Tag Archives: recensioni

Entra nella mia vita, di Clara Sanchez

E’ difficile per Veronica, a dieci anni, non pensare alla foto scoperta casualmente, un giorno, in una bella cartellina di coccodrillo, fra i documenti dei genitori. E’ difficile soprattutto perchè lei, a soli dieci anni, ha una dote tipica di tutti i bambini. E’ la dote di riuscire a percepire le sfumature di voce con le quali gli adulti parlano di qualcosa; così da comprendere, da un puzzle di indizi non verbali, cosa significhi per il mondo adulto “quel” qualcosa che ai più piccoli rimane nascosto. E così Veronica inizia a drizzare le orecchie ogni volta che i grandi la nominano. Perchè la bimba misteriosa nella foto, che un po’ le assomiglia, è stata chiamata “Laura” dalla madre, e sembra proprio lei la causa delle sue selvagge tristezze. Quelle per cui i medici le consigliano di riempirsi la casa di fiori o di fare molto sport, di correre, nuotare, magari di ballare, anche. E allora chi era davvero quella bambina, come faceva la madre a sapere come si …

Leggi qui il resto:
Entra nella mia vita, di Clara Sanchez

L’angelo di Filippa, di Filippa Sayn-Wittgenstein

“Si dovrebbe festeggiare sulla mia tomba, festeggiare in maniera ordinata, non arrivarci troppo ubriachi oppure trasandati! Cuocere alla griglia o soltanto fermarsi, come anch’io mi fermerò e festa per tutti quelli che ho lasciato definitivamente, ma piena di gioiosa fiducia in un arrivederci” Chissà se esistono ancora nel mondo cuori che sappiano prendere sul serio (con la “dovuta calma… la dovuta comprensione… la dovuta serietà”) come si augurava l’adolescente Filippa Sayn-Wittgenstein, il suo diario, best seller in Germania e ora tradotto anche in Italia, a più di dieci anni dalla sua scomparsa in un incidente d’auto. Perchè leggere il diario di Filippa, quarta di sette fratelli di una famiglia nobile ma senza sfarzi, morta nel settembre 2001 a 19 anni dopo pochi (felicissimi) mesi di matrimonio, all’inizio di una promettente carriera da fotografa, richiede cuori giovani. Cuori che li leggano “con il dovuto amore…la dovuta serietà e prendano sul serio” le sue parole, come si augurava. Perchè lei, col suo cuore sfavillante al centro del nido di pensieri, entusiasmi, cronache di cotte, titoli di canzoni e punti esclamativi che spumeggiano sulla pagina, era una seria, con una profonda fede religiosa, “contenta di essere cattolica”. Per lei scoperta di dove abiti la pace (che ognuno di noi nel suo cuore cerca) non è in…

Continua qui:
L’angelo di Filippa, di Filippa Sayn-Wittgenstein

Stephanie ammazza 7, di Janet Evanovich

Prelevare un vecchietto e portarlo davanti al giudice, dovrebbe essere impresa relativamente facile, ma non se il vecchietto in questione è un ricettatore incallito e non se a occuparsi della cosa è Stephanie Plum. Il brutto è che quando Stephanie va a prendere il vecchio Eddie De Chooch, le appare travolto da una profonda depressione. Eppure Eddie trova la lucidità per scappare dalla finestra del bagno. Sembrerebbe ben poco, se non fosse che nel suo garage trova il corpo senza vita di Loretta Ricci, un’anziana che a quanto pare intrallazzava con il vecchio Eddie. Sulle prime, il caso gira a vuoto e Stephanie non ha nient’altro che la descrizione – senza …

Vedi post:
Stephanie ammazza 7, di Janet Evanovich

Il giorno del sacrificio, di Robert Marks

Il primo romanzo di Mark Roberts, Il giorno del sacrificio , appena uscito per i tipi Nord, è un thriller che tocca temi inquietanti con una scrittura asciuttissima e di veloce leggibilità. Tuttavia, l’eccessiva velocità della storia spesso non lascia al lettore la possibilità di godersi un pochino di più i personaggi. Tanto è vero che il romanzo è generosamente popolato di personaggi che avrebbero meritato più spazio di approfondimento perché hanno ottime potenzialità, e anche poco comuni. A indagare sui delitti del killer più sanguinario di Londra dai tempi di Jack Lo Scquartatore, è l’ispettore David Rosen, il quale ha una complessa vicenda familiare verrebbe da dire “alle spalle” ma probabilmente sarebbe più opportuno dire “sulle spalle”, dal momento che né lui né la moglie hanno ancora superato il dramma della morte dell’unica figlia. Questo serial killer ha un nome simbolico: Erode, il che indica che i bambini, meglio, i nascituri, sono il suo obiettivo. Se possibile, questo killer è anche peggio dei suoi illustri predecessori, per il semplice motivo che si rifà a uno strano personaggio vissuto nella Firenze del XII secolo. L’ispettore Rosen viene a saperlo da un prete cattolico. «Le dice nulla il nome Alessio Capaneo?» chiede Padre Sebastian Flint all’ispettore Rosen. «Non mi pare.» «Me …

Continua qui:
Il giorno del sacrificio, di Robert Marks