutto per Il rappresentante, e che ci propone “Una canzone che ti strappa il cuore”, storia di una attrice decaduta che ricorda adolescenza e ribellioni nella Dublino del suo passato. Esce poi per Longanesi “L’uomo caduto dal tetto del mondo” di Ian Pears. Si tratta dell’autore del bellissimo “La quarta verità”, storia di quattro punti di vista su un delitto avvenuto nella Oxford del ‘600. Qui invece siamo nella Londra di inizio ‘900, e si parla della misteriosa caduta da una finestra di un industriale inglese con una vita piena di beghe da nascondere. Torna poi la brava Claudia De Lillo con “Nonsolodue” dopo il suo “Nonsolomamma”, entrambi editi da Tea. La famiglia dei suoi ‘nanetti’ sta per arricchirsi di una new entry, e questo non farà che aumentare il tasso di stress della sua vita ‘tarata’ dal marito part time. Dopo il best seller La lettrice…

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Scintille. Una storia di anime vagabonde, di Gad Lerner

Il concetto cabbalistico di “gilgul” ( reincarnazione ) è uno dei temi portanti del libro di Gad Lerner, Scintille . Una storia di anime vagabonde . Il gilgul rappresenta un principio molto complesso e tuttavia affascinante e avvincente. La reincarnazione, infatti, non viene inquadrata come il semplice ritorno delle anime nei corpi viventi, ma presuppone a monte la misericordia divina che dà a tutti – buoni e cattivi – la possibilità di non perdersi nella distruzione della vita. Singolarmente gilgul ripropone lo schema sillabico di galgal che in ebraico significa ruota : il continuo divenire e al tempo stesso il continuo tornare della vita. Cosa sono le scintille di cui ci parla Lerner? Sono le particelle che nel nostro essere provengono e vivificano tutti i nostri avi e si proiettano in tutti i nostri posteri. Nel libro, un racconto giornalistico in forma romanzata, Lerner ripercorre con curiosità e onestà la vita della sua famiglia passando attraverso il difficile rapporto con il padre – il “vero” Lerner come si definiva…

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Scintille. Una storia di anime vagabonde, di Gad Lerner

Storia di un giudice, di Francesco Cascini

Ho letto Storia di un giudice (nel far west della ‘ndrangheta) di Francesco Cascini, perchè mi ero innamorata di Solo per giustizia, di Raffaele Cantone (leggetelo, leggetelo, leggetelo). Il libro di Cascini è più smilzo, ma – vi assicuro – ugualmente bello e intenso. Inizia tutto da quando il giovane Pm, agli ultimi posti della graduatoria del concorso, sa già di essere predestinato ad essere assegnato in qualcuno degli ‘avamposti’ della ndrangheta, che nessuno dei suoi colleghi di sicuro sceglierà. Questo luogo è Locri, un posto bellissimo per i suoi tramonti sul mare, per la sua natura potente, con nelle vicinanze montagne che con il loro silenzio e la sensazione di ‘chiusura’ che trasmettono sembrano rispecchiare il clima che si respira in città, per chi ci arriva da lontano. Un posto dove non cambia mai niente, dove vengono inviati i procuratori più giovani, …

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Storia di un giudice, di Francesco Cascini