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DSK riesce a far condannare il libro della sua ex-amante per "attentato alla vita privata"

Stamattina avrebbe dovuto invadere gli scaffali delle librerie francesi, e invece “Belle et bête” il libro di Marcela Iacub edito da Stock, potrebbe non apparire così a breve. Dopo la procedura d’urgenza avviata da Dominique Strauss-Kahn presso la diciassettesima camera correzionale del Palazzo di Giustizia di Parigi, per vietarne la pubblicazione, la giudice Anne-Marie Sauteraud, non ha accolto la richiesta, ma ha ordinato che rigorosamente “prima di ogni diffusione”, in ogni esemplare sia inserito un inserto nel quale si informano i lettori che il libro “attenta alla vita privata di DSK”, con tanto di pena pecuniaria che ammonta a 50 000 euro di danni per la scrittrice e l’editore e 25 000 euro per il quotidiano Le Nouvel Observateur , che la settimana scorsa aveva pubblicato degli estratti dell’opera e un’intervista alla Iacub. E mentre su Amazon troneggia la laconica scritta “disponibile a breve” qualche riflessione sorge spontanea. Perché per essere un paradosso lo è davvero, se ricordiamo le ultime occasioni che hanno visto DSK calcare un’aula di tribunale. Ma stavolta la vicenda ci interessa ancora di più perché coinvolge proprio un libro e chiama in causa la stessa libertà d’espressione. Per non precipitare le cose un chiarimento è d’obbligo. L’argomento sul quale ci accingiamo a speculare riguarda il libro scritto dalla franco-argentina Marcela Iacub , ex-amante del politico francese ed ex-direttore del FMI Dominique Strauss-Khan, coinvolto nel cosiddetto “scandalo del Sofitel” . Un testo che già nel titolo basta a far accapponare la pelle, la sua traduzione letterale infatti sarebbe « bella e stupidina » a voler essere gentili e a non voler invece, riprendere le evidenti assonanze bestiali sulle quali c’è ben poco da dire. O forse no, dato che i protagonisti della storia non si sono risparmiati colpi bassi che difficilmente ricorderebbero i peggiori istinti del mondo animale. E se la “Bestia” non si trasforma in Principe Azzurro bisogna ammettere che a brandire le armi della giustizia ci ha messo davvero poco, contro una donna che ha preso spunto dalla…

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Identità sconosciuta, di Lee Child

Quando si dice Lee Child si dice soprattutto Jack Reacher: valoro-so e vagabondo combattente dei nostri tempi – che ora viene interpretato al cinema da Tom Cruise (il film è stato tratto da La prova decisiva). Dello scrittore inglese, l’editore italiano, Longanesi, ha appena pubblicato Identità sconosciuta , un romanzo breve che sin dalla prima sillaba ti scaraventa e ti tiene dentro la storia di un uomo a cui è stato tolto tutto, compreso se stesso. La sensazione che qualcosa di inevitabilmente assurdo stia per accadere al protagonista del racconto, James Penney, si ha subito dal-le prime righe: il giovane e spocchioso dirigente della fabbrica per cui lavora da diciassette anni, lo manda a chiamare – insieme ad altri colleghi – e in cinque minuti gli rovina la vita. Tutto ciò che ha conquistato in anni di sacrifici venuti, per giunta, dopo aver combattuto in Vietnam, gli viene tolto. Il che, tra l’altro non è molto: durante gli ultimi diciassette anni è riuscito a tirare su soltanto …

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Papi che si sono dimessi: Adriana Zarri e il romanzo Vita e morte senza miracoli di Celestino VI

L’annuncio delle dimissioni di papa Benedetto XVI è stato un fulmine a ciel sereno . Nessuno se lo aspettava. Non è una novità nella chiesa cattolica che alcuni papi si dimettano. Certo, non è molto freqeunte. Però alcuni scrittori avevano immaginato tale situazione. È il caso di Adriana Zarri (1919-2010) che ha pubbblicato un romanzo dal titolo Vita e morte senza miracoli di Celestino VI , in cui narra di un papa dei nostri giorni che abbia lasciato il pontificato e si sia ritirato in campagna a fare la vita di semplice prete. Nel raccontare le vicende di papa Celestino VI la Zarri – che di teologia e fede se ne intende – riflette e invita a fare altrettanto su alcune questioni “scottanti” della Chiesa di oggi: il celibato dei preti, l’infallibilità del papa imposta da Pio IX, il potere dei cardinali, l’emarginazione del popolo di Dio, il continuo ricorso all’istituto della canonizzazione, l’elezione dei vescovi, il controllo delle nascite, il cerimoniale obsoleto più adatto a un re che a un vescovo (che il papa è un vescovo), la presenza alquanto inutile della guardia svizzera, l’esistenza stessa dello Stato del Vaticano. Il romanzo, che è un bel testo, è da leggere con animo aperto e senza pregiudizi: la Zarri, infatti, propone le sue idee con argomentazioni difficilmente contestabili se si ha il coraggio di leggere le cose come stanno nell’attuale realtà storica. Che …

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Papi che si sono dimessi: Adriana Zarri e il romanzo Vita e morte senza miracoli di Celestino VI

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