Tag Archives: saggi

Escort da url, l’inchiesta di Claudio Bernieri sulla prostituzione ai tempi di internet

Una settantina di anni fa, un grande della cultura novecentesca di nome Walter Benjamin analizzava lo stato dell’arte al tempo della sua riproducibilità tecnica. Seppur uomo di intuizioni incredibili, Benjamin non poteva di certo aspettarsi che nel giro di neppure un secolo saremmo arrivati alla riproducibilità virtuale, e non solo dell’arte, ma di ogni esperienza della vita. Tra quelle esperienze, sicuramente prima di molte altre, c’è il sesso, e anche il sesso a pagamento, che gli adagi di…

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L’arte del piano B, di Gianfranco Franchi

Piano B edizioni è uno di quei piccoli editori, per dirla con le parole di Gianfranco Franchi (che per loro firma L’arte del piano B ) che come le cantine artigianali va sostenuta, perchè “pubblica poco ma bene…cose che rimangono nel tempo, non soltanto cose che che nascono per essere lette e consumate in una manciata di settimane, al massimo nel giro di due mesi.” e ha “la sensibilità e l’intelligenza di recuperare libri importanti del passato non soltanto in coincidenza con un anniversario di nascita o di morte di un artista ma in assoluto, in generale”. Rimando alla lettura del loro catalogo, per verificare le affermazioni di cui sopra, perchè in questo post voglio piuttosto parlare proprio dell’ Arte del piano B di Franchi, una delle godibilissime ‘chicche’ del suddetto catalogo, appunto. Ma che cos’è un “piano b”? Proverbialmente, è un piano “alternativo” da tirare fuori quando quello principale, quello in cui avevi investito tutto, forse, per un motivo o per l’altro non può più essere applicato. Mi viene in mente una frase di If di Kipling: if you can… watch the things you gave your life to, broken/ And stoop and build ‘em up with worn-out tools. Perchè a volte il piano A – tanto per fare un esempio – non può essere più applicato perchè quello che avevi intorno quando iniziavi a metterlo in pratica, è crollato (o sta crollando); e non è uno scenario difficile da immaginare, nel nostro Paese. Oppure il piano A crolla perchè ti accorgi che ti chiede il sacrificio di qualcosa a cui non è giusto tu rinunci. Ad esempio, parlando della generazione intorno alla trentina (la mia, quella di Franchi) non è scontato che “si debba accettare come inevitabile l’idea di vivere in una città in cui, per spostarci da un quartiere all’altro, distante magari otto o dieci chilometri, serva un’ora e mezza, ricerca del parcheggio inclusa. Non dobbiamo accettare come inevitabile l’idea di dover respirare aria sporca e inquinata soprattutto durante certe ore…

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Su Munch, sul bacio, sulla lettura e sul desiderio

“Le baiser peut-être” di Belinda Cannone , apparso presso Alma éditeur il 15 settembre 2011, è l’ incontournable di oggi. Un’apologia del bacio e del desiderio che si concretizza in una riflessione filosofica sul bacio, simbolo di avvicinamento e di riconoscimento dell’alterità per eccellenza. Un segno “assolutamente simmetrico” che accade intorno al viso e coinvolge entrambe le persone che si scambiano vicendevolmente un gesto tanto intimo, ma soprattutto una metafora stessa della scrittura, come la intende Belinda Cannone. Una “parola scritta” che si fa essenzialmente tramite e cammino verso l’altro. Ma anche una “volontà di com-prensione” che può esulare il semplice scambio affettivo, per farsi veicolo di sottrazione. Ecco perché ed ecco anche come, una tale tensione, che passa per lo “svisceramento di una lunga serie di ricordi”, può giungere ad un tale scopo comunitario e egoista allo stesso tempo. Un “tentativo di annessione”, non sempre pacifica che passa per un versamento di sangue che non può non evocare un certo conte dalle ali di pipistrello, come quello descritto a pagina 119 del capitolo …

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Duce truce, di Alberto Vacca

Lettura molto interessante quella del nuovo saggio di Alberto Vacca dal titolo Duce truce . Insulti, barzellette, caricature: l’opposizione popolare al fascismo nei rapporti segreti dei prefetti (1930-1945) . Il libro, edito da Castelvecchi , ha la prefazione di Vito Tartamella (autore di un altro testo molto sagace: Parolacce. Perché le diciamo, che cosa significano, quali effetti hanno ), che, tra l’altro, scrive: Questo libro è prezioso. Non solo perché documenta quanto poco monolitica fosse l’adesione degli italiani al fascismo; ma …

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