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L’elegia pasquale di Andrea Zanzotto

In occasione della Pasqua, formuliamo i nostri migliori auguri alle amiche e agli amici di Booksblog con una poesia di Andrea Zanzotto. Buona Pasqua a tutte le amiche e gli amici di Booksblog. Nelle grandi occasioni – ma anche ogni domenica – siamo soliti formulare i nostri auguri attingendo alle parole dei poeti che, come ben sappiamo, riescono a guardare il mondo che ci circonda in un modo totalmente diverso da come lo vediamo noi. Per la Pasqua 2013 abbiamo scelto una poesia di Andrea Zanzotto (1921-2011), grande poeta della nostra contemporaneità, maestro nel dire parole che valeva la pena di dire . Pasqua ventosa che sali ai crocifissi con tutto il tuo pallore disperato, dov’è il crudo preludio del sole? e la rosa la vaga profezia? Dagli orti di marmo ecco l’agnello flagellato a brucare scarsa primavera e illumina i mali dei morti pasqua ventosa che i mali fa più acuti. E se è vero che oppresso mi composero a questo tempo vuoto per l’esaltazione del domani, ho tanto desiderato questa ghirlanda di vento e di sale queste pendici che lenirono il mio corpo ferita di cristallo; ho consumato purissimo pane. Discrete febbri screpolano la luce di tutte le pendici della pasqua, svenano il vino gelido dell’odio; è mia questa

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L’elegia pasquale di Andrea Zanzotto

Jacques Prévert, il Gran Ballo di Primavera con foto di Izis

La domenica di Pasqua segna l’avanzare netto della bella stagione. Dopo un inverno freddissimo la città di Parigi si è risvegliata sotto un tiepido sole e vive ancora nelle parole di uno dei suoi più grandi cantori, Jacques Prévert, che ci narra del “Gran Ballo di Primavera” , accompagnato dalle foto di Izis Bidermanas , più semplicemente Izis. Vi potremmo dire candidamente che l’opera in questione la si trova tranquillamente in libreria, soprattutto nel paese d’origine di uno dei suoi due autori e d’adozione dell’altro, ma sarebbe falso, perché se l’album che vi presentiamo è stato disponibile per anni in commercio, dopo la prima edizione pubblicata nel 1951 le copie ancora acquistabili erano ancora molto richieste ed aggiudicarsene una

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Jacques Prévert, il Gran Ballo di Primavera con foto di Izis

Addio a Enzo Jannacci, che amava giocare con le parole

Un saluto a Enzo Jannacci, grande cantautore italiano, che amava giocare con le parole e con le note È morto Enzo Jannacci , dopo una lunga malattia. “L’esistenza è uno spazio che ci hanno regalato – ebbe a dire – e che dobbiamo riempire di senso, sempre e comunque”. In questi giorni di incertezze tornano anche alla mente le parole del suo tormentone Vengo anch’io? No, tu no! : “Si potrebbe sperare tutti in un mondo migliore”. Un cantautore sui generis di non facile comprensione e di sottile poeticità che ci rende l’immagine di una Milano diversa, ormai sparita e dominata dall’affarismo a ogni costo senza l’attenzione all’altro che è sempre stata cifra del mondo di Jannacci. Non una Milano da bere, ma una Milano da sentire. Nel 2011 suo figlio Paolo ha pubblicato, con Mondadori, una biografia di Enzo dal titolo Aspettando al semaforo . L’unica biografia di Enzo Jannacci che racconti qualcosa di vero . Noi di Booksblog salutiamo il grande Enzo Jannacci, che amava giocare con le parole e con le note, prendendo in prestito il testo della sua canzone/poesia Domenica 24 marzo : Domenica 24 Marzo che mi ero svegliato prima io di fuori cantava ancora il cannone, di dentro per me la guerra finiva. In pochi minuti già in trincea comincia a usa’, la par nanca vera partito tutto un caricatore addosso a un tenente con la sua bandiera. Come si va a dirci che ti sei stanca’ a rischia la pel e dopu purtarla a ca’, a ca’ Domenica 24 Marzo che mi ero svegliato prima io. Addio a Enzo Jannacci, che amava giocare con le parole

Giornata Mondiale della Poesia 2013

Oggi 21 marzo celebriamo la Giornata Mondiale della Poesia e l’inizio della poesia e lo facciamo con le parole di Tagore. La giornata odierna racchiude in sé due eventi molto belli e legati tra loro: la primavera e la Giornata Mondiale della Poesia . Quest’anno l’equinozio di primavera è caduto ieri, 20 marzo, ma la data del 21 marzo ormai è quella di inizio di tale stagione. La Giornata Mondiale della Poesia cade in questo giorno per celebrare la rinascita degli animi (e dei corpi!) con l’inizio della stagione in cui la natura si risveglia. Del resto la poesia fa proprio questo: ci risveglia e ci permette di guardare il mondo in maniera nuova. Anche se oggi pioverà o se farà freddo, sappiamo che la primavera è arrivata e la stagione invernale – che ha pur sempre una sua bellezza – inizia a rimanere alla spalle. Per celebrare la primavera e la poesia vi

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Giornata Mondiale della Poesia 2013