Tag Archives: poesia

Le voci immote della domenica al crepuscolo nella poesia di Alfonso Gatto

Questo mese finisce con una domenica, e così, al tramonto oggi vogliamo dedicarvi una poesia di Alfonso Gatto (1909-1976) che parla del calar del sole nel giorno di festa. E ci fa sentire la mancanza di quei libri di poesie che un tempo si era soliti leggere aspettando la luna, e soprattutto era molto più semplice trovare in libreria mentre ora, invece, è sempre più una rarità la pubblicazione. Ecco “Domenica al crepuscolo”. In fondo al pozzo delle case sola

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Le voci immote della domenica al crepuscolo nella poesia di Alfonso Gatto

Nazim Hikmet & la Turchia, storia di un amore tormentato

…le mie poesie sono pubblicate in trenta o quaranta lingue ma nella mia Turchia nella mia lingua turca sono proibite… (Autobiografia, 1962) Le radici più profonde del grande poeta turco Nazim Hikmet, tra le più importanti figure del panorama culturale del XX° secolo, affondano nella terra e nella storia del suo paese d’origine. Ma la vicenda che lo unì ai destini della Turchia contemporanea è fatta di rifiuti, fughe, dolore e persecuzioni. Il piccolo Nazim è nato a Salonicco all’alba del ‘900, allevato nei versi del nonno Mustafa Celaleddin Pasha, alto funzionario dell’allora Impero Ottomano, e nell’amore per la Francia di sua figlia, dai numerosi talenti artistici, un attaccamento che non impedì alla fascinazione per la…

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Un ricordo del poeta Roberto Roversi (1932-2012)

È morto il poeta bolognese Roberto Roversi , autore, tra le altre cose, di testi di alcune canzoni di Lucio Dalla e degli Stadio. Aveva 89 anni. Giornalista, poeta, drammaturgo, Roberto Roversi definiva la sua poesia come una “registrazione degli eventi” e, per questo, nei suoi testi troviamo spesso un forte impegno etico-politico. Roberto Roversi aveva un legame intimo con i libri, anche grazie alla libreria Palmaverde che, con sua moglie, aveva aperto a Bologna nel 1948 e chiuso nel 2006. Da un’intervista rilasciata a Repubblica , riportiamo alcune sue frasi a proposito dei libri: Per il libro non c’è mai destino avverso, ognuno prima o poi trova il suo lettore. Anche se verrà superato dalla giusta aggressione delle tecnologie, il libro…

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Un ricordo del poeta Roberto Roversi (1932-2012)

11 settembre 2001-2012: una poesia di Mario Luzi

Sono oggi undici anni dagli attentati dell’11 settembre 2001: complottisti vari vedranno senza dubbio qualche segno nefasto in questa sequenza del numero undici. Secondo noi l’aspetto nefasto è solo quello della stupidità umana, che non ha colore o connotazione geografica. Mario Luzi ha dedicato una poesia a quel giorno e invita tutti – ripetiamo: tutti – a dimettere la propria alterigia e a conseguire, insieme, la pace. Che è delicata come gli steli dei fiori. Mario Luzi, 11 settembre Dimettete la vostra alterigia sorelle di opulenza gemelle di dominanza, cessate di torreggiare nel lutto e nel compianto dopo il crollo e la voragine, dopo lo scempio. Vi ha una fede sanguinosa in un attimo ridotte a niente. Sia umile e dolente, non sia furibondo lo strazio dell’ecatombe. Si sono mescolati in quella frenesia di morte dell’estremo affronto i sangui, l’arabo, l’ebreo, il cristiano, l’indio. E ora vi richiamerà qualcuno ai vostri fasti. Risorgete, risorgete, non più torri, ma steli, gigli di preghiera. Avvenga per desiderio di pace. Di pace vera. Foto | Guarda la pagina per l’autore [Public domain], attraverso Wikimedia Commons 11 settembre 2001-2012: una poesia di Mario Luzi