Tag Archives: saggi

Dizionario bilingue madre/figlia, figlia/madre, di J. e C. Messinger

C’è la madre Anaffettiva, la Becchina, la Chioccia. E poi la Disquisitrice, l’Esteta, la Frustrata e anche la Guru. A primo acchitto sembra un’impresa divertente rintracciare, in questo Dizionario bilingue madre/figlia, figlia/madre. 101 frasi che possono uccidere , andare a rintracciare il profilo della propria madre, partendo dalle “frasi fatte” che da una vita ci sentiamo ripetere. “Dopo tutto quello che ho fatto per te “, “Sei a casa mia e farai quello che ti dico io”, “E’ per il tuo bene” frasi apparentemente innocenti che però – come documentato dai casi studiati dagli autori, lui psicologo lei semiologa – in alcune figlie lasciano inconsapevolmente ferite profonde. L’idea di non avere diritto a un proprio “territorio” in casa (”Sei a casa mia e farai …

Leggi il seguito:
Dizionario bilingue madre/figlia, figlia/madre, di J. e C. Messinger

Il golpe inglese, Mario José Cereghino e Giovanni Fasanella

In epoca risorgimentale, la Gran Bretagna capisce, con largo anticipo su molti altri paesi, la posizione strategica della nostra penisola: una terra con i piedi affondati nel Mediterraneo. Oggi è piuttosto scontato capire anche il perché: il petrolio, naturalmente. Tuttavia, quando l’Inghilterra inizia a interessarsi all’Italia come un paese in grado di proteggere le rotte commerciali di Sua Maestà, il petrolio non è ancora l’odierno Oro Nero. La sua presenza è già stabile nel periodo risorgimentale: ha interessi nello zolfo siciliano e condiziona gli ambienti culturali e aristocratici. Con l’Unità, l’Italia inizia, per così dire, a scalciare e a sgomitare: è un paese alla ricerca di se stesso e di un proprio spazio. All’inizio del ‘900 due eventi complicano la situazione: 1. Il petrolio, e 2. Il fascismo. Due eventi che l’Inghilterra incoraggia e sostiene, almeno fin quando Mussolini non decide di schierarsi con la Germania nazista. Da quel momento l’atteggiamento nei confronti dell’Italia cambia notevolmente e l’Italia non è più uno stato forte in grado di contenere l’espansionismo del nord Europa. Ma un nemico. Qui comincia il lavoro svolto da Mario José Cereghino e Giovanni Fasanella, da cui nasce un libro di estremo interesse – e anche …

Vedi articolo originale:
Il golpe inglese, Mario José Cereghino e Giovanni Fasanella

La ragazza che vendicò Che Guevara, di Jürgen Schreiber

Se non fosse per la drammaticità degli eventi narrati, si potrebbe paragonare la storia narrata ne La ragazza che vendicò Che Guevara alla celebre canzone Alla fiera dell’est di Angelo Branduardi: un rincorrersi di personaggi legati da un filo invisibile eppure palesemente forte. Il giornalista Jürgen Schreiber racconta, infatti, di Monika Ertl, la donna tedesca che uccise Roberto Quintanilla Pereira. Costui, a sua volta, aveva ucciso Che Guevara. Non solo. Aveva anche ucciso Inti Peredo, erede di Che Guevara, nonché amante di Monika Ertl, che, lo ripetiamo, uccise Roberto Quintanilla Pereira, con la pistola che apparteneva a Giangiacomo Feltrinelli, giusto per complicare le carte in tavola. E il cerchio si chiude, forse. Jürgen Schreiber, giornalista investigativo e scrittore, ricostruisce con rigore storico la vicenda di Monika Ertl, il suo avvicinarsi alla rivoluzione, le sue passioni, il modo in cui ha vendicato il Che e Inti Peredo e la sua tragica fine. Oltre agli intrighi internazionali ben descritti dall’autore, ho trovato affascinante il modo in cui gli eventi sono narrati. Da un lato abbiamo un inizio alla Tolstoj de La morte di Ivan Il’ič : viene raccontato subito l’omicidio di Roberto Quintanilla Pereira e poi si devono leggere pagine e pagine per ricostruire tutti i passaggi che hanno portato a quell’atto che apre il libro. Una…

Segui il post:
La ragazza che vendicò Che Guevara, di Jürgen Schreiber

Matrimonio da sogno, di Giorgia Fantin Borghi

Bon ton è una parola che a volte, erroneamente, confondiamo con snob: “matrimonio bon ton” sembra un ideale lontano dalle tasche della stragrande maggioranza dei comuni mortali che vogliano sposarsi dignitosamente in tempi di forzata devozione alle strategie “low cost” in qualsivoglia ambito della nostra vita. E invece il libro di Giorgia Fantin Borghi, che propone “100 consigli da Wedding Planner per sposarsi con un tocco di bon ton” ha fatto proprio cambiare idea a me, che coltivo un’anima da appassionata – a tempo perso – di design e di alta moda. Perché bon ton è sinonimo di rispetto per l’altro, di gentilezza, di essenzialità, non tanto di scenografici allestimenti floreali o culinari. E quindi in questo senso matrimonio bon ton, avete indovinato, fa rima anche con risparmio, come spiega anche l’autrice in alcune piccole “dritte” pratiche per tagliare le spese, nell’ultimo capitoletto. Il volume è innanzitutto, però, una pratica alternativa all’affannosa ricerca di informazioni sull’etichetta matrimoniale che molte si riducono a fare on line una volta che decidono di sposarsi, visto che c’è davvero l’essenziale sul galateo durante la cerimonia e il ricevimento, e anche tante curiosità (perché inserire proprio 5 confetti nella bomboniera, i regali che tradizionalmente la suocera fa alla nubenda). Non mancano consigli pratici (il perfetto “kit” di emergenza che la sposa quel giorno non deve dimenticare a casa, tanto quanto il bouquet), e poi naturalmente le piccole superstizioni sul vestiario, o come il galateo prescrive si debba compilare le partecipazioni e ringraziare gli ospiti per la presenza e i regali. Perché come ci spiega l’autrice non c’è bisogno di affidarsi alle mani dell’industria del matrimonio, per riuscire a rendere unico quel giorno, e si può fare festa e contemporaneamente bella figura, con …

Leggi la fonte originale:
Matrimonio da sogno, di Giorgia Fantin Borghi