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Sulla crisi delle piccole librerie, sul mercato, sul prezzo unico del libro

E’ inutile, le piccole librerie indipendenti sono un’attività a rischio di estinzione non solo in Italia, ma in tutta Europa. E’ questo che emerge da un interessante articolo di Olivier Bétourné, presidente della casa editrice Seuil, pubblicato qualche giorno fa su Le Monde (la versione italiana la si può trovare sul blog Minima&Moralia , grazie al lavoro di Daniele Manusia). Dalle pagine culturali del quotidiano francese Bétoruné rilancia infatti un allarme che negli ultimi anni sentiamo continuamente ma di cui continuiamo a non occuparci: il dominio della grande distribuzione e delle catene di librerie, insieme al sempre più diffuso commercio digitale stanno letteralmente asfissiando il tessuto delle librerie indipendenti , già strozzato dall’aumento dei costi di affitto e di trasporto delle merci. Insomma, a conti fatti, in dieci anni queste piccole realtà hanno visto andare in fumo più del 5% del proprio giro di affari. Questa crisi transalpina ha un motivo particolare per interessarci e per farci riflettere, soprattutto in questi giorni, in seguito all’approvazione anche in Italia della Legge sul prezzo unico del libro, la Legge Levi, per intenderci, che ha suscitato un coro di proteste enorme tra i lettori e una piccola speranza da parte dei librai. Il motivo di cui parlo è il fatto che in Francia una legge del genere sul prezzo fisso dei libri esiste da trent’anni – si chiama Legge Lang ed è stata approvata nel 1981. La conclusione sembrerebbe lineare e aproblematica. Diranno in molti: “E’ la prova che chi sostiene che la legge che limita gli sconti sui …

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On the Road – Sulla strada di Jack Kerouac veniva pubblicato il 5 settembre 1957

– Dobbiamo andare e non fermarci mai finché non arriviamo. – Per andare dove, amico? – Non lo so, ma dobbiamo andare. On the Road – Sulla strada di Jack Kerouac vedeva la luce il 5 settembre 1957. Da allora quel libro, scritto su un rotolo di carta per telex lungo trentasei metri, è diventato una sorta di manifesto per molti, identificati con il termine di Beat Generation . Il titolo rimanda al viaggio, ovviamente, ma quella di Kerouac non è solo la storia di un viaggio quanto quella di un incontro . Il viaggio di cui parla Kerouac è più un qualcosa di astratto, potremo dire di inutile: l’importante è camminare fino a quando non si arriva. Non importa dove, ma il viaggio. Questo nomadismo è un po’ la cifra di un atteggiamento esistenziale dinanzi alla vita, un nomadismo dell’anima che porta con sé legami alternativi, la ricerca di compagnia e, soprattutto, la ricerca di se stessi al di fuori del conformismo imperante di allora (e di oggi). E così in America quando il sole tramonta e me ne sto seduto sul vecchio molo diroccato del fiume a guardare i lunghi lunghi cieli sopra il New Jersey e sento tutta quella terra nuda che si srotola in un’unica incredibile enorme massa fino alla costa occidentale, e a tutta quella strada che corre, e a tutta quella gente che sogna nella sua immensità, e so che a quell’ora nello Iowa i bambini stanno piangendo nella terra in cui si lasciano piangere i bambini, e che stanotte…

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Zita di Enrico Deaglio

Zita ormai è una donna torinese di mezz’età, bella, elegante, dall’aspetto placido, una come tante, insomma, almeno all’apparenza. In realtà, però, come quasi sempre succede quando si giudica soltanto dall’apparenza, dietro l’aspetto placido e curato si nasconde una vita rocambolesca e avventurosa, fatta di piccoli gesti di ribellione individuale – l’amplesso simulato a 15 anni, sul letto di morte di Cesare Pavese, per esempio – o collettiva, tra esili e rivoluzioni. La vita di Zita, insomma, attraversa la seconda metà del Novecento come un rasoio, sezionando

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Zita di Enrico Deaglio

I libri per ricominciare: le novità in libreria di settembre

Settembre è il mese dei rientri, delle vacanze finite, delle abbronzature che svaniscono e dei primi stress lavorativi. Proprio per questo, forse, dal punto di vista editoriale è un mese decisivo, ricco di festival, di presentazioni, di premi e, naturalmente, gravido di nuove uscite interessanti. Come al solito ce n’è veramente per tutti i gusti e per tutti i palati. Nel seguito del post vi propongo due liste di 5 titoli. La prima raccoglie i 5 “topbook” più attesi, quelli che quasi certamente arriveranno nei primi posti della classifica delle vendite, per intenderci. La seconda, invece, è la lista dei 5 più attesi da me, libri che non per forza finiranno in classifica, ma che quasi certamente finiranno sul mio comodino prossimamente. E voi, quali sono i libri che aspettate con trepidazione da questo mese di settembre? 1. Donato Carrisi, Il tribunale delle anime, Longanesi 2. Paulo Coelho, Aleph, Bompiani 3. Clive Cussler, & Jack Du Brul, Corsair, Longanesi 4. Erri De Luca, I pesci non chiudono gli occhi, Feltrinelli 5. Camilla Läckberg, Lo scalpellino, Marsilio 1. Björn Larsson, I poeti morti non scrivono gialli, Iperborea 2. David Lipsky, Come diventare se stessi. In viaggio con David Foster Wallace, Minimum Fax 3. ‘Ala Al-Aswani, La rivoluzione egiziana, Feltrinelli 4. Andrea Camilleri, Giancarlo De Cataldo, Carlo Lucarelli, Giudici, Einaudi 5. Antonio Scurati, La seconda mezzanotte, Bompiani I libri per ricominciare: le novità in libreria di settembre