Monthly Archives: Luglio 2013

Walter Siti vince il Premio Strega 2013 con il romanzo “Resistere non serve a niente”

Il Premio Strega 2013 è andato a Walter Siti per il suo romanzo Resistere non serve a niente , pubblicato da Rizzoli. Si è trattato di una vittoria ampiamente previsto, visto che Walter Siti era dato per vincitore già da tempo. Nel corso dello spoglio si è assistito prima a un testa a testa tra Walter Siti e Alessandro Perissinotto, poi c’è stato un distacco ampio di Walter Siti che l’ha portato alla vittoria dell’ambito premio. Questa la trama del romanzo vincitore, Resistere non serve a niente : Molte inchieste ci hanno parlato della famosa “zona grigia” tra criminalità e finanza, fatta di banchieri accondiscendenti, broker senza scrupoli, politici corrotti, malavitosi di seconda generazione laureati in Scienze economiche e ricevuti negli ambienti più lussuosi e insospettabili. Ma è difficile dar loro un volto, immaginarli nella vita quotidiana. Walter Siti, col suo stile mimetico e complice, sfrutta le risorse della letteratura per offrirci un ritratto ravvicinato di Tommaso: ex ragazzo …

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Walter Siti vince il Premio Strega 2013 con il romanzo “Resistere non serve a niente”

Google celebra il compleanno di Franz Kafka con un doodle

Una mattina Gregorio Samsa, destandosi da sogni inquieti, si trovò mutato, nel suo letto, in un insetto mostruoso. Era disteso sul dorso, duro come una corazza, e alzando un poco il capo poteva vedere il suo ventre bruno convesso, solcato da nervature arcuate, sul quale si manteneva a stento la coperta, prossima a scivolare a terra. Una quantità di gambe, compassionevolmente sottili in confronto alla sua mole, gli si agitava dinanzi agli occhi. Inizia così il racconto La metamorfosi di Franz Kafka nella traduzione di Anita Rho per Adelphi. E proprio a Gregorio Samsma e alla sua trasformazione in scarabeo gigante è dedicato l’odierno doodle di Google . Centotrenta anni fa, infatti, nasceva Franz Kafka e Google ha deciso di ricordarcelo riassumendo graficamente una delle sue

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Google celebra il compleanno di Franz Kafka con un doodle

Epos, il festival per la letteratura orale nel segno dei Fratelli Grimm

Appuntamento a Vendôme, nel centro della Francia, per riscoprire il piacere delle storie narrate a viva voce. Racconti per bambini e per la casa, il meraviglioso al quale dedichiamo le nostre mattinate. Onore anche agli ateliers Fahrenheit 451 di CLiO, con l’attuale tematica della salvaguardia della memoria collettiva. Passione e dedizione ad un’opera sono le parole-guida dei nostri ateliers, gli spettacoli d’EPOS 2013 ne saranno testimoni! Nel segno dei Fratelli Grim, per scorrere in rassegna i quattro giorni (oggi compreso) che restano all’edizione 2013 del Festival Epos , un evento costruito intorno ai raccontati. La kermesse orale, inserita nella cornice dei “Rendez-vous de l’été”, si tiene ormai da qualche stagione sulla scena di Vendôme , cittadina di quasi 17.000 abitanti, situata nel centro della vicina Francia, che ospita il CLIO , Conservatorio Conteporaneo di Letteratura Orale, che rievoca già nel nome l’omaggio alla musa greca della poesia epica. Sono proprio loro i promotori della rassegna Epos, che coinvolge artisti, attori e visitatori in un colorato caleidoscopio di voci che immergono i presenti nella magica atmosfera delle fiabe, lungo un’intera settimana che terminerà il 7 luglio 2013. Tra conferenze, racconti dal vivo, maratone di declamazione, epopee delle gesta locali, grandi spettacoli e soprattutto un week-end intenso all’insegna di due eventi particolari : un Salon du livre raro nel suo genere, con più di 2000 titoli specializzati, stands, animazioni, sedute di dediche e incontri. E molte ore interamente destinata a glorificare i principi della favola, a proposito dei quali si festeggia, già dal dicembre 2012, il 200° anniversario dell’apparizione della prima raccolta di racconti. A partire da oggi sarà infatti possibile iscriversi a “Tout le monde racconte Grimm!” , un’intera notte dedicata alle favole dei celebri fratelli, che partirà alle 21 del 6 luglio, per proseguire fino a mezzogiorno del giorno

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Epos, il festival per la letteratura orale nel segno dei Fratelli Grimm

Il Mein Kampf divide la Francia

La libreria di Berck-sur-Mer lo ritira, ma non si placano le polemiche. La storia del Mein Kampf è sempre stata travagliata, la contestatissima opera in due tomi di Adolf Hitler , composta tra il 1924 e il 1925 durante il periodo di detenzione presso la prigione di Landsberg, consecutivo al putsch de la Brasserie, sta facendo discutere la Francia negli ultimi tempi, portandosi dietro una prevedibile ricaduta in termini di pubblicità. Dopo gli strascichi di malcontento che hanno fatto seguito alla prima pubblicazione in Germania , estremamente recente, alcuni sviluppi di un titolo che rievoca troppi fantasmi storici, contenendo in nuce gran parte delle direttrici della politica nazista, hanno interessato i cugini francesi risvegliati dalla recente apertura al testo di una libreria di Berck-sur-Mer , cittadina di circa 15,000 abitanti situata nella regione settentrionale del Nord-Pas-de-Calais. Il bookstore aveva infatti deciso di mettere in vendita il libro, attirandosi cosi’ un’ondata di polemiche che aveva coinvolto anche alcuni esponenti politici del partito PCF-Front de Gauche e della Ligue de défense des droits de l’Homme . Problemi che hanno spinto i coniugi Cazier, tenutari della libreria, a ritirarlo dagli scaffali, nonostante il successo registrato da più media. E se la vendita del libro resta legale in Francia , in seguito ad una decisione della Corte d’Appello di Parigi risalente al 1979, ciò non toglie che, pur essendo sottoposta a regole ben precise, come ad esempio l’obbligo di avvertire il lettore sull’interesse prettamente storico dell’opera, e alcune indicazioni specifiche riguardo alla collocazione all’interno del punto vendita, molte voci insistono sulla vaghezza di certe indicazioni in merito, come lascia intendere anche l’avvocato Lhotel , specialista interrogato da La Voix du Nord, le cui dichiarazioni riportate su L’Expres, evocano un “vuoto giuridico” . Perché l&#…

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