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La poesia (in Italia) è morta. Viva la poesia!

Chi bazzica il mondo dell’editoria, o è semplicemente un appassionato lettore, lo sa già: la poesia non è per tutti. Anzi, è per pochi (pochissimi), come diceva Wislawa Szymborska in un componimento che citerò alla fine del pezzo. Anche voi, lettori Doc, quanti libri di poesia avete in libreria, in percentuale, sul totale dei vostri titoli? Il nome del primo poeta contemporaneo che vi viene in mente? Ci state ancora pensando vero? Quante volte vi è capitato di leggere sui siti delle case editrici “non si pubblicano volumi di poesia” nell’informativa rivolta ad aspiranti esordienti? Eppure quante volte avete sentito qualcuno dei vostri conoscenti ammettere di aver scritto (e magari pure pubblicato) un libretto di poesie con qualche piccolo editore? Tutti la vogliono scrivere, nessuno la legge: anche questo in Italia è un dato di fatto. Onore ai (veri) poeti e soprattutto ai lettori di poesia, innanzitutto. Poi passiamo ai dati Aie che mostrano quanto la poesia sia emarginata nel mondo editoriale italiano. Innanzitutto in Italia, in media, un buon libro di poesia 629 copie. Nel 2009 su 1990 titoli pubblicati, solo il 3,9% era di poesia, mentre su 160 milioni di copie stampate e distribuite ’soltanto’ 1,2 milioni, pari allo 0,8% delle copie complessive, era di poesia. E ora, lascio la parole al premio Nobel Szymborska, ripromettendomi nei prossimi post di inaugurare una rubrica in cui andrò a scovare per voi poesie che ci parlino del perchè esiste la poesia: Ad alcuni piace la poesia Ad alcuni – cioè non a tutti. E neppure alla maggioranza, ma alla minoranza, Senza contare le scuole, dove è un obbligo, e i poeti stessi, ce ne saranno forse due su mille. Piace – ma piace anche la pasta in brodo, piacciono i complimenti e il colore azzurro, piace una …

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La poesia (in Italia) è morta. Viva la poesia!

Booksblog: conversazione con Guido Catalano (seconda parte)

Lunedì scorso avevamo pubblicato la prima parte della conversazione con Guido Catalano , incontrato in quel di Collegno poco prima di uno spettacolo. Avevamo toccato più o meno qualunque tema, oggi si replica e si chiude con la seconda parte della conversazione, buona lettura. Il quote qui sotto si riferisce alla querelle sul poetry slam sorta con Lello Voce, di cui potete leggervi le due campane sul sito di Voce e su quello di Catalano . Questa roba qua abbastanza potente che è successa, è perché da ottobre abbiamo iniziato a organizzare questo poetry slam, questa gara di poeti, che si chiama Poeti in Lizza e ha avuto un successo spaventoso. Anche perché …

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– "L’odore del mare" di Lucio Scognamiglio

Nella rubrica “Prosa e Poesia”: “L’odore del mare” di Lucio Scognamiglio

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– "L’odore del mare" di Lucio Scognamiglio

Booksblog: conversazione con Guido Catalano (prima parte)

Per come la vedo, Guido Catalano è uno dei più grandi poeti viventi in Italia. Non mi interessano le polemiche, non mi interessano le querelle di cui leggerete dopo il salto, mi interessa solo come valuto quello che ho letto. E La donna che si baciava con i lupi è un maledetto capolavoro. Per questo motivo ho deciso di fare qualcosa con Guido, peraltro attivissimo sul web – qui il suo sito – e l’ho incontrato in quel di Collegno, in provincia di Torino, venerdì scorso. Era insieme a Federico Sirianni per uno degli spettacoli che porta in giro per la penisola. Tra prima e dopo la serata abbiamo fatto quattro chiacchiere. Non proprio un’intervista in senso stretto ma più una conversazione, la trovate tutta dopo il salto… Guido Catalano, anni? Quaranta spaccati, fatti il 6 febbraio. Auguri in ritardo. Parafrasando Marina Ripa di Meana: i tuoi primi quarant’anni? Io potrei dire che sono uno splendido quarantenne. Niente… quarant’anni, sono ancora in forma. Questa mi sembra la tua maturità Deve esserlo, o è così o…

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Booksblog: conversazione con Guido Catalano (prima parte)