– "La storia dello spirito" di Luciano Peccarisi

Nella rubrica d’autore “Riflessioni sulla Mente” di Luciano Peccarisi: “La storia dello spirito”

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Libri di aforismi da regalare a Natale: i consigli di Caramagna

Chi se non uno scrittore di aforismi può consigliarci i libri di aforismi (appunto) più belli da regalare per questo Natale? Si tratta di un genere passepartout, secondo me, che va bene sia per il papà più serio che per il collega simpatico. Ecco allora i consigli di Fabrizio Caramagna . “Consigliare dei libri di aforismi è come muoversi su un terreno minato, non tanto per il rischio insito nella soggettività della scelta, quanto piuttosto perché diversi testi aforistici sono fuori catalogo, nonostante alcuni di essi siano dei classici del settore”, ci spiega. Quali consiglierebbe, idealmente? “I Pensieri Spettinati del polacco Stanislaw Jerzy Lec, che forse è il più grande aforista moderno, ma è fuori catalogo. E anche due altri grandi classici come Leo Longanesi, autore de La sua Signora o Ramon Gomez De La Serna, nella bellissima traduzione di Gesualdo Bufalino (il libro, una raccolta di greguerias, si intitola Sghiribizzi) hanno purtroppo conosciuto la stessa sorte. E l’elenco dei libri di aforismi introvabili è davvero lungo”. E fra quelli in catalogo? “Innanzitutto un classico. Ero indeciso tra Emil Cioran ( Sillogismi dell’amarezza , il più aforistico dei suoi libri) ed Ennio Flaiano ( Diario degli errori e Diario Notturno in primis), ma alla fine punterei su Karl Kraus, autore di Detti e Contraddetti , che si può acquistare nell’edizione Adelphi”. Qualche motivo per scegliere questo libro “Kraus, che scrive i suoi aforismi agli inizi del 900, è stato il primo degli aforisti moderni (”dicono che tutti i rumori dell’attualità sarebbero rinchiusi nel mio stile”). Autore mitteleuropeo, in lui il pensiero aforistico non è sistematico come in Nietzsche o in Schopenhauer, e si esprime al contrario attraverso il senso di contraddizione e il paradosso più audace (”Sotto il sole non c’è essere più infelice del feticista che brama una scarpa da donna e deve contentarsi di una femmina intera&#…

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Ecco come funziona! di Joël e Clèment Lebeaume

Se avete un bambino/a sugli 8-10 anni che vi mette in imbarazzo con i suoi ‘perchè’ e ‘per come’ su congegni tecnici sul cui funzionamento non vi siete mai interrogati, “Ecco come funziona!” è il regalo di Natale che fa per voi. Un librone – corposo e colorato – che spiega, con illustrazioni e semplici didascalie, 250 oggetti che orami fanno tanto parte della nostra vita, che quasi non li vediamo più. Ma al nostro pargolo, ovviamente, nulla sfugge. E così capiranno (e capirete anche voi, non fate i sapientoni!) i meccanismi che fanno funzionare il cancello elettrico del garage o a la macchinetta per il caffè. E alla fine sarete anche in grado di rispondere alla domanda: “Come fa il bancomat a sapere quanto denaro ho sul conto corrente?”. C’è il GPS e l’aereo, la macchinetta per fare il caffè e l’elicottero, oltre agli strumenti musicali

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La classifica dei libri più venduti. Cosa si legge nel mondo?

Dato che in questi giorni, in prossimità delle feste, non sono stati rilevati i dati di vendita, ho pensato di dedicare la consueta classifica dei libri più venduti ai bestseller stranieri. Mi sembra un buon modo per curiosare negli scaffali di mezza Europa (e non solo), chissà che non salti fuori qualcosa di interessante. Per economia, mi soffermerò soltanto sulle prime tre posizioni. Stupisce innanzitutto che nella top3 francese non figuri al primo posto Michel Houellebecq, che con il suo “La carta e il territorio” si è appena aggiudicato il premio Goncourt. E’ soltanto terzo, anche se bisogna dire che i primi due classificati non sono usciti da moltissimo. Si tratta di Harlan Coben, con “Play dead”, un thriller del 1990, e di Ken Follett , che con la sua “Caduta dei giganti” si aggiudica il primo posto. Dunque, anche i francesi si lasciano trascinare dalle trame poliziesche. Anche i tedeschi seguono principalmente i gialli. Primo innanzitutto Ken Follett, e a seguire due libri di un giallista danese poco conosciuto in Italia: Jussi Adler-Olsen, con “Schändung” e “Erbarmen” (?). Spiazzano gli inglesi, non per il genere, ma per gli autori. Al primo posto c’è “The family” di Martina Cole, una scrittrice che alcuni di voi conosceranno per la miniserie “The take” andata in onda su Sky, e tratta da un suo libro. In seconda posizione c’è Howard Jacobson, che in Italia è pubblicato da Cargo, e che di recente ha vinto il “Man Booker Prize” di quest’anno. Ultimo, Lee Child (pseudonimo di James R. Grant), autore di thriller pubblicati in Italia (principalmente) da Longanesi. Follett trionfa anche in Spagna (prima posizione), seguito da una scrittrice che anche in Italia è andata incontro a un discreto successo: María Dueñas (in italiano potete leggere “La notte ha cambiato rumore”, ed. Mondadori), autrice di romanzi storici molto feuillettosi. Al terzo posto, Almudena Grandes, che i lettori italiani possono…

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