Libri che non piacciono nemmeno al gatto: “Guerra e pace” di Lev Tolstoj

Se da un lato c’è chi stila una classifica generale dei libri da non leggere prima di morire , dall’altro c’è la classifica personale di ogni lettore, classifica che annovera sia i libri più belli che sono stati letti sia quelli più brutti. Una classifica del genere, per ovvie ragioni, è del tutto personale e potrebbe non essere condivisa da altri. Ma, del resto, ogni lettore è arbitro delle proprie letture e, liberamente, può stabilire cosa gli piace e cosa no, a dispetto di blasonate recensioni e classifiche di vendita. Allo scottish fold del video pare non piaccia Guerra e pace di Lev Tolstoj (chissà, visto che è in inglese, forse non gli andrà a genio la traduzione…). Al di là dello scherzo, c’è un libro al quale voi dareste la palma di “libro che non piace nemmeno al gatto”? A rischio di essere impopolare, la mia scelta di “libro che non piace nemmeno al gatto” cade su Gomorra di Roberto Saviano . Ho iniziato a leggerlo diverse volte, è sul mio comodino da anni ormai, ma non riesco proprio a farmelo piacere. Dopo alcune pagine l’attenzione cade, lo stile non mi cattura e, immancabilmente, lo chiudo e passo ad altro. Prima o

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Libri che non piacciono nemmeno al gatto: “Guerra e pace” di Lev Tolstoj

Terremoto a L’Aquila: esce Il buco nero, di Giuseppe Caporale

Perchè alcuni edifici a L’Aquila ressero al terremoto dell’aprile di due anni fa? Come procede il processo di ricostruzione? Chi specula sui mali dei terremotati dell’Aquila? Esce un libro che riassume le coordinate della tragedia che ha colpito il capoluogo abruzzese, e di cui ancora oggi gli abitanti portano nelle loro esistenze le conseguenze. Il titolo è Il buco nero, un fitto intreccio di responsabilità, esistenze ridotte in macerie o, nel migliore dei casi, strappate alla loro quotidianità e ai luoghi di una vita. E chi a raccontare queste vicende poteva riuscire meglio se non un giornalista come Giuseppe Caporale, che per La Repubblica giorno per giorno ha seguito le vicende del fiero popolo abruzzese. Come vissero gli studenti fuorisede le forti scosse che precedettero la terribile notte del 6 aprile? Come procede oggi la ricostruzione? C’è chi è riuscito a speculare anche su questo? Caporale scrive di drammi umani e speculazioni politiche e mediatiche e le collusioni con la criminalità che è riuscita a infiltrarsi nel processo di ricostruzione. G. Caporale Il buco nero Garzanti ed. 14.50 euro Terremoto a L’Aquila: esce Il buco nero, di Giuseppe Caporale

La beatificazione di Giovanni Paolo II: libri, riviste e…un fumetto

Tanti sono i libri che, alla vigilia della beatificazione del prossimo 1 maggio, sono stati dedicati a papa Wojtyla. Ne abbiamo segnalati due, la biografia di Riccardi e la raccolta delle conversazioni che il Pontefice aveva con i giornalisti durante le sue trasferte. Fra i tanti titoli che trovate in photogallery, segnalo che per Mondadori è uscito Vivi dentro di noi (le testimonianze che hanno portato alla sua beatificazione) e anche un pamphlet del suo postulatore ( Perchè è santo , Bompiani). Ci sono poi le raccolte di tutte le sue preghiere e poesie per Newton Compton e le lettere che scrisse in vita “ai bambini, ai giovani, alle donne, agli anziani, alle famiglie”, ( Papa Wojtyla scrive , EDB) oltre alla ricostruzione del rapporto con le donne della sua esistenza ( Le donne di Wojtyla ). Anche in edicola c’è ampio spazio per monografie e numeri a tema: dal numero speciale di Epoca (”Il Papa Santo”) a MicroMega che lo definisce “Il grande oscurantista” e propone le opinioni sull’ultimo Papa da parte dei maggiori intellettuali, da Paolo Flores D’arcais a Vattimo o Severino, passando per Enzo Bianchi e Andrea Riccardi. Una curiosità: a Paliano, in provincia i Frosinone, è stato raggiunto un record: il fumetto più lungo del mondo, mille tavole di un metro l’una per un totale di un chilometro. Tutto dedicato alla vita di Wojtyla. La beatificazione di Giovanni Paolo II: libri, riviste e…un fumetto

Un augurio di Buona Pasqua in poesia. Gianni Rodari

Un augurio di Buona Pasqua in poesia a tutti i lettori che ci seguono. Una poesia piccola piccola, che ricorda il tratto pulito delle matite colorate sui fogli bianchi, che quando eravamo più piccoli facevano sembrare così facile dare forma a tutto quel che ci piaceva di più. Forse è quello il segreto, anche da grandi: coltivare dei desideri e dei sogni puri e difficili che molto probabilmente non si avvereranno. Ma continuare a sognarli contribuisce a far restare puliti un po’ più a lungo i nostri cuori. Dall’uovo di Pasqua Dall’uovo di Pasqua è uscito un pulcino di gesso arancione col becco turchino. Ha detto: “Vado, mi metto in viaggio e porto a tutti un grande messaggio”. E volteggiando di qua e di là attraversando paesi e città ha scritto sui muri, nel cielo e per terra: “Viva la pace, abbasso la guerra”. Gianni Rodari Foto | Flickr Un augurio di Buona Pasqua in poesia. Gianni Rodari